Nessuno metta le mani sulla legge piemontese contro il gioco d'azzardo patologico!

Nessuno metta le mani sulla legge piemontese contro il gioco d'azzardo patologico!

Lanciata
13 aprile 2021
Petizione diretta a
Alberto Cirio (Presidente Regione Piemonte) e 2 altri/altre
Firme: 739Prossimo obiettivo: 1.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Movimento 4 Ottobre

Nessuno metta le mani sulla legge regionale Piemontese contro il gioco d’azzardo patologico. La Lega, in Consiglio Regionale, vuole manomettere la miglior legge d’Italia contro l’azzardopatia per pagare un dazio elettorale alle lobby del gioco.

Nella nostra Regione, a seguito dell’applicazione della legge, si è registrato un drastico calo dei volumi di gioco a fronte di un aumento in altre regioni italiane.

La legge 9 del 2016 ha fatto risparmiare ai piemontesi quasi 2 miliardi di euro!

La diminuzione registrata in Piemonte, grazie ai dati divulgati della stessa Regione, solo nel 2018, rispetto al 2016, è di 497 milioni di Euro (-9,7%). Il calo nel valore delle perdite osservato nel 2018 rispetto a quello del 2015 è stato pari a 113 milioni (- 10%). La crescita del gioco d’azzardo è rallentata rispetto alla media del resto d’Italia: +7% contro +22% delle altre regioni. (Report GAPS)

La legge, votata all’unanimità e non certo imposta da qualcuno, ha quindi avuto un enorme impatto sia sulla salute pubblica che sul portafoglio dei cittadini. 

Slot e giochi lontani dai luoghi sensibili. Ricordiamo infatti che per tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili, alla base della legge si prevede il divieto di collocare gli apparecchi per il gioco in locali che si trovino ad una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, non inferiore a 300 metri per i Comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti e non inferiore a 500 metri per i Comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti da istituti scolastici di ogni ordine e grado, centri di formazione per giovani e adulti, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori, istituti di credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati, movicentro e stazioni ferroviarie.

L’applicazione della Legge ha fatto sì che:

 a) il Piemonte sia l’unica, tra le grandi Regioni italiane, in cui la richiesta di presa in carico di giocatori patologici sia in diminuzione dal 2017!

b) le persone che giocavano in denaro in Piemonte nel 2018 fossero il 25% in meno rispetto al resto d’Italia (32 vs 41% della popolazione oltre quattordici anni); se in Piemonte si fosse giocato come nel resto d’Italia, vi sarebbero stati quasi 400.000 giocatori in più; 

c) non c’è alcun dato scientifico che dimostri un aumento del gioco illegale né del gioco on-line dovuto all'applicazione di tale norma;

d) i piemontesi in 4 anni di applicazione della Legge hanno risparmiato oltre 2 miliardi di € rispetto a quanto avrebbero speso se avessero giocato come gli altri italiani;  

e) i giocatori in trattamento e i loro familiari sono i primi “fan” della Legge;  

Insomma la Legge 9 del 2016 è un’ottima Legge che, senza proibizioni, è riuscita a regolare in modo ragionevole l’offerta. I commercianti colpiti dagli effetti del cosiddetto “distanziometro” hanno inoltre avuto dai 3 ai 5 anni di tempo per ricollocare la propria offerta e i dati dell’Osservatorio Regionale del Lavoro presentati in audizione nelle Commissioni consiliari a fine gennaio 2021 hanno dimostrato come il paventato effetto negativo sull’occupazione nel settore non si sia realizzato. 

Il tentativo della Lega (fra l’altro non in linea anche con il presidente Cirio), nel pieno di un’emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio l’Italia, di smantellare una legge regionale che sta aiutando migliaia di famiglie ad uscire dal tunnel delle ludopatie e sta permettendo al piemonte di recuperare milioni di euro, è sconcertante. 

Un mano tesa alle lobby delle grandi sale slot di cui la nostra regione non ha certamente bisogno.

Firma la petizione per fermare questo scempio. 

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Decisori

  • Alberto CirioPresidente Regione Piemonte
  • Giunta Regionale del Piemonte
  • Consiglio Regionale del Piemonte