Gustavo Adolfo Rol : dedichiamogli i giardini di via Monte Albergian a Torino

Gustavo Adolfo Rol : dedichiamogli i giardini di via Monte Albergian a Torino

Lanciata
27 novembre 2020
Petizione diretta a
Al sindaco di Torino Chiara Appendino
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Lanciata da Gruppo Facebook DOTTOR ROL

Gustavo Adolfo Rol (Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994) è stato un uomo più unico che raro, un uomo “davvero” speciale che è molto ben conosciuto nella città dove è nato, Torino, ma anche altrove in Italia e pure all’estero per le sue doti peculiari che sembravano sfidare le leggi conosciute della scienza specie quelle della fisica, rivelando e svelando cose che trascendono la nostra quotidianità e danno una visione diversa della dimensione umana. Le particolari “qualità” di Gustavo Adolfo Rol infatti solitamente vengono attribuite ai santi ed ai mistici tra i quali ad esempio Padre Pio che Rol ebbe la fortuna di conoscere.  
Grande amico di Federico Fellini e anche di Franco Zeffirelli (ne parlò a "Il senso della vita" di P. Bonolis) e conosciuto da molti personaggi noti non solo del mondo dello spettacolo come Gianni Agnelli, Valletta, dal Romiti da poco scomparso ad esempio e addirittura sembra da Albert Einstein e dalla Regina Elisabetta e pare che anche i Kennedy gli chiesero consiglio durante la loro unica visita in Italia (senza scordare Benito Mussolini che incontrò a Villa Torlonia), ma anche era conosciuto stimato ed amato da moltissime persone comuni sia a Torino che altrove.  
Noto per la sua raffinata eleganza, uomo coltissimo, amante della musica e suonatore di violino, fu impiegato di banca prima poi noto antiquario (aveva la passione per Napoleone ed aveva raccolto molti cimeli dell’imperatore tra cui la carrozza con la quale Napoleone fece tappa a Marengo per rievocare la storica vittoria mentre si recava a Milano per l’incoronazione e da lui donata all’ordine Mauriziano ed esposta nella palazzina di caccia di Stupinigi) e dopo valente pittore (sono famosi i suoi quadri di rose ad esempio ma anche altri) che fu la sua vera passione e vocazione, la professione che amava.  
Su di lui sono stati scritti molti libri, gli sono stati dedicati moltissimi articoli e servizi sui giornali più importanti, sono stati raccontati aneddoti da scrittori di fama quali Pitigrilli e Buzzati e molti altri ancora che è impossibile citare per mancanza di spazio ed ancora oggi a 26 anni di distanza dalla morte ancora fioriscono in rete gruppi dedicati alla sua figura e si scrivono articoli si fanno video, convegni, mostre, documentari (quello eccellente di Nicolò Bongiorno figlio del Mike nazionale ad esempio), servizi televisivi come quelli di Roberto Giacobbo e Giovanni Minoli. Perché si può ben dire che Gustavo Adolfo Rol è stato per quasi 70 anni, parafrasando W. Churchill, un indovinello avvolto in un mistero all’interno di un enigma e chi non lo conosce ed è interessato può ben rendersi conto di ciò semplicemente cercandolo su internet e quindi non andremo oltre.  
Ma Gustavo Adolfo Rol oltre alla sua diciamo dimensione extra umana ne aveva anche una terrena come tutti ed umanissima che vogliamo ricordare perché era anche un uomo di grande bontà ed estrema generosità che sempre è stato attento al suo prossimo ed ai suoi bisogni, sia a quelli morali e spirituali che a quelli materiali e si è sempre prodigato per alleviare le sofferenze e le difficoltà di tutti quelli che a lui si rivolgevano ed anche quando questi nemmeno lo chiedevano un aiuto pur avendone la necessità.  
Fervente cattolico e fiero anzi fierissimo capitano degli alpini (volle che sulla sua tomba venisse ricordato come tale), dopo l’8 settembre per sua abile intercessione diverse persone furono salvate dalla accusa di essere partigiani o loro collaborazionisti e quindi dalla fucilazione ad opera dei nazisti e per questo ebbe un riconoscimento dall’allora sindaco di San Secondo di Pinerolo e per questo motivo l’amministrazione di San Secondo due anni fa gli ha intitolato una piazza e la scuola media. 
Per queste sue doti umane per il suo amore per il prossimo per il quale sempre si è speso durante tutta la sua vita, sia nella sua città di Torino che in quella di San Secondo sia ovunque esso sia stato, i suoi amici e conoscenti ed i suoi estimatori del gruppo Dottor Rol attivo su Facebook (https://www.facebook.com/groups/dottorgustavorol/ chiedono alla amministrazione della città di Torino di ricordarlo e di ricordare il suo vivificante esempio, utile sempre ed ancor di più in questi terribili momenti di sofferenza che l’Italia ed il suo popolo stanno attraversando, di ricordare la sua grande figura intitolandogli i Giardini di via Monte Albergian. Monte Albergian infatti è anche il nome dato ad un battaglione degli alpini (tanto amati da Gustavo Adolfo Rol) che ha combattuto in entrambe le guerre mondiali ed a cui è stata assegnata una medaglia d’argento al valor militare e sulla cima di questo monte è stata posta un croce che era per Rol il simbolo al quale sempre si è ispirato per tutta la sua vita (il suo monogramma col quale firmava i suoi quadri era formato da una R intersecata  da una croce).   

 


 

 
 

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