Revisione bombole a metano, appello al ministro De Micheli

Revisione bombole a metano, appello al ministro De Micheli

Lanciata
5 aprile 2019
Petizione diretta a
Paola De Micheli (Ministro dei Trasporti) e
Firme: 1.123Prossimo obiettivo: 1.500
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Lanciata da gerardo de angelis

Chiediamo al Ministro ed ai suoi collaboratori:
- Perché, dopo i primi 4 anni, il controllo successivo (riqualificazione) deve avvenire ogni 2 anni ? Non sarebbe meglio fare il controllo ogni 4 anni e/o eventualmente dopo un sinistro che coinvolga la parte dell’auto in cui sono installate le bombole? Non c'è una motivazione tecnica del perché un serbatoio garantito 20 anni debba essere controllato (ispezione visiva) ogni due anni mentre uno di "ferro" ogni 4 anni . Quello dei 2 anni è un obbligo eccessivo e immotivato, del resto gli stessi costruttori vietano lo smontaggio di queste bombole al fine di mantenere inalterata la certificazione di sicurezza di cui sono munite, quindi di fatto non andrebbero toccati;

- Come intendono risolvere la carenza di personale della MCTC (gli ispettori) che effettua le riqualificazioni? Già oggi si registrano lunghe ed estenuanti attese per prenotare la revisione delle bombole che rischiano di allungarsi enormemente nel prossimo futuro (poiché arriveranno a scadenza tutte le auto immatricolate dal 2015 in poi e ce ne sono davvero tante). Già oggi ci sono località in cui non è possibile prenotare la revisione delle bombole in composito (ad esempio in provincia di Padova chi ha le bombole scadute non ha date disponibili per la revisione, in altre province ci sono liste d'attesa di 4 mesi!!!!). Questo di fatto comporta l'impossibilità degli utenti a circolare, in quanto molte di queste vetture sono monovalenti, munite di un piccolo serbatoio di benzina (cosiddetta riserva) che permette una percorrenza molto limitata;

 - Come intendono tutelare gli automobilisti che hanno deciso di acquistare auto a metano dal cartello posto in essere dai centri di assistenza? I costi di revisione delle bombole, secondo la disciplina vigente, dovrebbero essere a carico del fondo GFBM (a cui contribuiscono tutti gli utenti ogni qualvolta fanno rifornimento del metano). I costi a carico del proprietario dell'automobile dovrebbero essere rappresentati dalla sola manodopera di smontaggio/montaggio dei componenti l'impianto (circa 1 ora di manodopera). Come già detto, nel caso di bombole in composito l’ispezione visiva comporta un intervento dell’operaio (manodopera) molto limitato in quanto le case costruttrici vietano espressamente lo smontaggio delle bombole. Nella realtà i costi addebitati dalle officine includono altri oneri non ben specificati che vanno ben aldilà dei costi di manodopera  e che fanno lievitare in modo non accettabile l’intervento di riqualificazione (sino a richieste di 500 Euro!).
Negli altri paesi dell'unione europea il costo di questa operazione e' di poche decine di euro e in nessuna nazione europea avviene lo smontaggio e rimontaggio delle bombole.

Noi proprietari di automobili a metano che utilizzano bombole in composito chiediamo un intervento deciso del Ministero su tale questione se non si vuole affossare l’utilizzo delle auto a metano.

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