Cambiare le regole nel Diritto d'Autore delle opere di Samuel Beckett

Cambiare le regole nel Diritto d'Autore delle opere di Samuel Beckett

Lanciata
18 ottobre 2022
Firme: 954Prossimo obiettivo: 1.000
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Perché questa petizione è importante

E’ stata negata a Danio Manfredini la possibilità di mettere in scena Giorni Felici di Samuel Beckett per la ragione che un uomo non può interpretare il personaggio di Winnie.

I detentori dei diritti delle opere di questo grande drammaturgo continuano ad operare una politica di totale chiusura a qualsivoglia messa in scena che non rispetti pedissequamente i dettami Beckettiani. Questa cecità di fatto sta facendo progressivamente scomparire Beckett dalle programmazioni teatrali italiane, certamente non rendendo un buon servizio allo stesso Beckett.

Nella fattispecie, stiamo parlando di uno dei Maestri del teatro italiano come Danio Manfredini il quale si attiene scrupolosamente alle indicazioni drammaturgiche, sceniche e attoriali, date da Beckett per Giorni Felici, sia per il personaggio principale (Winnie) sia per il personaggio secondario (Willy). Ivi compresi gli oggetti di scena e i tratti distintivi dei costumi dei personaggi. La sola variazione è rappresentata dal genere dell’interprete attore principale, appunto Danio Manfredini, maschile, nei panni di Winnie che è invece personaggio femminile.

Questo aspetto, non reca con sé  alcun carattere farsesco, allusivo, ironico, caratterizzante in modo ambiguo, irridente a mo’ di sovratesto, dal momento che l’inversione di genere dell’attore non è inversione del genere del personaggio e si attiene ad una recitazione del personaggio stesso con modi, voci, atteggiamenti e riferimenti interni al testo che sono rigorosamente in ossequio alla scrittura di Beckett e coerenti con il senso complessivo dell’opera e la funzione del personaggio stesso all’ interno di essa.

La messa in scena di Manfredini non lede nessuna delle prerogative essenziali per ottenere la concessione dei diritti d’autore. Il curriculum artistico teatrale di Manfredini ( i numerosi premi nazionali vinti come interprete, regista, e i suoi spettacoli in toto, sia quando ne è drammaturgo, sia quando ha messo in scena opere di repertorio) sia una garanzia di per se stesso, costituendo un elemento di grande rilievo nella valorizzazione e la diffusione dell’opera e dell’autore, avendo Manfredini unanimemente e meritatamente ottenuto, in tre decadi, il riconoscimento dell’alto valore artistico delle sue rappresentazioni sceniche e degli esiti conseguenti, sia come interprete regista sia come pedagogo teatrale e particolarmente nel repertorio teatrale d’autore.  

Non potrebbe che essere ugualmente qualificata la sua restituzione del lavoro di Beckett in Giorni Felici, con la sua scelta registica di vestire i panni di un personaggio femminile pur essendo un uomo ma non modificando nella sostanza alcun aspetto del personaggio originale, e astenendosi da qualsivoglia parodia in tal senso. Nel modo più fermo.

Facciano appello ai detentori dei diritti delle opere di Beckett e nella fattispecie per Giorni Felici affinchè rendano possibile la messa in scena dell’opera da parte di Danio Manfredini sapendo che non può che essere un ulteriore grande valore l’abbinamento di un grande drammaturgo con un grande interprete del teatro italiano. Solo così, riteniamo, si rende giustizia all’opera di Beckett continuando a diffondere verso nuovi pubblici i suoi straordinari testi.

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