IL GESTORE IDRICO GAIA SpA HA SPESO MILIONI DI EURO. PERCHE’ I DEPURATORI NON FUNZIONANO?

IL GESTORE IDRICO GAIA SpA HA SPESO MILIONI DI EURO. PERCHE’ I DEPURATORI NON FUNZIONANO?

Lanciata
20 giugno 2020
Petizione diretta a
GAIA SPA
Firme: 527Prossimo obiettivo: 1.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da ADiC Toscana

Le firme dei cittadini rappresentano un importante sostegno all’esposto che abbiamo presentato in Procura della Repubblica del Tribunale di Massa Carrara in relazione alle problematiche di gestione dell’impianto di depurazione delle acque reflue Lavello 1 di Massa.

Il 7 gennaio 2019 l’impianto di depurazione delle acque reflue  denominato Lavello 1 di Massa, gestito dalla società in house  GAIA SpA (Società a capitale pubblico = soldi dei cittadini), è stato sottoposto dalla Procura di Massa a vincolo di sequestro preventivo [1], perché gran parte dell’impiantistica risultava non funzionante. Motivo per cui sarebbero stati sversati nel vicino torrente Lavello, che sfocia in mare, sostanze pericolose per la salute e l’ambiente. Dall’indagine condotta dalla Procura, insieme alla Capitaneria di porto di Marina di Carrara, è emerso inoltre che il depuratore non aveva nemmeno l’autorizzazione agli scarichi nelle acque superficiali da almeno 7 anni.

A seguito del successivo dissequestro, la Procura (marzo 2019), ha ordinato al gestore Gaia SpA delle misure urgenti per la ristrutturazione degli impianti (che prevedevano una scadenza di fine lavori).

A varie istanze degli utenti sulle richieste di rimborso della tariffa di depurazione per inefficienza del servizio, GAIA SpA ha risposto negativamente.

In questo ultimo anno, si sono susseguiti vari divieti di balneazione. Gli ultimi due risalgono ai giorni scorsi, e sono stati messi in relazione anche agli impianti di depurazione del secondo depuratore (Lavello 2), inaugurato solo nel 2015 (costato 12,5 milioni di euro, ma altri soldi sono stati investiti successivamente) per assicurare una depurazione efficace alla popolazione del luogo ma, nonostante le promesse, così non è stato [2].

A niente sono valse le proteste dei cittadini che hanno portato all’attenzione delle istituzioni competenti, l’incresciosa situazione che porta forti disagi ai residenti, per la presenza di miasmi maleodoranti che li costringono a chiudersi in casa.

Inoltre, ogni volta che piove in maniera un po’ più copiosa e che l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ARPAT, riscontra cariche batteriche elevate (fino ad anche 40 volte superiori ai limiti consentiti dalla legge), vengono attivati dai Comuni dei divieti di balneazione, che comportano conseguenze negative anche per il comparto turistico, in quanto rappresentano un danno di immagine per il territorio  e conseguentemente per l’economia locale [3].

Ogni qualvolta le proteste dei cittadini - che non vedono una risposta alle loro istanze - si acuiscono, GAIA SpA annuncia ingenti interventi economici di vario tipo agli impianti o ai processi di depurazione!

Questo stato di cose e il rimpallo di responsabilità da parte degli amministratori competenti, ha indotto cittadini, comitati e associazioni locali, regionali e nazionali a darsi una forma organizzativa spontanea che ha assunto la denominazione di

“Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e per la ripubblicizzazione del servizio idrico”, composto da:

Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana APS (Associazione regionale di consumatori) - Associazione 'Comitato Acqua alla gola Massa' - Forum Toscano dei Movimenti per l'Acqua – Movimento Consumatori APS (Nazionale) - Comitato Apuano salute e ambiente della provincia di Massa Carrara - Magliette bianche di Massa Carrara.

Nei giorni scorsi il Coordinamento, esasperato da questa situazione, ha presentato un ESPOSTO alla PROCURA DELLA REPUBBLICA DEL TRIBUNALE DI MASSA per RICHIEDERE:

1.      di indagare sugli investimenti ai depuratori e sul rispetto da parte di Gaia delle modalità e dei tempi per la realizzazione dei lavori e sull’esistenza o meno dell’autorizzazione unica ambientale (AUA) per il Lavello 1;

2.      di stimare i danni ambientali e economici creati in questi anni al territorio a causa del malfunzionamento degli impianti di depurazione.

Se anche tu sei stanco di questa situazione vergognosa, sottoscrivi la petizione per chiedere con forza alla Procura della Repubblica del Tribunale di Massa di fare chiarezza

1[Provvedimento n. 2969 Procura della Repubblica di Massa e n. 2005/2018 R.G.-GIP emesso dal Tribunale di Massa (Vedi servizio del TGR della Toscana)

2[Dichiarazioni in occasione dell’inaugurazione dell’impianto].

 

3[Video girato da un cittadino residente, trasmesso all’ADiC Toscana

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  • GAIA SPA