LAUREA RISCATTATA PENSIONE ASSICURATA SENZA SE E SENZA MA

LAUREA RISCATTATA PENSIONE ASSICURATA SENZA SE E SENZA MA

Lanciata
17 luglio 2020
Petizione diretta a
Al Ministro del lavoro Nunzia Catalfo, al Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, ai sindacati
Firme: 185Prossimo obiettivo: 200
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Lanciata da Virginia Colombo

Gli anni della indiscussa “durata legale” devono poter essere riscattati A SCELTA DELL’INTERESSATO

L’espressione “durata legale”, riferita ad ogni corso di laurea, è univoca, non dovrebbe dar luogo ad ambiguità; che l’università sia di 3, 4 o 5 anni, tanti dovrebbero essere riscattabili ai fini del pensionamento, anche se uno ci impiega di più. Il problema è che la durata legale è legata dall'INPS agli anni di corso, che per legge ora si contano dall’iscrizione in avanti. Quindi, dovesse un periodo universitario “in corso” sovrapporsi ad esperienze lavorative, al servizio militare o alla maternità, non è permesso riscattare in alternativa un anno di studio successivo "fuori corso", pur se nel termine della durata legale.

Ne consegue che chi, come me, ha voluto o dovuto interrompere per un anno gli studi per lavorare durante  un anno di corso si vedrà riconosciuto un periodo di riscatto universitario inferiore – tre anni invece di quattro, ai quali si aggiunge un anno lavorativo, per un totale a ricongiunzione avvenuta di 4 anni. Non sarebbe la stessa cosa se l’esperienza lavorativa o quant'altro dia contributi, invece che negli anni di corso, avvenisse in quelli fuori corso, perché in questo caso la durata legale sarebbe interamente riconosciuta e con la ricongiunzione all'anno diversamente impiegati, come lavoratrici/lavoratori, militari o puerpere, alla fine gli anni di anzianità riconosciuti sarebbero 5, non 4.

Questo all’ora dei conti preclude a tutti quelli come me di andare in pensione oggi, di fare la nonna, accudire ai parenti anziani… solo perché manca quel fatidico anno. Forse saremo una minoranza in questa situazione, ma questo nulla toglie all’iniquità di questa procedura di computo. Per cui, chiediamo che la normativa sia cambiata: gli anni di durata legale devono poter essere riscattati  A SCELTA DELL’INTERESSATO fra gli anni in cui lo stesso risulta iscritto all’università, a prescindere dal fatto che siano anni di corso o fuori corso.

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Decisori

  • Al Ministro del lavoro Nunzia Catalfo, al Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, ai sindacati