Tutti per ISA, ISA per tutti!

Tutti per ISA, ISA per tutti!

Lanciata
21 febbraio 2019
Petizione diretta a
Mario Draghi (Presidente del Consiglio dei Ministri) e
Firme: 3.245Prossimo obiettivo: 5.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Giuseppe Guccione

               VERSIONE ITALIANA

     #ISA (Intelligent Speed Adaptation)

Il dispositivo per la limitazione automatica della velocità sui veicoli a motore conviene a tutti. Più vite salvate e meno multe sulle strade.

"Il primo gennaio del 2015 un gruppo di esperti del settore del traffico e della mobilità professionisti, ambientalisti e docenti universitari - lanciava l’appello “Un Filo di Sicurezza”, volta al contrasto dell’incidentalità grave sulle strade.
 
L’automobile è uno strumento importante, spesso indispensabile, che ci permette di lavorare, di viaggiare, in una parola di vivere. Però l’automobile ancora troppo spesso uccide, 3500 volte all’anno solo in Italia; il 95% degli incidenti è dovuto a cause imputabili ai conducenti, e la velocità eccessiva è la causa principale di quelli che comportano gli esiti più gravi".

La situazione da allora non è migliorata come si vedono dai numeri. Per questo, 12 Organizzazioni di utenze vulnerabili hanno promosso una petizione  in Italia con l'invito alle Organizzazioni europee ed extra europee di sottoscriverla e di far altrettanto nei loro Paesi. ISA rispetta e fa rispettare il Codice della strada. Lo strumento tecnologico esiste e può essere montato entro pochi mesi su tutti i veicoli vecchi e nuovi. La velocità e l'unico elemento che determina la gravità e la lesività delle collisioni stradali (effetto quadratico della velocità).

Ricordiamo i numeri della violenza e della strage stradale nel 2017: In Italia 3.383 morti e 17.000 feriti gravi, in Europa 25.300 morti e 135.000 feriti gravi e nel mondo 1.350.000 vittime. Non solo le utenze vulnerabili (pedoni, ciclisti, disabili, bambini, anziani) pagano un prezzo altissimo a causa di un sistema di mobilità violento e costoso, ma a farne le spese sono anche gli stessi automobilisti e motociclisti. Nel 2017, nel nostro Paese, oltre a 43 bambini uccisi, 600 pedoni e 274 ciclisti, ben 1.464 automobilisti e 735 motociclisti sono rimasti vittime di schianti stradali (Dati ACI-ISTAT, 2017).

Questo sanguinoso tributo, che vede la velocità come causa principale di sinistri stradali ed elemento che ne determina la gravità, non è inevitabile: in particolare, semplicemente connettendo i sistemi di navigazione satellitare e l’apparato elettronico di controllo del motore, cioè due dispositivi ormai installati su tutti i nuovi veicoli, è possibile fare in modo che l’automobile rispetti automaticamente i limiti di velocità in vigore sulle strade.

Questo dispositivo esiste da tempo e si chiama ISA (Intelligent Speed Adaptation): esso è stato a più riprese e positivamente valutato in diversi studi e ricerche internazionali, ma la sua introduzione, per quanto sempre raccomandata, si è scontrata sino a oggi con una mai esplicitata e motivata ma evidentemente ben efficace opposizione.

Anche l’ETSC (European Transport Safety Council) lo promuove come una soluzione importante per ridurre la mortalità e la lesività degli scontri stradali. La Campagna per l’introduzione del dispositivo ISA è veicolata in tutti i Paesi dell’Unione Europea e fatta conoscere al resto del mondo perché possano svilupparla in tutti i Paesi aderenti all’ONU.

I destinatari della petizione sono:

Il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giuseppe Conte, la Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, il Presidente della Commissione Europea, Jean Claude Junker, il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Manuel de Oliveira Guterres, il Direttore Generale Dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, l’Inviato Speciale del Segretario Generale dell’ONU per la sicuezza stradale, Jean Todt

Il gruppo promotore:

"Il Filo di Sicurezza": Paolo Beria, Politecnico di Milano; Andrea Boitani, Università Cattolica di Milano; Teresa Borgonovo, Legambiente; Teresa Cardona, esperta in comunicazione; Aldo Ciocia, architetto urbanista; Alberto Colorni, Politecnico di Milano; Damiano Di Simine, Legambiente; Anna Donati, Kyoto Club; Matteo Dondè, architetto; Alfredo Drufuca, Polinomia; Edoardo Galatola, FIAB; Paolo Giachetti, ispettore Polizia Municipale; Patrizia Malgieri, esperta mobilità; Valerio Montieri, architetto;  Paolo Pinzuti, BikeItalia.it; Andrea Poggio, Legambiente; Luigi Torriani, Polinomia; Mariarosa Vittadini, Istituto Universitario di Architettura di Venezia; Mario Zambrini, Ambiente Italia; Giovanna Martellato, ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale;

Alfredo Giordani, Rete Vivinstrada; Giuseppe Guccione, Fondazione Luigi Guccione, Ente Morale Vittime della strada; Marco Scarponi, Fondazione Michele Scarponi; Franco Piacentini, AIFVS.eu; Vito De Russis, A.D.P. - Associazione Diritti del Pedone; Bruno Pietrobono, Marco Pietrobono Onlus; Stefano Giannini, SULPL Roma; Sabrina Grisoli, Associazione Salvaiciclisti Roma; Paolo Pinzuti, Bikeitalia.it; Enrico Botti, Associazione Motociclisti Vittime della Strada, Manuel Massimo, BikeItalia.it, Alberto Fiorillo, Legambici e Legambiente.

