Salvare le Università della Terzà Età italiane
Salvare le Università della Terzà Età italiane
Perché questa petizione è importante
Le Università della Terza età sono un patrimonio sociale, culturale, economico. Considerata l'alta percentuale di over 65 anni che le organizzano e che le frequentano sono state chiuse. E giustamente. La prospettiva è che non potranno e riusciranno ad aprire più. Le regole di distanziamento tra le persone impediranno le consuete attività in aula e all'aperto! La conseguenza, visto il basso livello di competenza informatica sia per il non possesso di PC, di Tablet o Smartphone sia per l'incapacità di utilizzare i programmi più semplici, sarà un passo indietro, che porterà centinaia di migliaia di persone a rimanere isolate, senza stimoli culturali e sociali adeguati.
E' bene ricordare che a partire dagli anni "70 del secolo scorso le Università della Terza età hanno dato un contributo straordinario alla cultura e alla salute dei cittadini. La soddisfazione culturale e sociale è alla base dello stato di salute della persona in generale e di quelle anziane in particolare.
Noi temiamo che queste realtà vengano cancellate dal Coronavirus causando morti indirette, dovute all'isolamento e alla mancanza di stimoli sociali e culturali!
Chiediamo perciò al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, ai Ministri e ai leader politici di tutti i partiti di maggioranza e di opposizione di destinare le risorse finanziarie necessarie per dotare le Università della Terza Età italiane di hardware e software adeguati a proseguire le attività a distanza e a garantire ai cittadini che le frequentano e ai docenti che vi insegnano, l'acquisto agevolato di PC, Tablet e Smartphone, tramite l'istituzione di un FONDO NAZIONALE PER LE UNIVERSITA' DELLA TERZA ETA'.
Se le Università della Terza Età muoiono circa un milione di cittadini che le hanno frequentate rimarranno esclusi e una forma di successo di educazione degli adulti verrà gettata nel dimenticatoio della depressione.
FRANCESCO FLORENZANO. Portavoce di Italia educativa
Decisori
- Sergio MattarellaPresidente della Repubblica Italiana
- Andrea OrlandoMinistro del lavoro e delle politiche sociali
- Maria Cristina MessaMinistro dell'Università e della Ricerca
- Mario DraghiPresidente del Consiglio dei Ministri
- Patrizio BianchiMinistro dell'Istruzione