#nessunoescluso Appello per sostegno urgente ai lavoratori dello spettacolo

#nessunoescluso Appello per sostegno urgente ai lavoratori dello spettacolo

Lanciata
28 febbraio 2020
Petizione diretta a
Gennaro Sangiuliano (Ministero della Cultura) e
Firme: 52.586Prossimo obiettivo: 75.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Fondazione Centro Studi Doc

Da anni la Fondazione Centro Studi Doc lavora sui diritti dei lavoratori discontinui e dello spettacolo. Il primo pacchetto di proposte è stato presentato insieme alla campagna Moltiplica la Musica presentate nel novembre 2019 alla Milano Music Week. Le proposte sono state poi elaborate nel corso del 2020 confluendo in parte nella campagna #nessunoescluso Appello per sostegno urgente ai lavoratori dello spettacolo per rispondere all'emergenza Covid-19 lanciata il 28 febbraio.

Nel corso del 2020, il centro studi ha poi partecipato attivamente anche al Forum Arte e Spettacolo, moderando il Tavolo Riforme del FAS. Il confronto con le oltre 70 realtà del FAS ha permesso di arricchire e migliorare le prospettive del centro studi.

Dopo il lavoro con il FAS, la Fondazione Centro Studi Doc ha continuato a partecipare al dibattito e seguito l'evoluzione delle normative. Di seguito una sintesi aggiornata delle proposte di riforma del sistema spettacolo raccolte dal centro studi.

Proposte di riforma per il sistema spettacolo basata sullo statuto del lavoratore e della lavoratrice dello spettacolo

1)  WELFARE UNICO E UNIVERSALE
Chi lavora nello spettacolo deve poter contare sulla garanzia della protezione sociale in qualità di lavoratrici e lavoratori operanti in un settore poco programmabile e con multicommittenza. È quindi indifferibile l’individuazione di uno statuto del lavoro nell’arte e spettacolo senza che vi sia discriminazione alcuna tra chi lavora nel settore. È fondamentale che tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo, a prescindere dal contratto (intermittente, tempo determinato, tempo indeterminato, …), abbiano accesso alle stesse tutele e trattamento assicurativo, iscrivendoli al Gruppo a).

  1. Iscrizione nel Gruppo a), di cui D.l. 182/1997 art. 2 comma 1), di tutte le lavoratrici e i lavoratori discontinui, compresi gli intermittenti a tempo indeterminato, con conseguente trattamento previdenziale, ammortizzatori sociali, assicurazioni. (Oggi il personale assunto a tempo indeterminato intermittente è compresi nel gruppo c), considerati quindi stabili)
  2. Aggiornamento delle professioni dello spettacolo con inclusione delle professioni affini o accessorie: insegnante, formatore, organizzatore, agente, ingegnere e architetto specializzati nel settore spettacolo. (Oggi l’esercizio contemporaneo delle diverse professioni, spesso con lo stesso datore di lavoro, comporta l’esercizio “sommerso” di mansioni con obbligo assicurativo in casse previdenziali diverse come FPLD, FPLS, gestione separata, …)
  3. Istituzione di una posizione previdenziale unica a prescindere dal temporaneo contratto di lavoro applicato (dipendente, autonomi, collaborazione, occasionali), con identica contribuzione e conseguenti diritti. Quindi identica maturazione dei requisiti per la pensione, indennità per malattia, maternità o paternità, congedi parentali, infortuni con assicurazioni INAIL e altre assenze con gli stessi requisiti per tutti i contratti. L’indennità di malattia va riconosciuta come la generalità delle lavoratrici e dei lavoratori. (Oggi dal quarto giorno in poi, senza requisito minimo di 40 giornate versate nell’FPLS dal 1° gennaio dell’anno precedente)
  4. Possibilità per tutte le lavoratrici e lavoratori autonomi con Partita IVA che lavorano all’estero di versare autonomamente i contributi sulla propria unica posizione contributiva. (Oggi la possibilità è riservata solo a esercenti attività musicali)
  5. Per eventi preventivamente prenotati su apposita piattaforma prevedere la possibilità per lavoratrici e lavoratori autonomi “a cappello” di dichiarare i guadagni ottenuti e autoliquidare i relativi contributi previdenziali. (Oggi non esiste nessuna copertura in mancanza di committente)
  6. Considerare il montante dei compensi e non solo il fattore tempo come misura delle prestazioni, utilizzando – come fasce di riferimento utili al calcolo delle giornate accreditabili – le tariffe contrattuali per il lavoro dipendente e un divisore da definire annualmente dall’ INPS per il lavoro autonomo.
  7. Le giornate indennizzate con indennità di discontinuità sono da considerare contributi effettivi ai fini di tutte le prestazioni pensionistiche.

2) INDENNITÀ DI DISCONTINUITÀ
Per chi lavora nello spettacolo è necessario garantire un reddito integrativo per i periodi di non lavoro, in modo da garantire attività propedeutiche allo spettacolo ora non riconosciute, e scongiurare l’abbandono della professione in caso di malattia o difficoltà di settore, o l’emigrazione dei nostri talenti in paesi più evoluti rispetto ai diritti, con l’imperdonabile perdita di un patrimonio artistico e umano unico che ha fatto grande il nostro Paese e l’Europa.