Siamo persone da anni impegnate in Italia ed all'estero sui temi della nuova mobilità, della lotta ai cambiamenti climatici, all'inquinamento in particolare nelle areee urbane e per invertire il paradigma della mobilità: 1.  Pedoni e Disabilità, 2. Ciclisti, 3. Trasporto Pubblico locale, 4. Auto (non inquinante, condivisa e che rispetti il Codice della strada). Organizzazioni di Pedoni, Ciclisti, Vittime della strada, Motociclisti,

Ed ecco ISA: un'auto che interagisce - tramite il GPS con la velocità previste sulle infrastrutture stradali e l'adegua automaticamente, rispettando i limiti previsti dal codice della strada. Risultati attesi: diminuzione di morti e feriti gravi ed azzeramento delle multe per eccesso di velocità, diminuzione dell'inquinamento da idrocarburi fossili.

Parlamento e Governo facciano il loro dovere dopo che anche l'Europa ha dichiarato la necessità di questa norma: subito ISA nel Codice della strada.

NO fermo all'innalzamento dei limiti in autostrada a 150 km/h!

 

 

                                                 ENGLISH VERSION

                                  #ISA (Intelligent Speed Adaptation)

The device for automatic speed limitation on motor vehicles is convenient   for everyone. More saved lives and less fines on the roads.

We remind the numbers of violence and road traffic tragedy in 2017: In Italy 3,378 dead and 17,000 seriously injured, in Europe 25,300 dead and 135,000 seriously injured and 1,350,000 victims worldwide.

Not only vulnerable users (pedestrians, cyclists, disabled people, older people, children) pay a high price for a violent and expensive mobility system, but also the motorists and motorcyclists themselves. In 2017, in Italy, further to 40 children, 600 pedestrians and 274 cyclists killed, also 1,464 motorists and 735 motorcyclists were victims of road collisions.

This bloody tribute, which sees speed as the main cause of road accidents and an element that determines its gravity, is not inevitable: in particular, simply by connecting the satellite navigation systems and the electronic engine control system, that is two devices now installed on all new vehicles, it is possible to make sure that the car automatically respects the speed limits in force on the roads.

This device has existed for a long time and is called ISA (Intelligent Speed Adaptation): it has been repeatedly and positively evaluated in several studies and international researches, but its introduction, although always recommended, has clashed until today with a never explicit and motivated but evidently well effective opposition.

The ETSC (European Transport Safety Council) also promotes it as an important solution in order to reduce the mortality and the harmfulness of road crashes.

The Campaign for the introduction of the ISA device is conveyed in all the countries of the European Union and made known to the rest of the world so that they can develop it in all the countries adhering to the UN.

The recipients of the petition are:

The President of the Italian Council of Ministers Giuseppe Conte, the President of the Senate of the Italian Republic, Maria Elisabetta Alberti Casellati, the Minister of Infrastructures and Transportation, Danilo Toninelli, the President of the Chamber of Deputies, Roberto Fico, the President of the European Commission, Jean Claude Junker, President of the European Parliament, Antonio Tajani, the Secretary General of the United Nations, António Manuel de Oliveira Guterres, the Director General of the World Health Organization, Tedros Adhanom Ghebreyesus, Jean Todt, Special Envoy of the UN Secretary General for Road Safety.

The promoting group:

Il Filo di Sicurezza": Paolo Beria, Polytechnic of Milan; Andrea Boitani, Catholic University of Milan; Teresa Borgonovo, Legambiente; Teresa Cardona, expert in communication; Aldo Ciocia, urban architect; Alberto Colorni, Polytechnic of Milan; Damiano Di Simine, Legambiente; Anna Donati, Kyoto Club; Matteo Dondè, architect; Alfredo Drufuca, Polinomia; Alberto Fiorillo, Legambiente; Edoardo Galatola, FIAB; Paolo Giachetti, Municipal Police Inspector; Patrizia Malgieri, expert in mobility; Valerio Montieri, architect; Paolo Pinzuti, Bikeitalia.it; Andrea Poggio, Legambiente; Luigi Torriani, Polinomia; Mariarosa Vittadini, University Institute of Architecture of Venice; Mario Zambrini, Ambiente Italia; ISPRA - Higher Institute for the Protection and Environmental Research

Giuseppe Guccione, Fondazione Luigi Guccione,  Moral Authority Road Traffic Victims, Alfredo Giordani, Rete Vivinstrada;  Marco Scarponi, Fondazione Michele Scarponi; Franco Piacentini, AIFVS; Vito De Russis, A. D. P. - Pedestrian Rights Association; Bruno Pietrobono, Marco Pietrobono Onlus; Stefano Giannini, SULPL Rome; Sabrina Grisoli, Associazione Salvaiciclisti Roma; Enrico Botti, Motocyclists Victims of the Road Association; Giovanna Martellato, Alberto Fiorillo, Legambici e Legambiente.

 

 

 

 

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