Dai la tua adesione al manifesto di Sarno2020 per il disinquinamento del fiume Sarno

Dai la tua adesione al manifesto di Sarno2020 per il disinquinamento del fiume Sarno

Lanciata
27 giugno 2020
Petizione diretta a
Roberto Cingolani (Ministro per la Transizione Ecologica) e
Firme: 1.485Prossimo obiettivo: 1.500
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Sarno2020

Noi, cittadini del bacino idrografico del fiume Sarno,

nella piena consapevolezza che:

A. un ambiente sano ed incontaminato, che ci consenta di vivere le nostre vite in salute e in dignità, è un nostro diritto inalienabile;
B. le acque del fiume Sarno versano in condizioni sempre più critiche a causa di diffuse attività inquinanti perpetrate lungo tutto il suo corso, e in particolare attraverso i suoi maggiori affluenti, il Solofrana e il Cavaiola;
C. tale condizione è sfociata in un disastro ambientale che prosegue da 50 anni, trovando le sue cause in una consolidata e costante serie di sversamenti di origine prettamente industriale, complice un’attività di monitoraggio e controllo assolutamente carente;
D. la situazione problematica del fiume Sarno è ormai immobile da anni in uno stato paludoso che non lascia intravedere alcuna rassicurante prospettiva;
E. il principio regnante in materia ambientale, ovvero il principio di massima precauzione, è stato oltremodo violato e disatteso;
F. il bacino idrografico del fiume Sarno si estende per circa 500 chilometri, abbraccia 41 comuni, distribuiti su 3 province (Avellino, Napoli e Salerno) segnando la vita di un milione di abitanti;
G. nell’Agro nocerino sarnese la percentuale di patologie come tumori e malattie neurodegenerative è più alta che nel resto della provincia di Salerno, nonché una delle più alte in Italia;
H. il chiaro miglioramento della qualità delle acque del fiume durante il periodo di lockdown ha dimostrato empiricamente che la causa principale del suo inquinamento è da ricercarsi negli scarichi industriali più che in quelli urbani;
I. mentre la natura rispetta le sue leggi sono quelle degli uomini ad essere continuamente e colpevolmente disattese;

CHIEDIAMO E PRETENDIAMO

per la salvaguardia dell’incolumità e del benessere delle generazioni presenti e future, la valutazione e la predisposizione di molteplici azioni e misure che facciano chiarezza sul problema, in particolar modo sui soggetti responsabili, per inibire tutte le attività inquinanti e riparare ai danni finora arrecati all’ambiente.

Pertanto invitiamo tutti i soggetti coinvolti ed interessati, le istituzioni e le realtà civili, gli enti preposti e competenti, a dare seguito alle seguenti legittime richieste:


1) Procedere senza indugi alle operazioni e analisi tecniche necessarie e propedeutiche alla reale bonifica del fiume Sarno, tra cui l’adeguamento della rete fognaria e degli impianti di depurazione.

2) Avviare un monitoraggio permanente e trasparente sul corso del fiume, con l’ausilio dell’Esercito Italiano e delle Guardie Ambientali alle dipendenze dirette della Procura, focalizzando tale monitoraggio sulle acque superficiali e profonde con analisi mirate alle concentrazioni di metalli pesanti e pesticidi.

3)Procedere al censimento e alla mappatura degli scarichi, sia civili che industriali, e dei pozzi pubblici e privati, con rilevazione dell’alimentazione e del relativo scarico, su tutto il territorio del bacino idrografico del Sarno, e la messa in regola di quelli non conformi alle leggi vigenti.

4) Procedere ad un potenziamento dell'ufficio statistico dell’ASL “Salerno 1”, secondo i parametri riconosciuti dalla comunità scientifica.

5) Ufficializzare i dati aggiornati del registro tumori, con particolare attenzione ai tumori infantili, ai tumori rari e alle patologie tipiche dei Comuni attraversati dal fiume Sarno, coinvolgendo l'ASL “Napoli 3 Sud”.

6) Promuovere e potenziare lo screening obbligatorio nella prevenzione dei tumori più diffusi sul territorio interessato dall’inquinamento del fiume.

7) Censire e mappare le autorizzazioni di immissione nei corpi idrici superficiali, che attualmente permettono ad aziende e insediamenti civili  di sversare in assenza di controlli, verificandone la validità e l’attuazione delle relative prescrizioni.

8) Fare chiarezza sul quadro dell’allocazione delle competenze di gestione, controllo e rispettivi doveri.

9) Istituire un'unità di crisi operativa in grado di svolgere, supervisionare e adempiere ai controlli e alle attività summenzionate.

10) Costituirsi parte civile nei processi per illeciti ambientali.

Pretendiamo inoltre che tutte le informazioni, in particolare quelle relative alle iniziative 3, 5, 7, 8 e 9, vengano messe a disposizione dei cittadini in maniera fruibile e trasparente attraverso la pubblicazione sui siti online delle Amministrazioni Comunali e delle Istituzioni Competenti.


La natura non aspetta, oggi è già tardi.

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