RIDURRE L'IVA SUL TELERISCALDAMENTO COME PER GAS E LUCE !!

RIDURRE L'IVA SUL TELERISCALDAMENTO COME PER GAS E LUCE !!

Lanciata
21 ottobre 2022
Firme: 1.322Prossimo obiettivo: 1.500
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Perché questa petizione è importante

Dal febbraio scorso il Governo Nazionale ha ridotto l'Iva al 5% sui consumi di gas ed elettricità.

Da questi provvedimenti sono stati esclusi gli utenti del Teleriscaldamento che continuano a pagare l'IVA con le seguenti modalità:

- Per l'acqua calda generata da impianti di cogenerazione (acqua calda + energia elettrica) l'aliquota IVA del 10%

- Se invece l'acqua surriscaldata proviene da impianti che generano esclusivamente acqua calda, l'aliquota IVA è del 22%

Si determina quindi una situazione che vede lo stesso servizio a prezzi sensibilmente diversi e che nell'attuale contingenza, genera una profonda  ingiustizia:

I Cittadini serviti dal Teleriscaldamento proveniente da impianti di produzione di sola acqua calda, con aliquota IVA del 22% pagano il servizio il 17% in più degli utenti con riscaldamento a gas o elettricità, che versano l'IVA del 5%.

L'IVA che gli utenti sono tenuti a pagare, funziona, nell'attuale situazione di costi abnormi, come un effetto moltiplicatore, che genera una ulteriore ed inaccettabile ingiustizia. 

Se consideriamo che l'allacciamento alla rete del teleriscaldamento è stato frutto delle adesioni di migliaia di famiglie a politiche ambientali meno inquinanti e più sostenibili, tutto ciò appare come una autentica beffa a cui si deve porre al più presto rimedio.

A Milano gli utenti del teleriscaldamento sono circa 223.000 (dati A2A). Le famiglie costrette a pagare una IVA del 22% sono circa 25.000, molte delle quali residenti in quartieri di Edilizia Popolare.

Tra queste, a quelle in situazione di accentuata difficoltà economica (con ISEE fino a 15.000 euro) viene perpetrata un'altra ingiustizia che appare particolarmente odiosa: viene loro impedito di poter accedere al Bonus concesso per gli utenti del riscaldamento a gas o elettrico, a causa della mancanza del numero di PDR (Punto Di Riconsegna), in soldoni il contatore, perché gli utenti del teleriscaldamento non sono in possesso di un tale strumento di misurazione dei consumi.

E' necessario inoltre che le norme sull'IVA cessino di considerare ALER e COMUNI, proprietari di immobili dati in affitto a famiglie a medio o basso reddito, non più come Aziende Private dalle quali si pretende l'applicazione dell'IVA in ragione del 22% creando così una ulteriore ingiustizia nei confronti dei ceti meno abbienti.

TUTTO CIO' PREMESSO

I sottoscritti Cittadini CHIEDONO al Governo Nazionale

di includere anche gli utenti del Teleriscaldamento nei benefici concessi dal febbraio scorso agli utenti di gas ed energia elettrica e quindi con la riduzione al 5%

- che venga consentito attraverso opportuni provvedimenti legislativi, alle famiglie in situazioni di disagio economico, con Isee fino a 15.000 euro, che risiedono in stabili allacciati alla rete del Teleriscaldamento di poter usufruire del Bonus già concesso agli utenti di gas ed elettricità.

 

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