  1. Chi è iscritto al FPLS senza altro reddito principale o previdenza principale, al raggiungimento di XX giornate accreditate in XX mesi può richiedere l’Integrazione al reddito per un numero di giornate pari a quelle accreditate nel periodo di riferimento antecedente alla domanda, non utilizzati per precedenti periodi di Naspi o Alas o altra indennità, per un numero massimo di giornate indennizzate o lavorate non superiore a 312 nell’anno di erogazione.
  2. L’indennità di discontinuità viene erogata in misura pari alla media delle retribuzioni accreditate nel periodo di riferimento con un importo massimo giornaliero di € XX e accredito di contributi effettivi ai fini pensionistici.
  3. L’erogazione dell’indennità di discontinuità viene effettuata automaticamente fino all’esaurimento dei contributi che ne danno il diritto, salvo in caso di espressa richiesta di sospensione da parte del lavoratore, e viene sospeso per le sole giornate effettivamente lavorate o in caso di altre indennità erogate dall’INPS per malattia, maternità, Naspi.

3) SPORTELLO UNICO DELLO SPETTACOLO SU PIATTAFORMA E REPERTORIO DI LUOGHI E OPERATORI 
È necessario creare uno sportello unico che grazie anche al supporto dell’innovazione tecnologica permetta a chi opera nell’arte e spettacolo di lavorare alle migliori condizioni possibili, con una totale indipendenza artistica, intellettuale e creativa, e nel pieno e responsabile rispetto delle regole della civile convivenza, della sicurezza e della legalità.

  1. Viene istituito lo sportello Unico per lo Spettacolo su piattaforma informatica open source a protocolli aperti interoperabili in cui svolgere con modalità semplificate, comprese APP e blockchain, tutte le pratiche per organizzazione di eventi. 
  2. Sulla piattaforma vengono registrati tutti gli eventi di arte e spettacolo, organizzati anche da privati, da protocollare con codice identificativo unico
  3. Lo sportello è gestito da INPS o AE o altro ente nazionale e accede a tutte le informazioni della PA compreso l’INPS, l’Anpal, Runts, Comuni italiani e Agenzia Entrate e rilascia informazioni a tutti i soggetti del settore.
  4. Vengono istituiti i Repertori delle professioni, compresi gli insegnanti di discipline artistiche, tecniche e danza, agenti, organizzatori, organizzazioni (di spettacolo, non di solo spettacolo, ibride, miste, enti pubblici o privati), accademie e scuole di discipline artistiche, con requisiti aggiornati a cura della PA e dei cittadini. Il repertorio professionale potrà stabilire tariffe professionali minime in base alle disposizioni di legge.
  5. Il repertorio deve includere anche i luoghi di spettacolo. Sono da censire e registrare: i luoghi di solo spettacolo e quelli non di solo spettacolo, misti o ibridi, anche occasionali o privati, compresi i live club e le scuole di discipline artistiche da considerare a tutti gli effetti come attività inerenti arte e spettacolo; e gli spettacoli su suolo pubblico.
  6. Devono essere istituiti anche, oltre al diploma di Laurea di Conservatorio – diplomi per artisti e tecnici anche in scuole superiori, diplomi universitari per artisti, creativi e tecnici, enti certificativi nazionali, e non solo regionali, delle professioni, garantendo il riconoscimento a livello comunitario.
  7. Sulla piattaforma verranno gestiti i contratti semplificati per prestazioni di spettacolo occasionali, per committenti non di solo spettacolo (non teatri o cinema o imprese spettacolo), per tutte le discipline artistiche, creative, di didattica o tecniche, per un importo lordo non superiore a 4.500 € in 24 mesi sia per committenti che per prestatori. Tale tipologia contrattuale può essere utilizzata dal committente per non più di 5 giorni all’anno per ogni prestatore e non è utilizzabile in appalti di servizi.
  8. Viene abrogato di conseguenza il comma 188 art. 1 L.296/2007.

4) ORGANIZZAZIONE DI SPETTACOLI E MANIFESTAZIONI ARTISTICHE: SEMPLIFICAZIONI E FORME DI COOPERAZIONE
Per sostenere lavoratori e lavoratrici, imprese culturali e partecipazione del pubblico è necessario garantire legalità, sicurezza, semplicità di organizzazione e tracciabilità, contrastando apertamente l’enorme piaga del lavoro sommerso di cui troppo poco si parla. È necessario sostenere forme di cooperazione, autogestione, aggregazione e organizzazione come strumenti di democrazia e promozione dei diritti di chi lavora nel settore.

