Via Prof. Burioni dalla TV e dalle emittenti radiofoniche

Via Prof. Burioni dalla TV e dalle emittenti radiofoniche

Lanciata
1 maggio 2020
Petizione diretta a
Presidenza del consiglio dei ministri, Governo Italiano e
Firme: 31.034Prossimo obiettivo: 35.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Simona Nibbi

Il prof. Burioni è arrivato in TV e nelle trasmissioni radiofoniche ed ha monopolizzato l'informazione scientifica e medica già da qualche anno. Un'informazione senza contraddittorio, per quanto riguarda temi di medicina e salute, dato che la medicina non è una scienza esatta, non può essere accettata in un paese democratico. In paese democratico non si può erigere a portavoce univoco nessuno che non ammetta un contraddittorio con scienziati e ricercatori, di non meno prestigio, che possano confutare le teorie che il Sig. Burioni dà come certe e inequivocabili. 

Quindi tale star (ormai è diventato una star televisiva), dovrebbe in primo luogo, prima di parlare, esporre tutti i suoi conflitti d'interesse: Burioni che va in TV, anche ai talk show, il quale vorrebbe vaccinare obbligatoriamente tutto il mondo in modo indiscriminato, asserendo che i vaccini sono sicuri e non possono arrecare danno, non solo sta dicendo un falso (in medicina ogni sostanza può avere effetti avversi più o meno gravi, i vaccini non sono esenti da questa realtà: se non fosse così non esisterebbe il "Riconoscimento di indennizzo aggiuntivo per i danneggiati da complicanze di tipo irreversibile causate da vaccinazioni obbligatorie (Legge 229 del 2005)", ma è responsabile ed ideatore di una società di ricerca immunologica denominata Pomona Ricerca Srl, la quale avrebbe intrattenuto rapporti con il Wellcome Trust, soggetto di diritto statunitense che sponsorizzerebbe eventi organizzati dalla Novartis, dalla Roche (che avrebbe partecipato alla sperimentazione del vaccino per il papilloma virus) e dalla Johnson & Johnson (la quale, attraverso la Crucell, si occuperebbe dello studio e dello sviluppo dei vaccini con anticorpi monoclonali, proprio il campo di studio di Burioni, che vanterebbe 8, forse di più, brevetti per farmaci disegnati principalmente su anticorpi monoclonali). Burioni durante la sua carriera, avrebbe partecipato a studi presso il CDC di Atlanta e ha frequentato il Wister Institute di Philadelphia, la cui attività sarebbe sponsorizzata, tra gli altri, dalla GlaxoSmithKline, dalla Pfizer e dalla Janssen Biotech Services, che si occupano di vaccini. A ciò aggiungasi la circostanza che i brevetti relativi a vaccini, risulterebbero registrati a nome di Burioni (e di Massimo Clementi), con conseguenti guadagni. Più di volta, infine, le attività e gli interventi di tale Burioni sarebbero state sponsorizzate da case farmaceutiche.

Tanti e tali conflitti di interesse, non possono non essere presi in considerazione, quindi devono essere dichiarati prima di ogni intervento pubblico, specialmente in un momento delicato come questo, dove parlare di vaccino per COVID-19 (o vaccini in termini generici) fa guadagnare le casa farmaceutiche che sono quotate in borsa e conseguentemente lui. Inoltre è democraticamente indispensabile avere un contraddittorio che appunto confuti le sue teorie e ricerche con altre fatte da scienziati, non meno illustri, che hanno risulti completamente opposti.
Se Burioni non accetta di dichiarare i suoi conflitti d'interesse e non accetta contraddittorio, i cittadini nonché utenti e contribuenti (tramite canone) di Rai radiotelevisione Italiana, ne chiedono l'allontanamento dalle trasmissioni televisive e radiofoniche.
Chiedendo anche alle emittenti private di seguire la stessa linea.

Per non parlare dell'arroganza con il quale si scaglia, non a viso aperto ma a suon di post o tweet sui social, contro medici che confutano le sue teorie. Semplicemente diseducativo e indice di pochezza morale.

Il Sig. Burioni che in un suo arrogante post anni fa disse che "la scienza non è democratica", dovrebbe invece capire che proprio la scienza, (soprattutto la medicina che, ripetiamolo, non è una scienza esatta come ben sappiamo), necessità di confronto fra gli specialisti; solo con il confronto e quindi con la "democrazia" un giorno arriveremo, forse, a capire come funziona veramente la vita e quel meraviglioso e infinitamente complesso organismo (il corpo umano) che madre natura ci ha donato.

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Decisori

  • Presidenza del consiglio dei ministri, Governo Italiano
  • RAI Radiotelevisione Italiana
  • Agcom Autorità delle garanzie delle comunicazioni