Salviamo il Liceo Classico di Piombino,no alla chiusura!

Salviamo il Liceo Classico di Piombino,no alla chiusura!

Lanciata
9 maggio 2023
Firme: 384Prossimo obiettivo: 500
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Davide Anselmi

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La possibile chiusura del liceo classico di Piombino, proposta dall’ Ufficio scolastico provinciale, pone questioni che necessitano di essere affrontate ed analizzate.

In quanto cittadini e cittadine appartenenti alla comunità civile, che vivono il territorio e lo hanno a cuore, abbiamo deciso di prendere posizione in merito alla questione e organizzare una raccolta firme allo scopo di opporci.

Il liceo classico di Piombino si è sempre dimostrato una risorsa per il territorio, un luogo di cultura e formazione che ha istruito studenti e studentesse del territorio e ha esercitato ottimamente la sua funzione.

L’ipotesi di chiusura del liceo classico si va a inserire in un quadro più ampio ed ha varie motivazioni: dalla decennale diminuzione al livello nazionale degli iscritti ad esso alla visione della sua offerta formativa quale antiquata e inutile, dagli ingenti tagli all’istruzione degli ultimi anni alla conseguente necessità di centralizzare ed economizzare le spese della scuola pubblica.

Consideriamo inaccettabile la scelta di barattare la cultura con le esigenze economiche.

Così facendo, le famiglie che vivono nel nostro territorio sarebbero ulteriormente penalizzate, costrette a fare sforzi economici non indifferenti per far fronte alle spese relative ai trasporti e a tutto ciò che comporta andare a scuola a chilometri di distanza, con abbonamenti annuali di centinaia di euro e la completa mancanza di sgravi e aiuti economici da parte dello Stato.

C’è da aggiungere che l’indirizzo di cui stiamo parlando, effettivamente in crisi negli ultimi anni, ha visto un lieve incremento proprio quest’anno, raggiungendo i dodici iscritti. Sono state fatte anche classi articolate ad altri indirizzi, con cui svolgevano alcune delle materie in comune. Perché dunque quest’anno, con numeri uguali o superiori, non si vuole concedere la classe articolata?

Non vi è alcun motivo valido per decidere di non garantire ai dodici studenti in questione il diritto all’istruzione laddove hanno scelto di iscriversi e prendere una decisione che comporterebbe una riduzione dei docenti e del personale scolastico assunti nella scuola.

In tutto ciò vi è anche la questione territoriale. La volontà politica di accentrare e ridurre i costi dell’istruzione penalizza molto la provincia di Livorno e nello specifico Piombino, una pianura che si estende dalla costa all’entroterra e che, nel suo essere così vasta e priva di grandi centri urbani, necessita di una presenza capillare della scuola e della sua funzione formativa e sociale. L’offerta culturale, già esigua e insufficiente in una zona come la nostra, non può vedere un taglio ulteriore che comporterebbe solo un danno alla nostra comunità.

La chiusura del classico significherebbe un ulteriore colpo al già piccolo polo liceale della zona, il quale ha fatto e continua a fare delle proprie piccole dimensioni una virtù, instaurando legami tra insegnanti e studenti che vanno oltre alla semplice trasmissione di sapere.

C’è inoltre da aggiungere che oggi la scuola, il cui scopo dovrebbe essere quello di istruire gli studenti e le studentesse, formarli quali individui e cittadini armati di spirito critico e sguardo attento sulla realtà, sta smarrendo in molti casi il suo intento.

Negli ultimi anni si può notare un forte disorientamento riguardo alla funzione sociale e civile della scuola, quella scuola che dovrebbe essere ascensore sociale e azzeratrice di disuguaglianze tramite la diffusione del sapere e della cultura, oggi si riduce spesso ad essere l’anticamera del mondo del lavoro, il cui scopo principale diviene quello di preparare e formare i lavoratori di domani, professionalizzando gli studenti e le studentesse già dai 14 anni.

Al contrario, il liceo classico rappresenta l'ideale di scuola quale luogo di formazione completa dell’individuo e di trasmissione di quel sapere fine a sé stesso che è indispensabile per la crescita individuale e collettiva.

Occorre per tutte queste ragioni trovare una soluzione concreta e dire di ‘no’ alla proposta di chiusura del liceo classico di Piombino, per salvaguardare il territorio, la cultura e l’istruzione, indissolubilmente legati tra loro e tenuti assieme dalla scuola.

  • In seguito all’esito dell’incontro tra amministratori locali, provincia,  insegnanti e provveditorato che si terrà il 19 maggio e in cui probabilmente sarà deciso il futuro del liceo classico di Piombino decideremo quali ulteriori iniziative pubbliche organizzare per dare il nostro sostegno.

 

 

 

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