Il Coordinatore di Ricerca Clinica (CRC) è una figura fondamentale in un team di ricerca e la letteratura internazionale dimostra come la sua presenza aumenti notevolmente le performance del Centro Clinico in termini di arruolamento pazienti, standard di qualità ed etica, velocizzazione ed ottimizzazione dei processi, salvaguardia del benessere dei soggetti in studio.

Si tratta, per giunta, di una professionalità ormai richiesta dalla normativa vigente (Determina AIFA 809/2015 e Legge 3/2018).

Eppure, ad oggi, questa figura non esiste nei contratti collettivi della sanità pubblica e privata, rendendo pressoché impossibile provvedere alla sua stabilizzazione e crescita.

Tutto ciò si sta traducendo in un turnover continuo di CRC e in una vera e propria emorragia di personale esperto verso le aziende private  che sta mettendo in ginocchio la ricerca italiana. 

Nessuna risposta da parte delle Istituzioni, da anni sollecitate a provvedere con un decreto ministeriale ( tra l’altro già pronto in bozza) che possa risolvere questo enorme gap professionale e soprattutto culturale.