DALL’ASCOLTO ALLA PROPOSTA POLITICA: IL MANIFESTO DEL MOVIMENTO EDUCATIVO

DALL’ASCOLTO ALLA PROPOSTA POLITICA: IL MANIFESTO DEL MOVIMENTO EDUCATIVO

Lanciata
2 dicembre 2023
Firme: 162Prossimo obiettivo: 200
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Perché questa petizione è importante

L'esercizio dell’aver vissuto un tempo sospeso, prepotente e spaesante, dettato dalla situazione pandemica, sembra apparentemente aver tolto qualcosa e, contemporaneamente, ha regalato inedite possibilità di percezione della realtà. 

La brutalità del conflitto bellico in corso tra Russia e Ucraina, Israele e Palestina (alle porte dei nostri confini geografici ma con rilevanti ripercussioni sul piano psico-socio-economico) crea uno stato di allerta e paura e, al contempo, dimostra l’interconnessione spazio-temporale esistente tra l’umanità.

Se a ciò aggiungiamo i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, quali l'aumentare della povertà materiale ed educativa, la maggiore consapevolezza sulla questione ambientale, il passaggio dall'analogico al digitale, ci si può agevolmente rendere conto che tali molteplici e repentini mutamenti stanno drammaticamente frammentando i rapporti interpersonali, azzerando le opportunità di confronto tra fasce generazionali e sociali.

Come individui e come collettività, in questo modo, stiamo rinunciando a sognare un mondo migliore. 

Come reagire davanti ad uno scenario fatto di disgregazione, vulnerabilità, di tempo che mette in mora?

Interrogarsi su ciò, secondo il Movimento Educativo, significa ammettere l’esistenza di una “crisi della politica del futuro”, ossia un’incapacità di chiedersi quale sia l’idea di futuro e con quali mezzi favorirne la realizzazione al fine di mobilitare risorse ed energie per promuoverne la visione. 

Senza un orizzonte chiaro e condiviso ci si restringe così ad una “politica del presente” dove la macchina tecnico-amministrativa consente solo la gestione degli affari correnti. 

Per questo, il piano di intervento locale può diventare un più idoneo laboratorio per sperimentare forme di governance efficaci ed efficienti, comprensibili e costruite con la comunità. 

In questa cornice, il Movimento Educativo ha appena terminato un tour per le 8 circoscrizioni della città di Palermo ascoltando più di 300 cittadini che hanno evidenziato fortemente l’esigenza di una politica volta, tra le altre cose, alla tutela della questione ambientale, alla promozione delle relazioni all’interno del tessuto cittadino, alla creazione di spazi e luoghi per la convivenza pacifica e intergenerazionale.

Per questo il Movimento Educativo ha scelto di lanciare una raccolta firme per stimolare la sperimentazione di un modello di città basato sull’apprendimento permanente e sull’educazione come bene comune al fine di creare le condizioni per uno sviluppo sociale, economico e ambientale sostenibile.

Vi invitiamo pertanto a sottoscrivere i punti contenuti nel seguente MANIFESTO-INVITO rivolto alla “politica del futuro”. In particolare

AI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI

CHIEDIAMO DI:

1) AGIRE concretamente per favorire la creazione di legami tra i soggetti che in città si occupano di inclusione, intercultura, educazione formale, informale e non-formale;

2) CONOSCERE E FAR CONOSCERE le esperienze urbane dove meglio si può praticare l’apprendimento, realtà che educano a esplorare, capire, dibattere, provare, incontrare, domandare;

3) INDIVIDUARE un modello organizzativo che segua un metodo “ecologico” al fine di determinare obiettivi integrati ed adeguati alle condizioni dell’ambiente circostante, alle caratteristiche delle comunità o ai diversi gruppi culturali;

4) ATTREZZARSI di letture critiche e scientifiche delle prassi in atto, in modo da offrire un quadro su cui pianificare l’intervento pedagogico di educazione permanente;

5) FORNIRE STRUMENTI per realizzare un progetto educativo cittadino che favorisca la cittadinanza attiva, sviluppi il senso di appartenenza sociale e culturale alla città, sia un cantiere aperto per lo scambio di esperienze pubbliche e private, per la riflessione su metodologie e sperimentazioni formative.

PERTANTO

Presupposto per tale intervento politico-istituzionale è la creazione di un luogo dove consentire la domanda di partecipazione alla vita della città e dar voce all’esigenza, avvertita come imperiosa, di declinare risposte alle domande concrete, reclamate on the street, provenienti dalla comunità.

Lo stesso Movimento Educativo continuerà ad essere un laboratorio permanente di pensiero, di riflessione e di azione, uno spazio aperto di dialogo intergenerazionale e contemporaneo, attivatore di momenti utili allo scambio di idee, memorie, opinioni, innovazioni.

Chi può aderire: ragazzi e ragazze, adulti e anziani, enti privati ed enti pubblici.

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