Genova-Ovada-Acqui: più treni, meno isolamento!
Genova-Ovada-Acqui: più treni, meno isolamento!
Perché questa petizione è importante
I treni sulla tratta Acqui Terme-Genova erano insufficienti prima della pandemia Covid e tali sono rimasti. L’offerta ferroviaria è stata ulteriormente ridotta ed i pendolari non hanno modo di andare a lavorare con un mezzo sicuro; la nostra gente ha difficoltà a spostarsi verso Genova, anche per ricorrere a cure mediche.
Chiediamo un vero ed effettivo orario cadenzato dei treni per sopperire alla grave situazione che si sta presentando quotidianamente sulla A26 Voltri-Gravellona Toce e sulla ex SS456 del Turchino.
Nel silenzio più assoluto il nostro diritto alla mobilità, riconosciuto all’art.16 della Costituzione italiana e richiamato all’articolo II-105 nella Carta dei diritti dell’Unione europea risulta calpestato.
Onde evitare un ulteriore intasamento della viabilità autostradale e stradale, già in ginocchio, l’unica alternativa utile atta a mitigare i disagi ormai permanenti, risulta essere la tratta ferroviaria, unica e sola altra via di comunicazione disponibile.
Per non rimanere isolati e per le criticità che abbiamo vissuto, dapprima per il crollo del ponte Morandi ed in seguito per la recente alluvione che si è abbattuta sui nostri territori, il Comitato Difesa Trasporti Valle Stura e Orba chiede che sulla tratta ferroviaria Acqui-Ovada-Genova Brignole venga applicato un vero orario cadenzato, ossia un treno ogni ora, 7 giorni su 7, dalle ore 5 alle ore 21, almeno fino al termine delle criticità presenti nella viabilità autostradale e stradale.
Decisori
- Enrico GiovanniniMinistro delle Infrastrutture e dei Trasporti
- Giovanni TotiPresidente Regione Liguria
- Mario DraghiPresidente del Consiglio dei Ministri
- Assessore Giovanni Berrino
- Assessore Marco Gabusi