Richiesta di adeguamento organico di diritto Scuola Primaria “A. Manzoni”
dell’I.C.S. “Rizzoli” Pregnana M.se

Noi docenti della Scuola Primaria, preso atto dell’organico di diritto riconosciuto alla nostra scuola per l’a.s. 2021/2022, non ravvisiamo sostanziali cambiamenti rispetto al numero di alunni iscritti e alla tipologia di classi riconosciuti, tali che giustifichino la perdita di una risorsa in organico rispetto all’a.s. 2020/2021. Già nell’a.s. 2019/20 questa scuola aveva  avuto una riduzione nell’organico di diritto.

Inoltre, avendo sperimentato le debolezze che un organico ridotto comporta

CHIEDIAMO

di rivedere e di adeguare l’organico in funzione dell’attuale organizzazione educativo-didattica che concretizza le linee guida del PTOF dell’Istituto.

Abbiamo di seguito elencato alcune delle possibili ripercussioni derivanti da questo ulteriore taglio.

Sugli alunni:

• un significativo avvicendamento di insegnanti per classe;
• tempi di lezione meno distesi;
• non rispetto dei modi e dei tempi di apprendimento di ciascuno, soprattutto per gli alunni B.E.S;
• impossibilità di svolgere attività laboratoriali a gruppi;
• la “chiusura” delle classi, per il venir meno di compresenze e contemporaneità, perdendo così condivisione e collaborazione tra i bambini che l’attività a classi aperte offre;
• la sottrazione di ore di lezione qualora la classe venisse divisa in assenza del docente;
• la copertura delle ore di Alternativa all’I.R.C., limiterebbe ulteriormente le ore di compresenza;
• se dovessero perdurare le condizioni organizzative di tutela della salute dei minori per epidemia da COVID, la scuola sarebbe impossibilitata a garantire le necessarie suddivisioni dei gruppi in bolle e a limitare la circolazione di docenti in molteplici classi.

Sui docenti:

• prevalenza oraria di un docente su altri, nella stessa classe;
• operare su più classi con un orario rigido che non rispetta i tempi dei bambini;
• doversi relazionare con un numero troppo elevato di alunni con la presenza di più B.E.S per classe;
• difficoltà e, a volte, anche impossibilità di confrontarsi contemporaneamente con genitori di più classi;
• destinare prioritariamente l’organico di potenziamento per l’estensione delle 40 ore a tutte le classi piuttosto che arricchire l’offerta formativa;
• impossibilità di effettuare le sostituzioni dei colleghi assenti.

Sui genitori:

• impoverimento dell’offerta formativa;
• constatare che la Scuola non potrebbe attuare il modello organizzativo e didattico indicato nel P.T.O.F. corrispondente alle loro aspettative;
• difficoltà di rapportarsi e cooperare con tutti i docenti coinvolti nell’azione educativa.

La scuola dell’autonomia si pone il fondamentale obiettivo di assicurare il successo formativo a tutti gli alunni, in un contesto che riconosce e valorizza le diversità, facendo ricorso alle strategie organizzative ed educative più efficaci, quali quella della flessibilità e della personalizzazione educativa/didattica, per una scuola a misura di allievo.

La scuola dovrebbe brulicare di iniziative volte a migliorare sempre di più l’offerta formativa, quindi ridurre a un mero conteggio il “fabbisogno” all’istruzione ci trova in disaccordo, perché i bambini non sono numeri.

Quando noi insegnanti “facciamo scuola” ci impegniamo affinché i bambini siano al centro della nostra azione, cercando di offrire loro un ambiente dove il tempo trascorso sia PIENO di significato.