SOSTIENI LA PIATTAFORMA ALTERNATIVA! COOP SOCIALI: UN ALTRO CONTRATTO E' POSSIBILE!

SOSTIENI LA PIATTAFORMA ALTERNATIVA! COOP SOCIALI: UN ALTRO CONTRATTO E' POSSIBILE!

Lanciata
21 febbraio 2023
Firme: 3.552Prossimo obiettivo: 5.000
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Perché questa petizione è importante

#bastalavoropovero
FIRMA LA BOZZA DI PIATTAFORMA! 
Sei una lavoratrice o un lavoratore delle Cooperative Sociali?

Il tuo CCNL di riferimento è il CCNL Cooperative sociali?
Il tuo Contratto è scaduto dal 2019 e da poco sono cominciati i tavoli per il rinnovo, senza una consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Ti stai chiedendo come e in quali occasioni puoi dire la tua sul tuo  contratto?
Credi sia necessario una proposta che porti ad un vero cambiamento e miglioramento di salari e diritti? Puoi leggerla qui sotto.
Cominciamo con questa raccolta firme, che ci può dare sostegno nel costruire un percorso reale.
I Sindacati  ADL COBAS, CLAP, COBAS Lavoro Privato, educatori CUB Monza e Brianza, SGB, SIAL Cobas pubblicano e chiedono sostegno, con la tua firma, sulla bozza di piattaforma alternativa che abbiamo steso unitariamente: chiediamo il tuo contributo, per arricchirla e migliorarla, seguendo questo link dove se vuoi puoi lasciarci il tuo contatto https://forms.gle/vjTaGXxVDPPUHvMQ7
oppure scriverci a campagnacontratto2023@googlegroups.com

BASTA CON I CONTRATTI FIRMATI SULLA TESTA DI LAVORATRICI E LAVORATORI!
BASTA LAVORO POVERO!
UN ALTRO CONTRATTO E' POSSIBILE!

(Bozza di) Piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale proposta da:
ADL COBAS, CLAP, COBAS LAVORO PRIVATO, EDUCATORI CUB MONZA E BRIANZA, SGB Sindacato Generale di Base, SIAL COBAS, sottoposta alla discussione di lavoratrici e lavoratori.
CCNL COOP. SOCIALI: UN ALTRO CONTRATTO POSSIBILE
Vogliamo pari dignità, diritti e salari delle lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego.

Rivendicare dignità, diritti e salari nei servizi in appalto per noi significa internalizzare la loro gestione e il personale: vogliamo servizi pubblici ma anche contratti pubblici per lavoratori e lavoratrici. Vogliamo costruire un percorso che proceda anche attraverso il superamento dei numerosi contratti di categoria verso l’unificazione in un unico contratto dei servizi socio-educativi-assistenziali che abbia come riferimento il contratto Enti Locali del pubblico impiego.

1. Salario
- Adeguamento alla paga base del Contratto Enti Locali.
Si propone un significativo aumento della paga base: il riferimento è il contratto degli Enti Locali.
Per quei ruoli professionali per i quali è richiesta la laurea e/o formazione e anzianità equivalenti venga applicato il giusto inquadramento.
La figura dell’educatore, attualmente nel contratto enti locali (C1) ha una paga base di 1782,74 euro lordi mensili, mentre una collega delle cooperative sociali 1511,24 euro lordi (D1).
Inoltre gli scatti di anzianità nel CCNL Coop Sociali sono ridicoli economicamente (20,00 euro) e solo 5 in tutta la vita lavorativa, quindi in 10 anni l’educatore arriverà all’apice della sua carriera con l’aumento di
100 euro lordi.
- Si propone la cancellazione dell’articolo 77 “Accordi di gradualità” presente nell’ultimo rinnovo del C.C.N.L. che consente di procrastinare o escludere l’erogazione della seconda e terza tranches di aumenti
contrattuali.
- Revisione declaratorie Livelli Contrattuali.
- Si propone una revisione dell’art. 78 con aumento sulle indennità professionali e l’aumento delle figure previste.
- Si propone di prevedere che tutte le figure socio-educative, compreso l’operatore per l’accoglienza attualmente inquadrato come C1, nella declaratoria del D2.
- Necessaria la previsione dell’educatore Nido titolato nella declaratoria del D2: attualmente gli educatori di Nido, seppur titolati per legge, sono inquadrati in D1 come assistente all’infanzia con funzioni educative.
- introduzione della 14esima mensilità.
2. Orario di lavoro
- Proponiamo un orario di 36 ore settimanali anziché 38.
L’orario frontale non più di 30 ore settimanali e le restanti del monte ore utilizzate come ore indirette per supervisioni, progetti, piani individuali, riunioni di équipe, vestizione...ecc. verificate per ogni Servizio e
in relazione all’utenza coinvolta.
-L’OMS si è recentemente espressa definendo il Burnout come malattia professionale. Per evitarla si devono adottare orari e buone pratiche che impediscano l’insorgere di malattie. Quindi oltre alla riduzione oraria da 38 a 30 ore frontali è necessario prevedere per le mansioni educative e ove
necessario le supervisioni in modo obbligatorio.
Ad esempio un’educatrice di asilo nido con contratto Enti Locali lavora 5 ore/settimanali e 5 settimane/anno in meno rispetto alle colleghe con contratto Coop Sociali.
- Si propone un riconoscimento di 18 ore aggiuntive di permessi retribuiti per particolari motivi personali o familiari (riferimento art. 32 Contratto Enti Locali).
- Dato l'articolo 26 riguardo al part time proponiamo una maggiore attenzione per quel che riguarda l'aumento dell'orario lavorativo tramite variazione oraria del contratto, molte volte abusata dal datore di
lavoro. Chiediamo quindi, quando è la parte datoriale a richiederla, una variazione che abbia la durata per l'intero servizio in cui la lavoratrice è impegnata (es. anno scolastico, bando nell'accoglienza, servizi domiciliari), o comunque per un minimo di 6 mesi, ad eccezione per le sostituzioni di altro personale in assenza giustificata.

