RIAPRIAMO LE SCUOLE A SETTEMBRE!

RIAPRIAMO LE SCUOLE A SETTEMBRE!

Lanciata
16 maggio 2020
Petizione diretta a
Sertoli Sindaco di Ivrea e
Firme: 739Prossimo obiettivo: 1.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da CRISTINA MARIANI

Alla cortese attenzione di

Stefano Sertoli – Sindaco di Ivrea

Michele Cafarelli – Assessore – Arredo Urbano, Edilizia Privata, Lavori pubblici, Manutenzioni, Sicurezza e Difesa del suolo, Urbanistica

Giorgia Povolo – Assessore – Pari opportunità, Politiche Giovanili, Politiche sociali, Sistemi educativi e diritto allo studio, Sistemi innovativi.

 

Noi, cittadini di Ivrea, tutori e familiari di minori in età scolare, educatori e insegnanti, in questi mesi di didattica a distanza, abbiamo fatto esperienza d’un sistema impreparato a gestire una comunità di allievi da educare e formare. Inoltre abbiamo constatato che l’insegnamento a distanza ha svariate lacune, prima tra tutte quella di rendere il divario socio-economico più manifesto, aumentando dunque gli effetti di esclusione.

Gli alunni più fortunati possono seguire le lezioni, sono accompagnati dalla guida di un parente, si trovano in un ambiente adatto alla concentrazione necessaria e sono dotati di strumentazioni utili per la didattica a distanza. I meno fortunati, invece, non hanno le medesime opportunità, a partire dalla mancanza di un pc per ogni studente o della disparità nell’efficienza della linea telefonica.  Come cittadini notiamo, e con preoccupazione, l’incremento di differenze sociali esistenti prima che la crisi sanitaria esplodesse.

Come responsabili dei minori abbiamo vissuto questo periodo come un momento di emergenza e pertanto abbiamo collaborato con gli insegnanti dei nostri figli e nipoti affinché le mere nozioni potessero essere loro fornite. Tuttavia i limiti di ciascuno di noi in merito alle conoscenze specifiche e la privazione del confronto in presenza tra pari non hanno permesso a bambini e ragazzi di svolgere un percorso intenso e di sviluppare le competenze linguistiche, logiche, sociali in modo adeguato. Bambini e ragazzi, inoltre, necessitano della scuola come spazio sociale proprio, in cui coltivare autonomia, relazioni e legami sociali lontano da genitori e mura domestiche.

Come educatori e insegnanti abbiamo lavorato per sopperire a difficoltà logistiche proprie dello stato di emergenza. Se, tuttavia, tale situazione si riproponesse a settembre, dovremmo constatare che non sarebbe più giustificabile attribuire al fato e alla natura questa condizione, ma solo a un sistema che non intende investire nei bambini e ragazzi, nell’educazione dei nostri giovani cittadini.

Spetta dunque alla politica, ai nostri organi democratici, ricercare ed applicare tempestivamente soluzioni alle difficoltà, finché si dispone ancora di un buon margine di tempo.

Non vediamo altra possibilità se non quella di ritornare a una didattica in presenza, poiché solo tale modalità di insegnamento può garantire l’inclusione di tutti i membri della comunità, condizione a cui tendere nello stato di diritto (ONU, Agenda 2030, obiettivo 4; Indicazioni nazionali per il curricolo 2012; Indicazioni nazionali e nuovi scenari, nota MIUR-DGOSV n. 3645 dell’1/3/2018), oltre che da ritenersi necessario per lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, definite dall’Unione Europea (2018/C 189/01).

Chiediamo pertanto alle istituzioni di farsi carico delle proprie responsabilità e attivare fin da ora delle strategie concrete affinché le scuole abbiano a disposizione delle strutture idonee per accogliere gli studenti nella piena efficienza fin dal primo giorno di scuola dell’a.s. 2020-2021.

Chiediamo al Comune di Ivrea che ci sia una realistica, approfondita e dettagliata valutazione degli spazi pubblici e privati a disposizione da adibire a spazi di apprendimento. Auspichiamo soluzioni che garantiscano la giusta distanza per lo svolgimento di tutte le singole lezioni, ciascuna con la classe al completo, per tutto l’anno scolastico venturo. La città ha una stazione e una biblioteca ed è ricca di teatri, palestre, spazi di incontro, chiese e strutture attualmente in disuso. Compito dell’amministrazione è avere una visione, almeno, di medio termine: perché non immaginare un impiego razionale e funzionale di tutte le strutture e gli spazi disponibili in città?

Richiediamo inoltre che i risultati delle valutazioni siano formalizzate con una relazione ufficiale a disposizione dei cittadini.

 

Distinti saluti,

Cristina Mariani (cittadina di Ivrea, genitore, docente)

Marco Mariani (cittadino di Ivrea, genitore)

Stefano Beltrando (genitore)

Francesco Migliaccio (docente)

Stefano Ghirardo (cittadino di Ivrea, genitore, docente)

Raffaella Sorrentino (genitore)

Leda Vanzolini (cittadina di Ivrea)

Francesca Crivellaro (docente)

Federica Ricci (cittadina di Ivrea, genitore)

Marco Cauda (cittadino di Ivrea, genitore)

 

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Decisori

  • Sertoli Sindaco di Ivrea
  • Povolo Assessore di Ivrea
  • Cafarelli Assessore di Ivrea