  1. Accordi contro la doppia imposizione fiscale anche per artisti che si esibiscono all’estero, con disapplicazione dell’art. 17 OCSE. 
  2. Individuazione di procedure semplificate per la mobilità transfrontaliera degli artisti con procedure automatizzate di totalizzazione contributi previdenziali e semplificazioni per distacchi di breve durata.
  3. Per eventi di breve durata predeterminata, prevedere lettere di invito per l’esibizione di artisti stranieri con contratto di lavoro autonomo che svolgono le attività di cui al D.lgs. 286/98 ex art. 27 lettere l). m), n) e o), eliminando l’obbligo di richiesta di permesso di soggiorno per lavoro, analogamente a quanto previsto nel citato articolo per altre professioni intellettuali o di docenza.
  4. Individuazione e sostegno di forme organizzative semplificate, collettive e innovative di cooperazione, autogestione, aggregazione e organizzazione, comprese cooperative di comunità tra artisti e professionisti dello spettacolo, pubblico ed enti locali.
  5. Piena attuazione alla Riforma del terzo settore e definizione della figura del volontario anche rispetto alla gratuità delle prestazioni amatoriali.
  6. Abolire la previsione di esonero forfetario ex art. 67 TUIR anche per direttori di cori, bande e filodrammatiche.

5) SICUREZZA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI
Il lavoro nell’arte e nello spettacolo è possibile solo qualora siano chiaramente definiti e regolamentati il diritto alla sicurezza, con iter specifici che valorizzino la peculiarità del settore, le diverse professioni e la specificità di genere.

  1. Si propongono iter specifici di approvazione per allestimenti e strutture dello spettacolo, l’introduzione nei PSC e nei DUVRI di un preciso cronoprogramma per mansione con pause e riposi predeterminati.
  2. Revisione del Decreto Palchi e Fiere e armonizzazione della normativa italiana alla normativa europea anche per strutture.
  3. Definizione in sede di Accordo Stato-Regioni gli iter formativi specifici necessari alle attività di realizzazione, organizzazione e allestimento di spettacoli, sia per lavoratori subordinati che autonomi, per datori di lavoro e organizza-tori di eventi, con Istituzione di Albo dei formatori specifici per il settore. I committenti sono tenuti a verificare l’avvenuta formazione del personale impiegato negli spettacoli
  4. Introduzione del concetto della “azienda pro-tempore” per cooperare nella gestione della sicurezza tra lavoratori di ditte interferenti, con introduzione del “diario unico di bordo” per tournées che tenga conto di tutti gli eventi infortunistici, i quasi infortuni, le buone prassi adottate.
  5. Istituzione di un osservatorio nazionale per la sicurezza nello spettacolo che partecipi alla Consulta permanente della sicurezza.
  6. Normativa specifica per la gestione della sicurezza in attività speciali dello spettacolo, Performer aerei, Circensi e arti e spettacoli di strada, con iter di informazione, formazione, utilizzo D.P.I. e D.P.C.
  7. L’INAIL deve prevedere tariffe assicurative tecniche specifiche per le diverse attività di spettacolo diversificate in base alle diverse classi di rischio: artistiche, tecniche, allestimento strutture, arti circensi e acrobati, concerti musica classica, prosa, ecc.
  8. Introduzione di prassi atte a riconoscere le specificità di genere.

6) SOSTEGNO AL SETTORE CON SOSTEGNO DEL PUBBLICO: FORMAZIONE E INCENTIVI ECONOMICI
È necessario riconoscere lo spettacolo e la cultura come come beni primari ed essenziali, alla pari della salute e quindi garantire che l’attività culturale e artistica siano soggetti alle medesime detrazioni e incentivi coinvolgendo tutti coloro che ruotano attorno al mondo dello spettacolo: dai privati cittadini agli enti locali.

  1. Live Credit da reinvestire nello spettacolo dal vivo. Sistema cash-back di contributi a fondo perduto e/o crediti d’imposta per enti, imprese, organizzatori per ristorare costi documentati  per investimenti e organizzazione di spettacoli dal vivo (come ad esempio: ristrutturazione tecnico-acustica del locale, acquisti allestimento e realizzazione spettacolo dal vivo: acquisto servizi tecnici, servizi di sala, agenzie, pubblicità, social management, ufficio stampa, diritti SIAE o altro, ecc.; acquisto strumenti musicali, impianti luci, audio, ecc.; rilevanze fonometriche). La possibilità di ristoro di costi per spettacolo dal vivo porterebbe all’emersione di enormi somme di denaro oggi sottratte all’erario e all’Inps per lavoro nero non tracciato.
  2. Aliquote IVA al 4% per corsi di educazione artistica e musicale, eventi culturali, di spettacolo, per strumenti musicali, dischi, materiali video-fonografici. Misura per beni da considerare essenziali e che porterebbe all’emersione di enormi economie oggi sommerse.
  3. Detrazioni fiscali per tutti i corsi di musica e arte, acquisto strumenti musicali e spese sostenute in eventi di spettacolo e cultura acquistati telematicamente, così come oggi previsto solo per frequenza di attività sportive.
  4. Partecipazione del Comune e/o di altri soggetti pubblici o privati all’autoliquidazione dei contributi previdenziali per arti di strada e lavoratori a cappello in eventi registrati su piattaforma.

www.centrostudidoc.org 

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