Riapriamo Villa Tiburtina: la salute non è una merce, per una sanità pubblica e gratuita!

Riapriamo Villa Tiburtina: la salute non è una merce, per una sanità pubblica e gratuita!

Lanciata
24 novembre 2020
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Lanciata da Assemblea Riapriamo Villa Tiburtina

Non più di 10 anni fa chiudeva a via Casal de’ Pazzi 16 una struttura pubblica che, come ricordano bene gli abitanti del quartiere, era un punto di riferimento: Villa Tiburtina.

L'edificio, entrato nella disponibilità dell'Università Sapienza di Roma attraverso la fondazione Eleonora Lorillard Spencer Cenci negli anni '60, era una sede distaccata del Policlinico Umberto I dedicata alle diagnosi e alla riabilitazione delle malattie polmonari. Ospitava al piano terra la ASL, oltre a un reparto di Fisiopatologia respiratoria e uno di Neurologia/Neuropsichiatria ai piani superiori. I tagli progressivi operati dalla Regione Lazio hanno contribuito allo smantellamento della struttura, iniziato nel 2008 con l'ambulatorio della ASL e proseguito progressivamente fino alla chiusura definitiva. Gli unici ambulatori pubblici si trovano a chilometri di distanza (Tiburtino III, San Basilio, Colli Aniene e Pietralata) e non coprono nemmeno tutti i bisogni sanitari necessari.  

Proprio l'emergenza sanitaria che stiamo vivendo sta mostrando un accesso sempre più difficile alle cure primarie e all'assistenza domiciliare. Per le numerose prestazioni saltate, così come sta avvenendo per test e tamponi Covid, l’unica soluzione offerta è quella di pagare visite e prestazioni in intramoenia o rivolgersi direttamente alle strutture private.

Le normative più recenti del Sistema Sanitario Nazionale (D.Lgs n. 159/2012 e Patto per la Salute 2014-2016) predispongono una serie di strumenti (PdZ, AFT, PAA, UCCP , UTCP, ecc.) che ASL, Comune e Regione dovrebbero mettere in campo per garantire i fabbisogni sanitari e sociali di un bacino di utenza non superiore alle 30.000 persone.

Per questo chiediamo che sia applicato quello che è scritto da anni negli obiettivi e le programmazioni di leggi e piani sanitari mai attuati. Un polo sanitario pubblico che abbia un rapporto di prossimità con gli abitanti e cerchi l’interlocuzione con il territorio e le sue articolazioni sociali, dalle scuole ai centri anziani.

Per questo chiediamo subito un incontro con le istituzioni competenti (ASL Rm2 e IV Distretto, Municipio, Università Sapienza di Roma, Regione Lazio) per avere informazioni sulla reale situazione dell’edificio e sui progetti che lo investono.

Riapriamo Villa Tiburtina!

 

Per maggiori informazioni:

https://www.facebook.com/riapriamovillatiburtina/

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