Cari Sindaci: i bambini meritano un giorno fuori per giocare!

Cari Sindaci: i bambini meritano un giorno fuori per giocare!

Lanciata
29 aprile 2020
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Lanciata da La Città dei Bambini

In questa tragedia ci sono gli eroi, il personale sanitario, le vittime, i vecchi e i campioni, i bambini.

Le bambine e i bambini sono campioni perché hanno saputo resistere meglio di tutte le altre categorie sociali al virus e stanno sopportando eroicamente una clausura per loro sicuramente incomprensibile e durissima. I bambini sono stati sostanzialmente ignorati in questi due mesi.

Da trenta anni, dalla ratifica della Convenzione dei diritti dell’infanzia i bambini sono riconosciuti come cittadini, e in questo caso era corretto e doveroso riconoscerli fra i cittadini che meritavano più attenzione e ascolto. Attenzione e ascolto perché l’articolo 3 della Convenzione dice che in ogni assunto l’interesse del bambino va considerato superiore e l’articolo 12 che hanno diritto ad esprimere il loro parere quando si prendono decisioni che li riguardano. Nessuno ha tenuto conto dei loro interessi e nessuno li ha consultati.

Lo abbiamo fatto noi, nel progetto internazionale La città delle bambine e dei bambini”  chiedendo ai sindaci delle nostre città di convocare i consigli dei bambini e di chiedere il loro parere. I bambini stanno vivendo con difficoltà specialmente la lontananza dei loro amici e stanno in molti casi godendo la vicinanza dei loro genitori. L’unica preoccupazione invece delle autorità è stata quella di garantire loro una scuola che troppo spesso si è ridotta a lezioni virtuali e compiti, tanti compiti. Non era certamente questo l’interesse dei bambini, né quello che loro avrebbero proposto.

D’altra parte le bambine e i bambini, specialmente quelli italiani, anche prima della pandemia soffrivano gravemente di una privazione che il virus ha solo enfatizzato ma non creato. La totale mancanza di autonomia. Potevano uscire solo accompagnati non potendo così giocare liberamente.

Oggi le città sono proprio come i bambini le vorrebbero sempre, senza traffico, senza pericoli, senza inquinamento. Ebbene, quando si deciderà di riaprirle per farle tornare ad essere più o meno come prima, facciamolo un giorno dopo e il primo giorno regaliamolo ai bambini. In quel giorno bambine e bambini potranno uscire da soli di casa per giocare con i loro amici. Ma sapranno i bambini comportarsi secondo le esigenze di protezione richieste dalla situazione? Sicuramente sì. Noi daremo loro le regole: “con le mascherine, senza toccarsi e senza avvicinarsi”. Loro inventeranno giochi nuovi che si giocano con le mascherine, senza toccarsi e senza avvicinarsi. Osserviamoli dai balconi e dalle finestre e sicuramente insegneranno anche a noi come ci si potrà comportare nella città del dopo-virus.

Per tutte queste ragioni abbiamo pensato di chiedere a tutti i sindaci dei comuni italiani di fare un regalo alle bambine e ai bambini per ringraziarli della loro forza e della loro resistenza. Però non un applauso per favore.

Proponiamo di regalare loro le città per un giorno.

Pensiamo che se lo meritino!

 

 

 

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