3. Cancellazione Banca ore / revisione art. 52 flessibilità in positivo
L’uso della banca ore, declinata a livello provinciale e aziendale, di fatto porta peggioramenti alle condizioni di salario e di lavoro, con la possibilità di andare in negativo, per motivi non dipendenti dalla lavoratrice e lavoratore, con ore che poi devono essere restituite al datore di lavoro. Questo meccanismo porta ad una paga a prestazione de facto e una elevata flessibilità in special modo nei servizi in cui le consuetudini illegittime da parte delle cooperative sono quelle di non retribuire i lavoratori quando i
servizi pubblici chiudono (es. eclatante servizi scolastici) e non retribuire gli straordinari usando la flessibilità Banca Ore.
La proposta dunque, nell’ambito della contrattazione aziendale, è quella di dare alla lavoratrice e al lavoratore la possibilità di optare, in alternativa alla remunerazione delle ore supplementari e degli straordinari, per l’accantonamento delle ore medesime in banca ore alla quale poter attingere per fruire dei riposi supplementari in tempi e modalità da concordare tra le parti.
4. Maternità
- Retribuzione della maternità al 100% (come riconosciuto dall’art 43 Contratto Enti Locali.
- Si propone chiediamo che sia inserita una percentuale a carico del datore di lavoro che aumenti la paga nel periodo di congedo parentale facoltativo, rendendola non più al 30% come previsto dalla legge ma all'80 % per l'intero periodo.
5. Malattia
Per la malattia estensione e retribuzione del comporto da 12 a 18 mesi (come riconosciuto dall’48 Contratto Enti Locali).
6. Permessi per lutto
3 giorni di permesso per ogni evento, aggiungendo i permessi per lutto di nonni, nipoti e conviventi.
7. Buono Pasto:
almeno 8 € (massimale esente da tassazione per i ticket elettronici) per una giornata lavorativa di 6 ore complessive. Inoltre garanzia di poter usufruire del pasto nei servizi ove ci sia l’affiancamento all’utenza al momento del pasto a prescindere delle ore svolte nella giornata.
8. Eliminazione dell’ Apprendistato
9. Diritti Sindacali
Si propone di togliere la dicitura “sigle firmatarie del contratto”; e sostituirla con organizzazioni sindacali presenti”
-In generale si propone di inserire che i diritti sindacali, di informazione a lavoratrici e lavoratori e di agibilità, con particolare riferimento alle 12 ore annue di assemblea retribuita, spettino a tutti i Sindacati presenti in azienda con rappresentanza sindacale (aziendale R.S.A. o unitaria R.S.U.).
Lo stesso vale per art. 21 (CCNL Coop Sociali) su affissioni e bacheca sindacale (con l’aggiunta della possibilità di utilizzare bacheche elettroniche o altri strumenti informatici, come le mail aziendali).
10. Formazione
Obbligo di 12 ore annue di formazione e aggiornamento.
In aggiunta, le lavoratrici e i lavoratori nella misura massima annua del 10% del totale dell’organico della cooperativa potranno usufruire di permessi retribuiti individuali fino a un massimo di 100 ore annue.
11. Tempi Determinati
Riduzione della percentuale di contratti a tempo determinato dal 30% al 15%, comprensivo degli interinali.

12. Notti Passive
Superamento del concetto e dell’uso di “notte passiva”. Il turno di lavoro notturno dovrebbe rientrare all’interno dei turni e del monte ore settimanale, con la maggiorazione dell’indennità per lavoro notturno.

13. Premio di risultato
Con il precedente rinnovo del contratto è sparito l’Elemento Retributivo Territoriale, sostituito con un Premio di Risultato, demandato alla contrattazione di secondo livello con annessa la possibilità, verificatasi per la maggior parte dei casi, di non erogare alcun premio.
Che il premio sia elemento di retribuzione erogato a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, come incentivo migliorativo e non secondo criteri arbitrari di produttività né discriminatori nei confronti del diritto all’assenza per malattia.
Proponiamo che il valore del Premio sia equivalente alla media degli stipendi di tutti i dipendenti e che sia basato su questi criteri:

Segnalazioni Operative Sicurezza (25%)
Formazione (25%)
Certificazioni di qualità (25%)
Miglioramento del gap salariale di genere (25%)




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