No alla repressione degli Iraniani da parte dell'Ambasciata del regime iraniano in Italia!

No alla repressione degli Iraniani da parte dell'Ambasciata del regime iraniano in Italia!

Lanciata
19 gennaio 2021
Petizione diretta a
Luciana Lamorgese (Ministro dell'Interno) e
Firme: 13.166Prossimo obiettivo: 15.000
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Perché questa petizione è importante

Firma con noi questa lettera di protesta indirizzata al governo Italiano e i rettori di Università Sapienza di Roma, di Politecnico di Milano e delle altre università Italiane:

ترجمه فارسی‌ در پایین

LETTERA APERTA

Al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte
Al Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese
Al Ministro della Salute, Roberto Speranza
Al Rettore dell'Università di Roma La Sapienza, Antonella Polimeni 
Al Rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta

Noi firmatari della presente siamo sbalorditi e stupefatti.
Stupefatti dal vostro silenzio e dalla vostra passività.
Sbalorditi del fatto che non sappiate cosa stia accadendo sotto i vostri occhi. 
Se lo sapete, la vostra indifferenza non può essere definito meno che un disastro.  Se invece siete inconsapevoli allora la situazione è molto più grave di quanto si possa immaginare.

Da molti anni il regime della Repubblica Islamica dell'Iran, attraverso le sue nicchie di intelligence presso le sedi diplomatiche in Europa, cerca di entrare nei tessuti sociali dei paesi europei, compresa l'Italia, per attuare le politiche estere del regime repressivo Iraniano.  La Repubblica islamica dell'Iran attua questo processo attraverso diversi canali.

Da quelli apparentemente più innocui come le associazioni culturali - accademiche,  le relazioni e i contatti nelle università italiane o le moschee e i centri islamici - sciite;
A quelli più pericolosi come la rete della criminalità organizzata. 

Come sapete, a volte tali politiche sono state accompagnate da atti violenti e criminali come uccisioni sponsorizzate dal regime, persecuzioni e intimidazioni degli opponenti del regime iraniano all'estero. Gli esempi di questi episodi, a voi noti, includono l'assassinio di Mohammad Reza Kolahy Samadi nei Paesi Bassi, l’attentato del ristorante di Mykonos in Germania, le uccisioni di Fereydoon Farrokhzad in Germania e Shahpour Bakhtiar in Francia, lo sventato attentato ad un raduno di un'organizzazione di opposizione del regime a Parigi soltanto pochi anni fa e diverse altre operazioni criminali attuati dal regime iraniano al di fuori dei confini della Repubblica islamica in Europa.

In Italia gli studenti iraniani si trovano obbligati a far riferimento al Consolato della Repubblica Islamica a Roma o a Milano per ottenere la documentazione richiesta ai fini dell’ottenimento della borsa studio o il permesso di soggiorno. In cambio della prestazione di servizi consolari, il regime iraniano esercita pressioni sugli studenti affinché non intraprendono attività socio-politiche contro la Repubblica Islamica in Italia. Nella sua ultima mossa, l'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran ha represso e perseguitato il virologo iraniano Farzad Beikpour, che lavora come medico presso il Ministero della Salute italiano sul coronavirus. Farzad Beikpour, è stato convocato pochi giorni fa dall’Ambasciata della Repubblica Islamica a Roma per aver pubblicato sui social, pareri scientifiche e indipendenti contrarie all'opinione del leader supremo della Repubblica islamica dell'Iran che aveva definito pericolosi i vaccini americani e britannici e che li aveva banditi.  Farzad durante l’incontro con i funzionari dell’ Ambasciata, il Sig. Safari e il Sig. Sahebi, presumibilmente è stato sottoposto alle intimidazioni e alle minacce al punto che ha dovuto cancellare i propri tweet, ritirare le proprie dichiarazioni e pubblicamente chiedere scusa per essersi liberamente espresso. Non sappiamo a quale tipo di pressione o minacce Beikpour sia stato sottoposto, ma per dedurre ciò, basterebbe uno sguardo alle precedenti violazioni del regime iraniano e il suo comportamento repressivo ai danni degli studenti critici del regime e degli studiosi scientifici, tra cui il ricercatore iraniano-svedese Ahmad Reza Djalali, che è stato preso in ostaggio dalla Repubblica islamica, brutalmente torturato e condannato a morte.

