Ormai da un anno i media italiani, puntualmente, ospitano e lasciano ampio spazio a propagandisti russi come Nicolai Lilin, i quali, oltre a mentire sulle proprie origini e competenze (https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/12/lilin-la-bufala-che-venne-dal-freddo-2/109502/ e http://www.memorialitalia.it/bufala-tatuata/
sono soliti:
- NEGARE GENOCIDI come l'holodomor (https://www.youtube.com/watch?v=NGHeLmFu_iQ e https://www.youtube.com/watch?v=IstC6a3ENlE posto in essere dal regime russo e costato, letteralmente, milioni di vite nell'Unione Sovietica e nell'Ucraina in particolare;

- DIFFONDERE FAKE NEWS copiando ed incollando la peggior propaganda russa sui propri canali social (https://www.youtube.com/watch?v=PLu6Ru5Qnl8 e https://www.youtube.com/watch?v=64jwmQhWvBo

- PUBBLICARE LIBRI DI PROPAGANDA RUSSA E FAKE NEWS SPACCIANDOLI PER STORICI (https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2022/11/19/news/quella-di-nicolai-lilin-non-e-la-vera-storia-4676605/

- PRIVARE GLI UCRAINI DI AIUTI UMANITARI ITALIANI, CERCANDO DI CONVINCERE L'OPINIONE PUBBLICA, MEDIANTE FAKE NEWS, CHE GLI AIUTI FINIRANNO IN VENDITA NEI SUPERMERCATI UCRAINI (https://www.youtube.com/watch?v=_JYaPmUA8u8

- INFANGARE L'IMMAGINE DI UNA VITTIMA DI UN CRIMINE DI GUERRA UTILIZZANDO LA SUA IMMAGINE PER LA CAMPAGNA DI FAKE NEWS DI CUI SOPRA (https://www.youtube.com/watch?v=RLTKipl162c

Lasciare spazi televisivi e/o su altri media a propagandisti come Nicolai Lilin che basano la propria opera sulla disinformazione è inaccettabile in un paese civile ed è inaccettabile che i media conferiscano a tali soggetti una parvenza di attendibilità della quale sono invece del tutto privi.

I sottoscrittori di questa petizione chiedono a tutti i mass media ed editori di effettuare idonee verifiche circa l'attendibilità e la competenza degli ospiti che dovranno partecipare a trasmissioni televisive e/o radiofoniche e di effettuare delle serie verifiche sui contenuti dei libri che vengono pubblicati, allo scopo di non pubblicare e diffondere notizie false che confondono i lettori e gli spettatori italiani e favoriscono i regimi antidemocratici stranieri.