COVID-19: Screening Massivo Regione Calabria anche con strutture accreditate

COVID-19: Screening Massivo Regione Calabria anche con strutture accreditate

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22 marzo 2020
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Antonio Morabito

Gent.ma Avv. Jole SANTELLI,

 

Comprendiamo le necessità che al momento la impegnano, insieme a tutti le/gli Assessori e le strutture regionali e pertanto, andiamo subito al cuore della ragione per cui le scriviamo.

Dalle informazioni che il mondo scientifico sta diffondendo, appare ormai pacifico che i report così come le statistiche sull’espandersi del contagio, siano fuorvianti perché non tengono conto di fattori decisivi.

Tanto per citarne uno, la tesi del Prof. Emerito di Immunologia Clinica e Medicina Interna presso l’Università di Firenze, Sergio Romagnini, sullo studio epidemiologico effettuato sugli abitanti di VO, nel Veneto, in cui è stato eseguito il tampone per la ricerca del Covid-19 a tutti gli abitanti del paese e si è dimostrato che la grande maggioranza delle persone infette, tra il 50 ed il 70%, era completamente asintomatica pur rappresentando una straordinaria fonte di contagio.

Ad oggi, invece, seguendo le indicazioni dell’OMS – che tuttavia sta tornando sui suoi passi dopo l’esperienza in Corea del Sud, i test vengono eseguiti solo su casi accertati e che abbiano manifestato i sintomi della malattia. E ciò avviene anche per il personale sanitario!

Il dato, quindi, sull’espansione del contagio, risulta falsato e non permette, quindi, di disporre la “quarantena” di coloro che, pur positivi, risultano asintomatici. Quarantena che permetterebbe di contenere la curva epidemica e di alleggerire il carico sul sistema sanitario.

Riteniamo, pertanto, ormai necessario, urgente e non differibile rivedere i metodi per evitare che la pandemia si diffonda e diventi incontrollabile con le conseguenze tragiche che stanno investendo la Lombardia ed altre Regioni, in un contesto Regionale, oltretutto, che anche prima di questo evento si trovava in uno stato precario.

Le chiediamo, dunque, di attivare i suoi poteri di Autorità Sanitaria Regionale e quelli a Lei conferitele con il D.L.nr.18/2020, al fine di chiedere (o ordinare) alle Strutture Sanitarie Accreditate di concorrere con il servizio pubblico, all’accertamento, attraverso test massivi, della positività o meno al Covid-19 di tutti i residenti nella Regione.

Ciò sarà possibile ove direttamente o indirettamente e preventivamente o contestualmente la Regione provveda all’approvvigionamento, distribuzione e adozione di un protocollo cui debbano attenersi scrupolosamente le strutture private accreditate, in deroga a qualsiasi limite di spesa come disposto dal richiamato D.L.

Ciò permetterà, una volta effettuato lo screening massivo dei vari Centri, di procedere alla generale disinfettazione e di allentare, una volta superato il periodo di quarantena, le misure contenitive del contagio, chiudendo l’accesso e l’uscita dal centro medesimo ma consentendo l’apertura di quelle attività, in regime sempre controllato, che diversamente capitoleranno di fronte alle misure adottate.

L’eventuale approvvigionamento, quindi accesso e uscita delle merci, potrà essere garantito da un attento controllo effettuato, H/24, 7/7 dal personale preposto e da eventuali volontari della Protezione Civile.

Tutto ciò ferme rimanendo le attività in essere per l’aumento dei numeri di posti per terapia intensiva e sub-intensiva.

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