Stato di Emergenza Climatica e Ambientale in Italia

Stato di Emergenza Climatica e Ambientale in Italia

Lanciata
1 febbraio 2020
Petizione diretta a
Presidenza del consiglio dei ministri, Governo Italiano e
Firme: 745Prossimo obiettivo: 1.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Piazza dei Cambiamenti Climatici Treviso

Ridurre l'inquinamento e le emissioni dei gas effetto serra deve essere la nostra massima priorità come Paese da qui al 2030. Bisogna essere ambiziosi, dobbiamo fare il massimo. Chiediamo al Governo di Dichiarare l’Emergenza Climatica e Ambientale e di modificare il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) con l’obiettivo di decarbonizzare la società entro il 2035.

Non ci sono piani di riduzioni dei sussidi alle fonti fossili e alle sorgenti di inquinamento. La Commissione Europea ci spinge a azzerare i sussidi al 2020 e l’Italia e i G7 propongono il 2025. Questo prendere tempo è inaccettabile.C'è l'urgenza di sviluppare e diffondere le energie rinnovabili pulite. La biomassa come fonte di inquinamento è fortemente correlata alla crescente povertà energetica. Non è più accettabile che sia utilizzata in modo incontrollato.

C'è l'esigenza di prendere consapevolezza del problema della scarsità di carbonio nei suoli e della incombente desertificazione in alcune parti d'Italia. Si sottace il più grande progetto del mondo (Patto dei Sindaci) per ridurre le emissione della CO2. Sono oltre 3000 i comuni italiani che sono coinvolti. Trascurare, mettere in ombra, questa iniziativa è molto grave. Le lobby delle fossili e dei prodotti che utilizzando combustibili (industria, costruzioni, veicoli) frenano e ostacolano, in modo evidente, la decarbonizzazione.

Vanno previste comunicazioni dirette ai consumatori per favorire la decarbonizzazione e lo spostamento degli investimenti degli operatori elettrici verso le rinnovabili.

Ed è proprio per tutto questo che chiediamo al Governo Italiano di recepire l’ennesimo recente appello di oltre 11.000 scienziati per Dichiarare l’Emergenza Climatica e Ambientale fornendo nuovi obiettivi e linee guida per revisionare il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. Il think tank che revisionerà il PNIEC dovrà essere composto da chi veramente ha a cuore le soluzioni per mitigare i danni indotti dal cambiamento climatico, decarbonizzando prodotti, processi e sistemi, sviluppando la “green economy”, abbandonando a tappe forzate la dipendenza energetica da petrolio e gas naturale fossile, definendo un calendario di phase-out per ogni fonte fossile, in modo da raggiungere la neutralità climatica per il 2035 e non per il 2050 come vorrebbe proporci la Commissione Europea.

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