Firma anche tu affinché Venezia non diventi solo il museo giù grande al mondo, con orari di apertura e chiusura, dove le persone non hanno più il diritto e la libertà di vivere. Questa tendenza non riguarda solo Venezia, ma tutti i centri storici delle città italiane.

Il tribunale di Venezia ha emesso un'ordinanza che obbliga Vino Vero, un enoteca di vini naturali con oltre 1000 etichette, alla chiusura anticipata alle 23.00. Il motivo di tale disposizione è la denuncia degli inquilini del piano di sopra secondo i quali le “immissioni sonore” provenienti dall’enoteca sarebbero intollerabili, al punto da compromettere il loro equilibrio psico-fisico.

L’ordinanza del giudice recita: “le attività antropiche connesse al locale “Vino Vero” superano la soglia di tollerabilità delle immissioni rumorose (…) già quando ci sono due avventori seduti al tavolo, mentre quando gli avventori del locale sono quattro le emissioni acustiche superano la soglia della normale tollerabilità”. 

Ci troviamo di fronte ad un enorme paradosso: se solo due persone sedute al tavolo che bevono un bicchiere di vino sono un problema, allora l’attività qualsiasi locale o ristorante attivo dopo le 23.00 a Venezia diventa illegale.

Il messaggio che arriva è che Venezia dopo le 23.00 dovrebbe chiudere e gli abitanti restare a casa in coprifuoco, perché a questo punto anche il normale passaggio delle barche e delle persone diventa disturbo.

Una città che chiude alle 23.00 non è più una città.