Contro la riapertura di tutte le scuole il 7 gennaio, chiediamo PRUDENZA sino a febbraio.

Contro la riapertura di tutte le scuole il 7 gennaio, chiediamo PRUDENZA sino a febbraio.

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2 gennaio 2021
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Lanciata da Professione Insegnante

I contagi sono in aumento, i morti oltre 500 al giorno in media (18.000 solo a dicembre), l’indice RT in risalita verso quota 1 (da zona rossa), questi dati non consentono la riapertura delle scuole in sicurezza. 

Gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado giudicano altamente rischiosa la decisione di aprire le scuole il 7 gennaio 2021.

Da più parti si invita alla prudenza, a partire da eminenti virologi che attribuiscono alle scuole un ruolo determinante nella trasmissione del virus anche per via del sistema dei trasporti che ogni giorno movimenta 10milioni di persone tra studenti e docenti. Ciò anche per via della variante inglese del virus che si dimostra essere più velocemente trasmissibile tra i giovani.

La conferenza delle regioni sembra essersi risolta con un “accordo” ed un “impegno” a risolvere il problema dei trasporti ma adesso molte regioni sono scettiche sulla riapertura. Veneto, Puglia, Lazio, Sicilia, per bocca dei governatori o dei responsabili di Scuola e Sanità, manifestano prudenza e chiedono di monitorare ancora la situazione. Non sono in vista misure atte a migliorare i trasporti a pochi giorni dall’apertura.

All’estero Paesi come Germania e Gran Bretagna hanno deciso di spostare la riapertura delle scuole. La Germania, da sempre a favore delle scuole aperte, stavolta manifesta enorme prudenza e le chiude per tutto gennaio. Londra chiude le scuole, anche quelle di primo grado.

Tutti sono concordi sul vedere gli effetti del periodo festivo prima di riaprire le scuole.

Neppure all’interno del Comitato Tecnico Scientifico emerge unanimità, alcuni membri si manifestano prudenti e altri prendono tempo etichettando la decisione come “politica".

L’unica persona decisa, sicura e certa sulla riapertura è Lei,  Ministra Azzolina a cui chiediamo di agire con prudenza. Chiediamo a Lei,  Ministra Azzolina di aspettare qualche giorno, monitorare la situazione dei contagi, anche a seguito delle festività natalizie. 

Chiediamo a Lei,  Ministra Azzolina di non giocare sulla pelle di insegnanti e studenti. E’ inutile continuare a dire che la scuola è sicura quando nel periodo di apertura delle scuole i contagi nella fascia 0-19 anni sono praticamente decuplicati a differenza di quelli di altre fasce, triplicati. E’ inutile dire di non possedere dati certi quando fonti dell’Istat dimostrano il contrario e attribuiscono alle scuole un rischio aggiuntivo. E così mentre il 6 gennaio il Paese sarà interamente zona Rossa, poche ore dopo il 7 gennaio, 10 milioni tra studenti e docenti saranno in movimento come fosse un giorno qualunque.

Superfluo dire che avendo a che fare con classi di 25 alunni, i rischi potrebbero ridursi solo grazie al vaccino e sarebbe auspicabile vaccinare prioritariamente dei docenti e del personale ATA, categoria maggiormente esposta a rischi. Vaccinazione sempre su base volontaria, ovviamente.

Il problema della riapertura delle scuole è diventato un problema “politico” e di principio, un vessillo da sventolare come strumento di vittoria sulla pelle di docenti e studenti. Una “vittoria" personale di una Ministra che ha dimenticato che il diritto alla salute viene prima di qualsiasi altro diritto e che la didattica a distanza per un altro mese di certo non creerà vittime come già accade invece con tanti insegnanti che muoiono per covid19. I docenti delle scuole di ogni ordine e grado chiedono alla Ministra Azzolina una sola cosa:

PRUDENZA, PRUDENZA, PRUDENZA.

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