NO ALLA CENA PRIVATA DI GALA IN PIAZZA DELLA SIGNORIA.

Il sindaco Nardella vuole concedere l’uso esclusivo di piazza della Signoria per una cena di gala siglata Dolce&Gabbana. Come hanno riportato vari giornali locali e nazionali, si prevede che per la sera del 2 settembre sarà organizzata, tra la Loggia dei Lanzi e Palazzo Vecchio, una cena di gala o "festa del Rinascimento" (sic!) con 400 ospiti “supervip” invitati da Domenico Dolce e Stefano Gabbana.

Chiediamo fortemente al Sindaco e alla Giunta Comunale di fare un passo indietro e di non acconsentire a questa ennesima e sistematica privatizzazione del suolo e dei beni pubblici e culturali della città a favore di interessi e profitti di ricchi privati.

Come afferma il Codice dei beni culturali e del paesaggio, Piazza della Signoria, in quanto pubblica piazza, è propriamente un bene culturale (art.10 Beni culturali), il cui uso individuale può essere concesso solo se l’utilizzo è compatibile con la sua destinazione culturale e artistica ed il suo carattere storico (art.20 Interventi vietati). Inoltre la concessione in uso di un bene culturale può avvenire unicamente se si conserva la fruizione pubblica del bene in questione (art.106 Uso individuale di beni culturali).

Possiamo ben sostenere che utilizzare una piazza storica in qualità di decoro di una privata cena d’affari sia incompatibile e non rispecchi in alcun modo le indicazioni sopracitate.

Quanto sopra dimostra, per chi scrive, l’illegittimità di iniziative di privatizzazione quale quella prospettata per la più pubblica delle piazze fiorentine: piazza della Signoria, svenduta per un’iniziativa peraltro non inedita in città.

Pretendiamo quindi che questo tipo di operazione esclusiva, escludente, degradante lo spazio pubblico che viene venduto per un piatto di lenticchie sia immediatamente cassata e mai più riproposta.