Considerato tutto ciò, vi vorremmo porre le seguenti domande:

  • Come potete essere indifferenti di fronte ad un comportamento così repressivo della Repubblica Islamica attuato nel territorio italiano?
  • Come è possibile essere consapevoli della situazione di un ricercatore come Ahmad Reza Djalali sottoposto a maltrattamenti crudeli e tacere di fronte alle intimidazioni e alle minacce subite di un altro ricercatore a Roma nel cuore del capitale politico italiano?
  •  Come potete rimanere passivi quando un regime autoritario di un’altro paese convoca un ricercatore che sta svolgendo servizio nell’ambito dell’emergenza sanitaria in corso presso il Ministero della Salute Italiano in un momento così storicamente critico e delicato di questo paese?
  • Perché le più autorevoli università italiane come La Sapienza di Roma o il Politecnico di Milano organizzano i cosiddetti “eventi accademici e culturali” in collaborazione l’ambasciata di un regime criminale e disumano all’interno dei luoghi di scienza e conoscenza della società italiana?
  • Forse i giovani studenti di questo paese hanno qualcosa da imparare dai rappresentanti di un regime che imprigiona gli studenti e gli insegnanti, reprime le donne, frusta gli operai e ammazza i propri opponenti?
     

Signor Presidente del Consiglio, Egregi Ministri e Rispettabili Rettori, noi siamo stanchi e indignati per questa situazione e riteniamo che il prosieguo di questo andamento disumano e repressivo, sia contrario ai principi e ai valori della società italiana. Vi vorremmo avvertire e mettere in guardia,  che la vostra inerzia rispetto a quanto abbiamo denunciato, mette in pericolo l’interesse e la sicurezza dei cittadini di questo paese. Pensiamo che il regime della Repubblica Islamica dell’Iran, abbia violato la sovranità nazionale italiana attuando intimidazioni e minacce sul suolo italiano contro uno studioso iraniano.  Tale comportamento richiede una risposta decisa da parte del governo italiano e dei rettori di tutte le università italiane.

Pertanto le nostre richieste sono:

  1. di interrompere immediatamente tutti i  programmi e gli scambi culturali e accademici nelle università e in altri contesti sociali-culturali in Italia con l'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran
  2.  di convocare l’Ambasciatore iraniano e ordinare di interrompere immediatamente ogni atto repressivo nei confronti dei cittadini iraniani in Italia avvertendolo formalmente che se tali azioni da parte della Repubblica Islamica dovessero continuare in Italia, saranno interrotti tutti i rapporti politici tra l’Italia e la Repubblica Islamica dell'Iran. 
  3. di sostenere pienamente Farzad Beikpour, che sta lavorando a favore della scienza e del progresso per l'umanità presso il Ministero della Salute italiano e di impedire che venga perseguitato dal regime Iraniano.
  4. di fare in modo che gli studenti iraniani non debbano recarsi presso l'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran per sbrigare le proprie pratiche amministrative universitarie e di soggiorno e di avere la possibilità di completare questi passaggi il più possibile attraverso l'Ambasciata italiana a Teheran.

In fede, 

Un gruppo di Studenti e Laureati Iraniani residenti in Italia  (promotori)

Altri firmatari 

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نامه سرگشاده

نخست‌وزیر محترم، وزرای محترم کشور و بهداشت، رؤسای محترم دانشگاه‌های ساپینزای رم و پلی‌تکنیک میلان

ما امضاء کنندگان این نامه متعجب و متحیر هستیم. متعجب از سکوت و انفعال شما، و متحیر از اینکه از آنچه در مقابل چشمان شما در خاک ایتالیا اتفاق می‌افتد بی‌خبر باشید. بی‌تفاوتی شما نسبت به وقایع اخیر فاجعه‌ است و بی‌خبریتان از آن‌ها فاجعه‌ای دیگر...

