COMO: NUOVO INCENERITORE FANGHI ALLA GUZZA? NO GRAZIE! FERMIAMOLO INSIEME.

COMO: NUOVO INCENERITORE FANGHI ALLA GUZZA? NO GRAZIE! FERMIAMOLO INSIEME.

Lanciata
4 dicembre 2021
Firme: 419Prossimo obiettivo: 500
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Perché questa petizione è importante

In queste settimane e’ stato presentato  da ACSM-AGAM un progetto esecutivo di impianto di trattamento e combustione  fanghi con sede  alla Guzza in via Scalabrini a Como, annesso all’esistente termovalorizzatore, già ampliato nel 2020. Tale impianto e’ destinato  ricevere  ed essiccare circa 100.000 tonnellate/anno fanghi bagnati ( 80% di acqua) dalle province di Sondrio , Lecco , Monza e Varese  per bruciarli nell’inceneritore comasco.

Per la costruzione del nuovo impianto  sono stati chiesti i finanziamenti pubblici del PNRR. La localizzazione non e’ casuale per 2 motivi :  Como è baricentrica rispetto alle province interessate e l’area e’ strategica  perche’ intervento può così configurarsi come puro ampliamento e accedere ad un iter autorizzativo più snello e  veloce. Infatti il progetto presentato e’ già esecutivo e c’è una gran fretta di  condurlo in porto.

Analizzandolo senza preclusioni ideologiche se ne evince che la presunta “economia circolare” e’ pretestuosa  e  vuol supportare solo un piano industriale molto vantaggioso per i promotori , sotto ogni profilo, soprattutto delle economie di scala  che però non porta alcun evidente beneficio ai cittadini , anzi. Temiamo che seri rischi economici , ambientali e sanitari gravino non solo sui quartieri immediatamente adiacenti(Rebbio, Albate, Camerlata, Prestino, Breccia...)  e sui paesi limitrofi (Grandate Senna , Casnate..), ma anche su tutta la convalle, come dimostrano gli stessi flussi di aria mostrati nella relazione tecnica. Per non contare il massiccio afflusso aggiuntivi di automezzi pesanti da/per le province interessate allo smaltimento . Il nostro territorio è già stato ferito sufficienza,  attraversa un processo di rapida decadenza  misurato anche dalle recenti statistiche ufficiali, in termini di inquinamento e qualità della vita e  in generale.L’area prescelta inoltre e’ stata protagonista della cronaca nei mesi scorsi per traffico  e discarica abusiva di rifiuti  pericolosi; è certamente compromessa e necessita di indagini ambientali accurate e di una eventuale bonifica , di cui nessuno parla e i cui costi non sono chiaramente attribuiti. Ticosa insegna quanto sia insidioso il tema bonifiche!..
Infine riteniamo che potenziare l'incenerimento di rifiuti nel 2021 significhi fare un salto indietro di almeno 40 anni , mentre la tecnologia ci offre oggi altre alternative valide e innovative. Ci sarebbe sembrato poi piu’ logico utilizzare i fondi europei per traslocare l’attuale depuratore in sede più idonea , liberando un’area strategica della città , rinnovando l’ impianto. e integrandolo con moderne tecniche di trattamento fanghi  che ne consentono un riutilizzo in agricoltura o altre destinazione di vera economia circolare.
L'obiettivo ultimo per noi è la tutela del nostro territorio ed della salute dei cittadini .
Firma e condivi la petizione con amici e parenti. Qui sotto documento  completo con tutte le nostre osservazioni nel dettaglio.

 LA GRANDE FOGLIA ....DI FICO
Premesso che

• come dimostra la cronaca ,anche recente , il settore rifiuti e’ il più rischioso per crimini ed infiltrazioni mafiose. Il rifiuto soprattutto “speciale” o “pericoloso” rende piu’ della droga. La nostra provincia e’ già sufficientemente attenzionata da questo problema

• la Lombardia ha una eccedenza di impianti di incenerimento, ben oltre il fabbisogno regionale, tanto da farsi carico dello smaltimento di molte altre regioni italiane che ne sono invece totalmente sprovviste e nelle quali , anche per questa ragione, la differenziata non decolla. A Como nel 2020 la linea 2 è stata ammodernata e potenziata con consistenti investimenti.Una transizione ecologica non può permettere che se ne aggiungano di nuovi 


• l'Italia riceve costantemente sanzioni milionarie dall’Ue per infrazioni dei livelli di inquinanti nel trattamento e scarico di acque reflue urbane


• l’talia deve usare almeno il 37% dei fondi del Next Generation Eu per l’Ambiente .


