L'area a ridosso del centro di Mestre, dove si trovano gli antichi meandri del Rio Cimetto, può diventare una grande conquista o una grave perdita per il paesaggio, la biodiversità e il disinquinamento della Laguna di Venezia e il Parco del Marzenego.

Infatti il tracciato viario “Brendole-Castellana” descritto dal progetto definitivo della variante urbanistica n.52 (che a luglio 2020 dà l’avvio alla progettazione del Parco Fluviale del Marzenego) compromette in modo irreversibile questo prezioso paesaggio che, a buona ragione, dovrebbe invece essere la porta di ingresso del Parco Fluviale.

Nella Petizione popolare presentata da cittadini e associazioni ambientaliste e storiche della città nel 2019 è contenuta una valida proposta alternativa per quel tratto di viabilità, da realizzare affiancata e a ridosso della tangenziale, utilizzando l’esistente strada di servizio (ad uso esclusivo della società Concessioni Autostradali Venete).

Anche grazie a questo “contributo dal basso” il Consiglio Comunale ha approvato alla unanimità un Emendamento di Giunta che prevede “di impegnare in fase di progettazione esecutiva la Giunta Comunale a verificare un tracciato viario il più possibile compatibile con l’area e i meandri del Rio Cimetto”.

Nel settembre 2020 è stata aperta al traffico la viabilità “provvisoria” Brendole-Castellana, realizzata esattamente sul tracciato “alternativo” proposto dalla petizione popolare.

Ma a marzo 2021 è improvvisamente apparsa, nella zona del Rio Cimetto, una serie di picchetti che a tutti gli effetti delimitano la perimetrazione della nuova viabilità Brendole-Castellana esattamente sul tracciato del contestato progetto che attraversa l’area del Rio Cimetto.

Questa azione, che non risulta preceduta da informativa pubblica da parte dell’Amministrazione Comunale, rappresenta un fatto molto grave perché - senza motivazioni e comunque in spregio alle indicazioni e ai mandati espressi alla unanimità dal Consiglio Comunale - prelude alla realizzazione di un’opera viaria che distruggerà in modo definitivo e irreversibile un’area naturalistica preziosa per l’intera collettività.

Chiediamo con forza che l’Amministrazione Comunale riveda questa sua   decisione, che rispetti quanto deciso alla unanimità dal Consiglio Comunale, che dimostri nei fatti concreti il suo impegno alla salvaguardia di questa preziosa area che a tutti gli effetti può diventare la porta d’ingresso del Parco Fluviale del Marzenego.

Per saperne di più guarda questo video: https://www.youtube.com/watch?v=FZFHmd2h_fM