Richiesta di incontro con

Direzione ASL 3 “Genovese”

Direzione ASL 3 “Genovese”- Dipartimento Prevenzione

Contando febbraio come il “mese 1”, entreremo nei prossimi giorni nel nono mese della vera e propria “crisi Covid19”. In questi mesi moltissime cose sono cambiate. Abbiamo vissuto l’esperienza inedita del lockdown ed abbiamo dovuto, forzatamente, cambiare la nostra idea di stare insieme (in sicurezza) e le nostre pratiche collettive.

In questo quadro, uno dei temi che si pone con maggiore urgenza è quello dell’affidabilità e della tempestività delle operazioni di tracciamento.

A Genova, ed in Liguria, leggendo ed ascoltando tantissime testimonianze – non solo sui social network e nelle testate giornalistiche – sembra che il sistema predisposto per effettuare tracciamenti (interviste ai positivi, rintracciamento dei contatti, tamponi effettuati in rapidità, organizzazione delle quarantene, misure di verifica, ecc…) non stia funzionando in maniera appropriata. Di contro, le comunicazioni ufficiali sembrano orientate alla rassicurazione sulla bontà delle procedure.

Emerge così un quadro fortemente disorientante, che ricorda, per alcuni aspetti, quello emerso nei primi mesi della pandemia. Da un lato, cittadini “lasciati soli” e non in grado di ottenere risposte affidabili in tempi certe e dall’altro istituzioni e apparati istituzionali che non sembrano dare comunicazioni coerenti.

In questa situazione la cosa che ci preoccupa veramente sono gli effetti sul contenimento del contagio. E l’assistenza ai cittadini ai quali si richiede di non accedere ai Pronto Soccorso degli ospedali e che rimangono a casa ammalati e giustamente preoccupati e spaventati. Ed è al fine del contenimento del virus e delle risposte ai cittadini ed alle cittadine che vorremmo aprire un canale di dialogo e di cooperazione tra cittadini /e Servizio Sanitario.

Conseguentemente, come gruppo di cittadini e cittadine che ha raccolto e sta raccogliendo testimonianze dirette, chiediamo un incontro alla direzione della ASL 3 Genovese e del suo Dipartimento di Prevenzione per:

- chiedere delucidazioni sulla gestione attuale dei casi positivi e pratiche di tracciamento

- chiedere dati e informazioni precise su diversi aspetti come sul numero degli addetti al tracciamento ed all’esecuzione dei tamponi rapidi e molecolari, sul numero delle squadre Gsat per la loro esecuzione sul territorio, sul numero delle postazioni mobili e fisse per l’esecuzione dei test antigenico (“rapido”) e molecolare; sulle iniziative assunte a supporto dell’assistenza a domicilio e territoriale da parte dei MMG e PLS ai cittadini; sul numero di addetti alla esecuzione degli esami di laboratorio e alla redazione e spedizione dei referti; sul numero di addetti della ASL a fornire informazione ed orientare i cittadini nell’emergenza sanitaria, attraverso quali canali (telefonici, e-mail, social ecc.) e sulle verifiche dell’effettivo funzionamento, sugli orari di accessibilità e sui tempi di risposta ai cittadini; sulla esistenza o meno di protocolli verificare l’effettivo smaltimento in sicurezza dei rifiuti delle persone in quarantena attraverso servizio a loro dedicato da parte delle Amministrazioni locali; sul numero e relativa capienza di strutture per il ricovero di pazienti positivi paucisintomatici, ma contagiosi o comunque curabili senza ricovero ospedaliero, per evitare il nascere di focolai familiari; e su ogni altra informazione verso i cittadini utile a garantire la trasparenza e la possibilità di agire in maniera più consapevole e appropriata per il contenimento del virus.

- al tempo stesso ci auguriamo che si aprano possibilità che permettano ai cittadini ed alle cittadine di potere partecipare con le proprie competenze alla gestione di questa emergenza nei modi che si riterranno utili

Per il gruppo “COVID19 Genova – Testimonianze, azioni, soluzioni”, primi promotori:

Carlo Besana
Enrico Fravega
Alessandra Ghezzi
Chiara Lanini
Stefano Massari
Emilio Robotti
Enrico Testino