"Vittorio Emanuele II" di Bisceglie ospedale di Primo Livello
"Vittorio Emanuele II" di Bisceglie ospedale di Primo Livello
Perché questa petizione è importante
L'ospedale civile "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie si è rivelato, grazie allo splendido lavoro compiuto soprattutto in queste settimane da tutto il personale, dal direttore sanitario, dai medici, dai tecnici, dagli infermieri e dagli operatori sanitari, un presidio di riferimento e d'eccellenza per la sanità pugliese e dell'Italia meridionale nella fase cruciale dell'emergenza Covid-19.
In questo periodo sono emerse con chiarezza tutte le potenzialità della struttura, frutto della fatica e della passione di professionisti che, ciascuno nel proprio ambito, sono impegnati tutti i giorni in prima linea per garantire la massima espressione del diritto alla salute dei cittadini biscegliesi, della Provincia di Barletta-Andria-Trani e dei comuni limitrofi dell'Area Metropolitana di Bari.
L'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie è una realtà efficiente di questo territorio, che ha dimostrato in diverse circostanze e ancora di più nel corso di questa pandemia di meritare maggiore considerazione.
La redazione di BisceglieViva chiama a raccolta tutti i cittadini biscegliesi, della Bat e dell'Area Metropolitana di Bari, i biscegliesi nel mondo, i rappresentanti delle organizzazioni che raggruppano e rappresentano tutti i lavoratori della sanità pubblica e privata, gli esponenti politici di ogni livello, i componenti delle associazioni di volontariato, socio-culturali e del terzo settore, sportive, dell'ambito cattolico, affinché sottoscrivano massicciamente questa petizione, attraverso la piattaforma Change.org, con la quale si rivolge al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano l'appello e l'invito ad attivarsi in tempi rapidi per riconoscere al "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie lo status di ospedale di Primo Livello attraverso un'integrazione della delibera di Giunta Regionale dello scorso 3 luglio 2019 relativa all'approvazione del documento unico regionale di riordino della rete ospedaliera o qualsiasi altro mezzo previsto dalle normative e dai regolamenti al fine di dichiarare questo riconoscimento.