In questo ultimo anno, la scuola italiana, soprattutto in alcune regioni come la Campania, la Calabria e la Puglia, è stata gravemente sacrificata dalla gestione della pandemia ancora in corso. Adesso che, finalmente, il Governo ha disposto la riapertura quasi totale delle scuole, la gestione dei casi di positività tra studenti e personale scolastico avviene in maniera molto difforme tra le varie regioni italiane. Le AA.SS.LL. locali adottano interpretazioni anche molto diverse delle medesime circolari del Ministero della Salute e dei rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità: questo fa sì che in alcune regioni gli studenti, pur con tutte le limitazioni imposte dalla attuale congiuntura, riescano a frequentare la scuola con continuità, mentre in altre, un’applicazione distorta dei protocolli di prevenzione determina continue sospensioni dell’attività didattica in presenza e chiusure anche di interi plessi scolastici per pochissimi casi di positività. Per questo motivo, al fine di garantire uno svolgimento quanto più sereno e continuo possibile della restante parte dell’anno scolastico, e in vista della riapertura di settembre 2021, chiediamo che il MIUR e il MdS definiscano un protocollo per la gestione dei casi di Covid 19 nelle scuole e che il Governo disponga che lo stesso venga applicato in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. La Regione Veneto ha adottato un protocollo che concilia bene le esigenze di tutela della salute e quelle di mantenimento della continuità didattica e che potrebbe essere una buona base di partenza: esso prevede, in caso di alunno positivo, di tracciare i contatti stretti delle ultime 48 ore, testarli immediatamente e lasciare la classe in presenza, se il caso positivo resta uno solo. La classe viene comunque monitorata nei giorni successivi. In questo modo si limitano al minimo indispensabile le sospensioni dell’attività didattica in presenza. Chiediamo inoltre che, quando si presenta un caso di positività in una classe, si valuti di impiegare test meno invasivi per testare gli allievi; ad esempio, i test salivari molecolari che vengono già utilizzati, con buoni risultati, in alcuni istituti scolastici del Paese.  La scuola ha bisogno di cura, e ne ha bisogno adesso: i nostri bambini e ragazzi non possono permettersi un altro anno scolastico come quello che si è ormai quasi concluso.