• esistono già tecnologie alternative , come ad esempio bioreattori a membrane, per trattamento fanghi ai fini di riutilizzo in agricoltura, logicamente annesse ad impianti di depurazione cosi’ da ridurre la quantità da trasferire negli inceneritori per esser bruciata


• le tecniche di recupero di fosforo cui fa vagamente riferimento il progetto oggi non esistono . Quelle conosciute oggi sono economicamente insostenibili .La Svizzera, che ha bloccato lo spandimento in agricoltura, ha pero’ provveduto a stoccare in sicurezza le ceneri in attesa che lo sviluppo tecnologico fra molti anni permetta di estrarre il fosforo


LA NOSTRA CONTRARIETA' ALLA "GRANDE FOGLIA"
Dopo attenta e non ideologica valutazione del progetto esprimiamo parere negativo sulla terza linea di incenerimento dedicata ai fanghi .Una GRANDE FOGLIA (dal design della copertura ) .....DI FICO , una grossa opportunità economica per la società promotrice , realizzata con risorse pubbliche , nonche’ una scorciatoia, perche’ come “ampliamento” semplifica l’iter autorizzativo e un bel fardello per i cittadini comaschi. Rigirando il progetto da ogni parte non si riesce ad intravedere alcun beneficio per il “pubblico”, che paga e sopporta possibili ricadute ambientali (di fatti sono proposte misure” compensative” cioe’ di compensazione del danno).Il progetto presentato è già esecutivo e la tempistica rivela intenzione di attuarlo nel più breve tempo possibile senza intoppi.
In sintesi:

1)COMO STRATEGICA X ACSM-AGAM Appare chiaro che la posizione baricentrica di Como, nell’ottica di riduzione dei costi da parte di AcsmAgam , stia alla base la scelta di localizzazione della nuova linea per il trattamenti dei fanghi provenienti anche dalle province di Sondrio, Lecco, Varese e Monza Brianza. I Comuni di queste province sono soci in ACSM AGAM e per questo motivo interessati ad incrementare il flusso di fanghi in un impianto di una multiutility di cui sono soci, sia per l’ovvio risparmio di smaltimento altrove , sia per i ricavi della rivendita di elettricità prodotta bruciando i fanghi
2) GLI ONORI AD ACSM-AGAM E GLI ONERI AI CITTADINI? la economia “circolare”non si realizza costruendo un mega- inceneritore di fanghi per produrre calore ed energia elettrica, .La proposta si traduce invero in un piano industriale arguto, legittimamente vantaggioso per il soggetto promotore, che realizza un affare sia per l’aumentata energia rivenduta sul mercato , sia per i ricavi delle smaltimento fanghi propri e altrui , senza contare che si chiede di finanziare l’ enorme investimento (57 milioni) PNRR , soldi pubblici!! L’operazione sarebbe a costo quasi zero x i promotori, ma onerosa in termini economici , ambientali e sanitari per la collettività,
Non ci si mascheri come sempre dietro al teleriscaldamento, la cui rete a Como e’ un colabrodo, su cui non sono mai stati fatti in trent’anni adeguata manutenzione e investimenti .

3) RISCHI AMBIENTALI Sia per i processi di combustione, sia per l’incremento di automezzi pesanti da/per tutte le direttrici ci sara’ rispetto ad oggi un aggravamento della situazione viabilistica e degli inquinanti nell’aria , in un area gia’ pesantemente compromessa sotto questo profilo . Il problema interessa non solo i quartieri immediatamente adiacenti , quali Albate-Muggiò , Rebbio- Camerlata e i paesi confinanti Grandate , Casnate, Fino Mornasco, Senna C., ma anche la convalle , dato che la stessa analisi dei flussi di aria condotta da Acsm Agam dimostra la diffusione verso la città.


4) E LA BONIFICA?? L’operazione riguarda un’ area sospetta , oggetto di discarica abusiva pericolosa fino ai mesi scorsi, su un terreno da analizzare con cura, che quasi certamente necessita di una bonifica. Un tema che non appare mai nelle presentazioni, ....forse piu’ facile mettergli una bella pietra sopra???O devono accollarsela i cittadini??


LA NOSTRA CONTROPROPOSTA ; UTILIZZO DEL PNRR PER UNA NUOVA COMODEPUR IN SEDE PIU’ IDONEA ,CON INTEGRAZIONE NELLA STESSA SEDE DI TECNOLOGIE PIU AVANZATE, PIU’ CONVENIENTI E RISPETTOSE DELL’AMBIENTE:


1) cogliere l’ opportunita’ del PNRR per spostare in sede idonea il depuratore dal centro citta’, restituendo a Como un’area centrale e strategica e risanando in termini di odori i quartieri a ovest.


2)quindi investire ,anziche’ in impianti obsoleti e impattanti ,nelle
tecnologie alternative per migliorare la qualità dei fanghi ai fini di riutilizzo in agricoltura, nella sede stessa del “nuovo” depuratore , cosi’ da ridurre la quantità da trasferire negli inceneritori. nella fattispecie evitando di spostare 100.000 tonnellate/anno di fango bagnato all’80% attraverso la Lombardia per bruciarlo a Como)


3) investire ancora nella ricerca tecnologica piu’ innovativa di soluzioni integrate alla depurazione , come ad esempio il SCWO-sistema ad acqua supercritica, guardata con particolare attenzione dai paesi del Golfo Persico per lo smaltimento dei residui della distillazione petrolifera e tutte le strade meno inquinanti e molto più efficienti in termini di recupero energetico rispetto alla combustione tradizionale.

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