I Carabinieri in quiescenza di ogni ordine e grado che hanno effettuato missioni in teatro operativo all'estero antecedentemente al 2008, se non provvisti di idonea documentazione ovvero degli statini paga in grado di documentare quanto percepito, nonostante le indennità accessorie fossero da segnalare d'ufficio a cura del Centro Nazionale Amministrativo dell'Arma dei Carabinieri, non si vedono riconosciuto il diritto.

A nulla sembrerebbero valere le reiterate richieste rivolte dai diretti interessati all'Arma dei Carabinieri per ottenere il giusto riconoscimento che incide negativamente sul trattamento pensionistico per quelli in quiescenza e inciderà altrettanto negativamente per quelli che andranno in pensione.

Un numero indefinito di Carabinieri (centinaia e centinaia), sia in servizio che in quiescenza, non in grado di produrre idonea documentazione attestante quanto percepito, hanno in ogni caso il sacrosanto diritto di vedersi riconosciuta tale indennità accessoria senza doverla elemosinare, posto il diritto riconosciuto.

Si rivolge pertanto un appello al signor Ministro della Difesa, perché voglia intraprendere ogni utile iniziativa volta a far riconoscere alle centinaia di Carabinieri beneficiari l'indennità accessoria, senza che questi si vedano costretti ad adire le vie legali.