Chiediamo la creazione di un'Istituzione Pubblica a tutela del lavoro dell'Artista

Chiediamo la creazione di un'Istituzione Pubblica a tutela del lavoro dell'Artista

Lanciata
14 luglio 2020
Petizione diretta a
Camera dei deputati e
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Casa Artista

I tempi eccezionali che stiamo vivendo richiedono scelte eccezionali che permettano all'Italia, riconosciuta a livello mondiale come culla dell’arte, di ricollocare al centro del suo universo l’artista, sia nelle sue vesti autoriali sia in quelle interpretative. Solo così sarà possibile una vera ripartenza dove l'Italia del presente crei un'alleanza strutturale con l'Italia del futuro in termini di conoscenza, guadagno e prestigio.

Attraverso un forte richiamo alla politica, proponiamo quindi la creazione di un’Istituzione Pubblica, finanziata da fondi pubblici e denominata CasaArtista, in cui confluiranno le figure professionali artistiche che operano nei nostri settori culturali e intellettuali: dall’arte visiva alla letteratura, dalle arti performative al cinema, dalla musica alla fotografia.

Un organismo unitario che possa legarsi in rete, attraverso varie progettualità, con realtà simili già esistenti in gran parte dell'Unione Europea (la Maison des Artistes in Francia o la KunstlerSozialKasse in Germania), per poi arrivare alla piena adesione alla risoluzione del Parlamento Europeo del 7 giugno 2007, che ha portato alla formulazione dello Statuto Sociale degli Artisti.

Come primo passo per il conseguimento di tali obbiettivi stiamo costituendo un Comitato Promotore che, attraverso la propria azione, sostenga queste tematiche in incontri pubblici, in modalità online, favorendo rapporti con le Istituzioni.

L’appartenenza a CasaArtista sarà determinata su base curriculare, sulla partecipazione a manifestazioni culturali nazionali e internazionali, sulle pubblicazioni e sulla percezione di reddito per l’attività artistica.

La missione principale di CasaArtista sarà quella di promuovere e valorizzare, sul piano nazionale e internazionale, il lavoro e la figura dell'artista che opera sul territorio italiano, attraverso una pluralità di strumenti e iniziative: aiuti alla produzione artistica autoriale o performativa; bandi di concorso; bandi per l’acquisto di materiale; atelier d’artista; festival; residenze artistiche; conferenze; progettualità sulle traduzioni; incontri e formazione del pubblico; attività nelle scuole; scambi culturali internazionali; interazioni con gli Istituti di Cultura stranieri in Italia o italiani all’Estero, e istituzioni culturali in generale; apertura di uno sportello fiscale per l’assistenza gratuita ai propri membri e il confronto con le Istituzioni in vista di una riforma previdenziale.

A questo si affiancherà un impegno concreto di CasaArtista nel riconoscere l’attività di ricerca dell’artista, con lo strumento di finanziamenti ad hoc, quali borse di studio a progetto e borse di sostegno, mirando a un costante dialogo tra chi fa arte e il tessuto produttivo del nostro paese.

Questi tipi di sostegno riteniamo possano avere ricadute significative su tutte le diverse filiere professionali che operano nei diversi settori dell’arte e della cultura.

Perché CasaArtista. Nell'Italia di oggi il ruolo dell'artista è spesso sottostimato. Il fruitore d'arte, ma anche gli organi dello Stato, tendono a soffermarsi sul risultato finale, sull'opera, senza considerare che ogni prodotto artistico nasce dallo sforzo creativo dell’artista passando per un processo che può essere manuale oltre che intellettuale e che comporta una grande dose di disciplina e lavoro.

La creazione di un’opera non deriva dall’impulso estemporaneo e romantico di uno spirito geniale, come ancora troppo spesso si ama credere nel nostro Paese, ma è piuttosto il frutto di un percorso fatto di studi, esperimenti, cadute, ripensamenti, confronti. Un complesso lavoro di ricerca che precede la materialità dell'oggetto artistico e che è il centro stesso di quello che si definisce Arte.

Il lavoro dell'artista, e questo va ribadito energicamente, non è solo legato alla fruizione ultima dell'opera (anche perché la fruizione di un'opera è qualcosa di complesso e mai lineare), ma anche alla creazione di identità e alleanze sociali.

Oggi, con un'emergenza sanitaria che rischia di travolgere tutto, è sempre più essenziale ribadire l'importanza e la centralità del lavoro dell’artista nella società.

Essere artista è un lavoro a tempo pieno che richiede dedizione, risorse e pazienza. Per questo è importante riconoscerne il valore sociale, culturale, economico e civico. E questo può avvenire solo grazie a una stretta relazione che unisca la tutela del patrimonio delle opere d'arte alla tutela del lavoro dell’artista. Lavoro che va considerato a tutti gli effetti attività di ricerca e come tale valutato e adeguatamente supportato.

L’attività di ricerca non è un hobby, ma l'essenza stessa del lavoro creativo in tutta la sua complessità. Le Istituzioni dovrebbero, quindi, constatare l’alto grado di rischio insito nell’esercizio di tali professioni e investire nella fase di produzione delle opere, valorizzando l’importanza della ricerca artistica.

L'arte è un processo dove opera e creatore sono interconnessi in una relazione, dilatata nel tempo e nello spazio, che oggi in un momento di grande sconvolgimento mondiale a causa del Covid 19 dovrebbe essere messo al centro del rilancio/ripartenza dell'arte italiana. Valorizzare le professioni dell’arte significa non solo conferirgli il dovuto ruolo sociale, ma anche riconoscere che la produzione culturale contribuisce attivamente a incrementare l’economia del Paese, come già avviene da tempo in numerose altre realtà internazionali.

Va inoltre rilevato come l’insieme di queste attività si riflette direttamente sulle prospettive di lavoro di una grande comunità di professionisti. Nel nostro paese, infatti, da dati Eurostat del 2018, i lavoratori del settore sono 831.000, di cui solo un terzo sono artisti.

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casaartista.it

ca.casaartista@gmail.com

Rino Bianchi, Elisabetta Carosio, Michele Corleone, Antonio Dalle Rive, Elvira Frosini, Renato Galbusera, Nicola Lo Calzo, Beatrice Monroy, Maddalena Parise, Maurizio Pancotti, Diego Pasqualin, Barbara Pietrasanta, Roberto Scarpetti, Igiaba Scego, Massimiliano Scuriatti, Daniele Timpano, Caterina Venturini

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