No all’Autonomia differenziata. No alla disgregazione dell’Italia!

No all’Autonomia differenziata. No alla disgregazione dell’Italia!

Lanciata
23 novembre 2022
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Perché questa petizione è importante

Il Ministro Calderoli ha reso pubblica la sua bozza di Disegno di Legge sulla autonomia differenziata, per l’applicazione degli articoli 116 e 117 della Costituzione Italiana.

Nonostante il decentramento di materie importanti cha dimostrato forti limiti, come nel caso della pandemia da SARS-CoV-2, si intende indebolire ulteriormente lo Stato per inseguire un Regionalismo asimmetrico e pericoloso fondato sulla competizione.

Non bastano la rassicurazione che la bozza del Disegno di Legge potrà essere modificata dal Parlamento: questa riforma va rigettata alla radice perché antitetica ad una Italia solidale e coesa.

La Lega ha accantonato il progetto secessionista padano ma continua a perseguire, in altre forme, l’intento di dividere il Nord dal Sud, complici gli alleati di governo.

Le Regioni “ricche” sono diventate tali in un contesto di “normale” regionalismo.  La richiesta di ulteriore autonomia (differenziata) può essere solo spiegata con l’egoismo territoriale e con la brama di potere di alcuni Presidenti di regione che, in alcuni casi, si autoproclamano “governatori” senza esserlo.

La promessa di definizione dei Livelli Equivalenti delle Prestazioni (LEP) non può essere una merce di scambio per ottenere l’assenso sull’autonomia differenziata. I LEP, che si aspettano da anni, vanno definiti a prescindere da una riforma  scellerata che, in ogni caso, renderebbe l’Italia più ingiusta, con servizi minimi essenziali differenziati tra Regioni

Si creerebbero: infatti

•   venti sistemi scolastici, con programmi diversi “piegati” ai capricci politici locali, con rischio di revisionismo storico e negazionismo;

•   venti sistemi di trasporti, commercio, sicurezza sul lavoro, salvaguardia ambientale, agricoltura e di gestione della giustizia che, inevitabilmente, condannerebbe chi risiede nelle Regioni più deboli a servizi di minore qualità e quantità, con conseguente penalizzazione dei loro diritti di cittadini italiani. 

L’Italia nata dal Risorgimento e ricostruita dai danni arrecati dal fascismo e dalla seconda guerra mondiale scomparirebbe per sempre.

Inoltre, verrebbe svilita e depotenziata l’Autonomia che spetta di diritto alle Regioni già riconosciute speciali e che tali ancora sono, per insopprimibili ragioni storiche, culturali e geografiche, a partire dalle Isole. 

Attuando l’autonomia differenziata consegneremo alle nuove generazioni un’Italia peggiore di quella che ci è stata data in prestito.

Se anche tu ritieni che: 

-       in Italia tutti debbano gli stessi diritti e opportunità, a prescindere dalla Regione d’Italia di residenza;

-       l’Italia unita e solidale sia di garanzia per la democrazia; 

-       sia compito principale dello Stato ridurre le disparità, perseguire equità e giustizia sociale, garantire diritti e servizi ad ogni cittadina o cittadino

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