Agevolazioni e contribuiti per risollevare il settore dello street food finita la pandemia

Agevolazioni e contribuiti per risollevare il settore dello street food finita la pandemia

Lanciata
22 marzo 2020
Petizione diretta a
Firme: 374Prossimo obiettivo: 500
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da EuroEventi Food

In seguito alle straordinarie misure adottate per affrontare la diffusione del Corona virus a livello nazionale stiamo assistendo alla cancellazione in tutta Italia di ogni tipologia di evento all'aperto, di festa, sagra o semplice esposizione.
I DPCM hanno vietato ogni tipologia di evento all'aperto, con la conseguenza che tutte le attività che vivono di eventi si sono trovate fin da subito in grossissima difficoltà, ed il protrarsi delle prescrizioni non fa che aggravare questa situazione.
La crisi ha colpito ogni branca dell’economica nazionale e non, e più duramente il nostro settore, che di eventi vive e non può fare a meno.
Tale emergenza ha fatto anche emergere la totale mancanza di considerazione e tutele del nostro lavoro e operato, ed in parte l’inesistenza di un ente in grado di proteggerci veramente.
I lavoratori dello street food chiedono finalmente una riforma del loro status giuridico, che preveda in primo luogo il riconoscimento delle tutele previdenziali per scongiurare il fallimento in caso di eventi di forza maggiore come questo.
Si consideri che nonostante i nostri introiti siano soggetti fin dal primo giorno di lavoro al pagamento di versamenti contributivi ed erariali, che con ogni nostra attività, oltre ad animare quartieri, paesi od intere città, contribuiamo spesso alle spese amministrative pagando diritti e suoli pubblici per poter operare, non riceviamo di ritorno, quasi mai, il sostegno che ci spetterebbe, nemmeno in periodi buoi, ed a noi non imputabili, come questo.
Oltre ciò va considerato l’impatto che il settore dello street food ha sull'economia del paese.
Nel 2019 si calcolavano migliaia di piccole imprese in cui però lavorano quasi 4.500 addetti in Italia, con un giro d’affari che si aggira intorno ai € 19 milioni/anno. (Fonte Unioncamere).
Va fatto notare inoltre che gli stessi standisti investono nei paesi in cui operano. Sostano in alberghi, si riforniscono nei negozi e spesso si rifocillano nei ristoranti locali facendo a loro volta girare l’economia della zona, come veri e propri turisti.
Pertanto in quanto rappresentanti delle più grosse ed attive associazioni del settore chiediamo al governo di predisporre agevolazioni e contribuiti per alleviare la pressione del periodo, e poter resistere a questa crisi
eccezionale, per ripartire degnamente quando tutto questo sarà finito.
Siamo disponibili fin da subito a partecipare ad un tavolo tecnico per studiare, valutare, confrontare e redigere proposte di eventuali soluzioni fiscali e legislative insieme a sindacati, enti preposti ed altre associazioni.
La richiesta come è stato detto è promossa dalle associazioni Euroeventi Food, Bof Eventi, Publieventi, Millante Eventi, Eventi 3000, Aici, Aacscc, PromoD, Tradizioni Argentine, Stile Libero, BBF eventi. 

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