Durante la stagione turistica le dune di Cala di Trana sono letteralmente prese d’assalto da comitive di turisti poco sensibili al delicato ecosistema di questo patrimonio della natura. Escursionisti provenienti dal sentiero e villeggianti arrivati via mare con barche e gommoni calpestano quotidianamente la duna, incuranti delle indicazioni gentilmente fornite da volontari e associazioni ambientaliste. Adulti ed adolescenti si lasciano rotolare lungo il pendio, che chiamano “lo scivolo”, scavano o incidono il loro nome lungo le pareti della duna, prelevano e portano via sedimenti sabbiosi e altro materiale dalla cima della duna. 

Le fasce costiere sono una risorsa strategica fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio sardo. Il piano paesaggistico regionale intende, fra l’altro, tutelare e tramandare alle generazioni future l'identità ambientale del territorio sardo, proteggere il paesaggio naturale e la relativa biodiversità, assicurare la salvaguardia del territorio e promuoverne forme di sviluppo sostenibile. 

Le dune sono tutelate dalla legislazione europea e regionale. La Direttiva europea 92/43/CEE All. I le qualifica come habitat naturali di interesse comunitario e il Piano Paesaggistico della Regione Sardegna L.R. n. 8 del 25 nov 2004 disciplina la salvaguardia e la valorizzazione degli habitat costieri seguendo le indicazioni del Mediterranean Action Plan e della direttiva 2002/413/CEE. 

Noi, residenti a Palau o in altre località della Sardegna, cittadini italiani ed europei provenienti da contesti diversi, ma tutti amanti di questo luogo e di questa terra, lanciamo oggi questo appello affinché le istituzioni competenti alla salvaguardia del territorio intervengano prontamente per mettere in atto azioni concrete di tutela dell’ambiente e della vegetazione delle dune di Cala di Trana. 

In particolare chiediamo al Comune di Palau, a cui spettano le funzioni amministrative che riguardano l’assetto e la corretta utilizzazione del territorio comunale, di volersi adoperare prontamente per ripristinare la recinzione con corda ormai in pieno disfacimento e per apporre alcuni cartelli lungo la spiaggia per delimitare il transito e guidare il flusso dei turisti. Tali cartelli, in italiano e in inglese, dovrebbero essere posti a ridosso del cosiddetto “scivolo”, in basso e in alto, e riportare un messaggio chiaro e semplice, del tipo “NON CALPESTARE LA DUNA” - “DO NOT CROSS THE DUNE”, eventualmente con il simbolo del divieto di transito.

Questo appello contiene proposte concrete e prontamente realizzabili. Può essere firmato on-line da tutti coloro che in esso si riconoscono, siano essi semplici cittadini amanti della Natura o volontari di associazioni di difesa dell’ambiente. Queste proposte si basano su una semplice convinzione: che tutti coloro che vengono a Cala di Trana giungano con il dovuto rispetto per questo meraviglioso ambiente naturale, per la fauna che vi alberga, per le tartarughe, i ricci, le volpi, le poiane e i corvi reali che nidificano sulle alture. Che Cala di Trana venga rispettata nella sua straordinaria bellezza da tutti coloro che - con il dovuto rispetto - ne vogliano fruire.