در همین راستا ارائه علنی توضیحاتی در مورد وضعیت و پیش‌آمدهای فاجعه‌بار اخیر را لازم دانستیم:

سال‌هاست که رژیم جمهوری اسلامی ایران به منظور پیش‌برد و عادی‌سازی سیاست‌های سرکوب‌گرایانه داخلی و خارجی‌اش در خارج کشور، می‌کوشد تا از طریق پایگاه‌های اطلاعاتی خود در دفاتر دیپلماتیک‌اش در میان لایه‌های اجتماعی کشورهای اروپایی، از جمله ایتالیا نفوذ کند. جمهوری اسلامی ایران این هدف را همزمان از چندین کانال پی‌گیری می‌کند: گاه با انجام کارهای ظاهرا بی‌خطر مانند احداث و همکاری با انجمن‌های فرهنگی‌دانشگاهی در خاک ایتالیا، ایجاد پایگاه‌های ارتباطی و اطلاعاتی در دانشگاه‌های ایتالیا، از طریق مساجد و مراکز اسلامی‌شیعی در خاک ایتالیا، و غیره. و گاه هم، همانطور که می‌دانید، با اقداماتی که خشونت عریان و ذات مجرمانه این سیاست‌ها را بی‌پرده نمایان می‌سازند، که فقط به عنوان چند نمونه از آن‌ها می‌توان به ترور محمدرضا کلاهی صمدی در هلند، ترور در رستوران میکونوس در آلمان، ترور فریدون فرخزاد در آلمان و شاهپور بختیار در فرانسه، حمله تروریستی خنثی شده چند سال پیش به تجمع یک سازمان مخالف جمهوری اسلامی در پاریس و غیره اشاره کرد.

در همین رابطه شایان ذکر است دانشجویان ایرانی مقیم ایتالیا ناچارند در موارد متعدد برای بدست آوردن مدارک شخصی مانند اخذ بورس تحصیلی، اجازه اقامت، تمدید پاسپورت و یا ثبت ازدواج به کنسولگری جمهوری اسلامی در رم یا میلان مراجعه کنند. رژیم ایران در ازای ارائه این خدمات اولیه کنسولی دانشجویان را تحت فشار قرار می‌دهد تا اقدامات سیاسی‌اجتماعی علیه جمهوری اسلامی در ایتالیا انجام ندهند. 

اما آنچه امروز ما را بیش از پیش خشمگین ساخته، اقدام اخیر سفارت جمهوری اسلامی ایران در ارتباط با فرزاد بیک‌پور، ویروس شناس ایرانی که به عنوان محقق در وزارت بهداشت ایتالیا در زمینه ویروس کرونا کار می‌کند است. ماجرا از این قرار است که فرزاد بیک‌پور چند روز پیش توسط سفارت جمهوری اسلامی در رم احضار شد.  چرا که در شبکه‌‌های اجتماعی نظرات علمی مستقل خود را منتشر کرده بود که با نظر رهبر جمهوری اسلامی ایران که واکسنهای آمریکایی و انگلیسی را خطرناک و ممنوع تعریف کرده بود، مغایرت داشت. فرزاد در ملاقات خود با مقامات سفارت، آقایان صفری و صاحبی، مورد بازجویی و تهدید قرار گرفته است تا جایی که ناچار شده توییت‌های خود را حذف کند، اظهارات خود را پس بگیرد، و در نهایت با انتشار متنی سرگشاده به خاطر اعلام آزادانه نظراتش عذرخواهی کند! مشخص نیست بیک‌پور تحت چه نوع فشارها یا تهدیدهایی قرار گرفته است، اما برای فهم این موضوع، نگاهی به تحرکات قبلی رژیم ایران و رفتار سرکوبگرانه‌اش علیه دانشجویان منتقد رژیم و محققین سرشناس علمی، از جمله محقق ایرانی احمدرضا جلالی که توسط جمهوری اسلامی به گروگان گرفته شده و به طرز وحشیانه‌ای شکنجه و به اعدام محکوم شده است، کافی می‌نماید.

با توجه به تمامی موارد ذکر شده، خواهان پاسخ صریح شما مسئولین محترم به پرسش‌های زیر هستیم:

  • چگونه می‌توانید نسبت به این گونه رفتارهای سرکوبگرانه جمهوری اسلامی که در خاک ایتالیا اعمال می‌شود بی‌تفاوت بمانید؟
  • چگونه می‌توانید در حالی که از وضعیت محققی مانند احمدرضا جلالی که تحت خشونتی بی‌رحمانه قرار گرفته است مطلعید، در برابر ارعاب و تهدیدهای اخیر علیه محققی دیگری در رم، در قلب پایتخت سیاسی ایتالیا، سکوت کنید؟
  • چگونه می‌توانید در این لحظه حساس تاریخی که تمام تلاش دولت‌های دمکراتیک دنیا معطوف به مبارزه با ویروس کرونا است، در مقابل احضار و تهدید دولتی یک محقق در خاک ایتالیا که در چارچوب شرایط اضطراری بهداشتی در حال انجام وظیفه انسانیش است منفعل بمانید؟
  • چرا برخی از معتبرترین دانشگاه های ایتالیا ماننند دانشگاه ساپینزای رم یا  پلی‌تکنیک میلان بدون هیچ اعتراضی به اقدامات سرکوب‌گرایانه دولت جمهوری اسلامی ایران، تحت عناوینی چون "رویدادهای علمی و فرهنگی" با سفارت
    رژیمی جنایتکار و غیرانسانی در مکان‌های فرهنگی و علمی ایتالیا همکاری می‌کنند؟
  • آیا قرار است دانشجویان جوان ایتالیا از نمایندگان رژیمی که دانش آموزان و معلمان را به زندان می‌اندازد، زنان را سرکوب می‌کند، کارگران را شلاق می‌زند و مخالفانش را می‌کشد، چیزی یاد بگیرند؟!

آقای نخست وزیر، وزیران محترم و رؤسای محترم دانشگاه، ما از این وضعیت خسته و خشمگین هستیم و معتقدیم که ادامه این روند غیرانسانی و سرکوبگرانه با اصول و ارزش‌های جامعه ایتالیا مغایر است.  هشدار می‌دهیم که بی‌عملی شما نسبت به آنچه گزارش دادیم، خواست قلبی و امنیت شهروندان ایتالیا را به خطر می‌اندازد.  معتقدیم رژیم جمهوری اسلامی ایران با ارعاب و تهدید یک دانشمند ایرانی در خاک ایتالیا، حاکمیت ملی این کشور را نقض کرده است. این رفتار نیاز به واکنش قاطع دولت ایتالیا و رؤسای دانشگاه‌های ایتالیا دارد.

لذا درخواست‌های ما عبارتند از:

توقف فوری همه برنامه‌ها و تبادلات فرهنگی و دانشگاهی که در دانشگاه‌ها و سایر عرصه‌های اجتماعی‌فرهنگی ایتالیا با همکاری سفارت جمهوری اسلامی ایران انجام می‌شوند.

احضار سفیر ایران و ابلاغ اینکه هرگونه اقدام سرکوب‌گرانه علیه شهروندان ایرانی در ایتالیا را فوراً متوقف کند. همچنین هشدار به سفیر ایران که در صورت ادامه چنین اقداماتی توسط جمهوری اسلامی در ایتالیا، تمام روابط سیاسی بین دو کشور قطع خواهد شد.

حمایت کامل از فرزاد بیک‌پور، که در وزارت بهداشت ایتالیا برای ارتقای علم و بهداشت عمومی تلاش می‌کند و جلوگیری از تعقیب و فشار بر او توسط جمهوری اسلامی ایران.

حصول اطمینان از اینکه دانشجویان ایرانی برای تکمیل مراحل اداری دانشگاه و اقامت خود مجبور به رفتن به سفارت جمهوری اسلامی ایران نباشند و امکان انجام این مراحل را تا حد امکان از طریق سفارت ایتالیا در تهران داشته باشند. 

  با احترام

 جمعی از دانشجویان و فارغ‌التحصیلان ایرانی ساکن ایتالیا

دیگر امضاء کنندگان:

  • گروه همبستگی ایرانیان ساکن ایتالیا با مبارزات مردم ایران
  • گروه #IranProtestsItalia
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