Fuori le università dalla Fondazione Med-or/Leonardo, produttrice di armi e di morte

Fuori le università dalla Fondazione Med-or/Leonardo, produttrice di armi e di morte

Lanciata
7 novembre 2023
Firme: 4.901Prossimo obiettivo: 5.000
59 persone hanno firmato questa settimana

Perché questa petizione è importante

Negli ultimi anni assistiamo a un processo di trasformazione della scuola e delle università italiane che, in nome di presunte esigenze economiche, gestionali, “pedagogiche”, strategiche, rovescia il dettato costituzionale che le vorrebbe luogo di trasmissione di cultura e fucina delle idee. Tra i molti aspetti regressivi, ci pare particolarmente preoccupante, soprattutto nello scenario attuale di guerra, l’insinuarsi sempre più invadente all’interno delle istituzioni formative di una “cultura securitaria” e “della difesa”, con l’intento di renderle funzionali alle esigenze dell’industria bellica e alla diffusione dei “valori” delle forze armate.

Nelle scuole pubbliche, dall’infanzia alle superiori, la presenza delle forze militari è ormai quotidiana e l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università sta registrando centinaia di segnalazioni da ogni parte del Paese. Ma anche a livello universitario la collaborazione tra Università e industrie belliche è in costante implementazione, soprattutto per quanto riguarda i progetti di ricerca e il loro finanziamento. Come nelle scuole, dove le testimonianze militari vengono sempre accompagnate da una facciata buonista, anche nelle Università e negli Enti di Ricerca si cerca di mascherare la principale finalità di ciò che ruota intorno all’industria bellica: la produzione di strumenti di morte. Molto significativa è la nascita nella primavera del 2021 della Fondazione Med-Or del gruppo Leonardo S.p.A. (ex Finmeccanica, azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza e che esporta armi in tutto il mondo) “per promuovere attività culturali, di ricerca e formazione scientifica, al fine di rafforzare i legami, gli scambi e i rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (Med) e del Medio ed Estremo Oriente (Or)”. Dietro a questo disegno strategico si celano percorsi di “ricerca condivisa e continuativa” o una idea della “formazione continua” che stridono con i risicati fondi destinati ai percorsi di partecipazione, innovazione e formazione all’interno degli Atenei.

La Fondazione Med-Or individua come proprio obiettivo centrale “essere funzione propositiva nello sviluppo di programmi strutturali nei settori dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza con l’obiettivo di sviluppare e consolidare le competenze e le capacità delle Aree geo-politiche di interesse di Leonardo s.p.a”.

La Fondazione Med-Or di Leonardo è un esempio di come si dispiega l’intervento del complesso militare industriale nella compagine sociale e culturale, una delle tante forme che assume la cosiddetta “cultura della difesa”: programmi culturali e di formazione nei settori della safety e della security, dell’aerospazio e della difesa; partenariati con le istituzioni accademiche e di ricerca nazionali e internazionali; iniziative di incontro e collaborazione tra università e centri di ricerca; borse di studio indirizzate a ricercatori di paesi in via di sviluppo mirate a costruire una classe dirigente asservita agli “interessi nazionali italiani e dell’Unione Europea” in una sorta di neocolonialismo formativo. Nel concreto i suoi progetti sono di vario tipo, e mescolano abilmente interessi materiali e geopolitici con gli intenti benefici. Da una parte armi, dall’altra iniziative culturali. Del comitato scientifico della Fondazione Med-Or fanno parte docenti universitari/e e tredici Rettori/Rettrici di altrettante università statali italiane:

● Università degli Studi di Bari Aldo Moro

● Politecnico di Bari

● Università degli Studi di Trento

● Università degli Studi di Roma Tre

● Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia

● Università degli Studi di Salerno

● Università degli Studi di Napoli Federico II

● Università degli Studi di Perugia

● Università degli Studi di Firenze

● Università degli Studi di Roma La Sapienza

● Politecnico di Milano

● Università degli Studi di Napoli L’Orientale

● Università degli Studi della Tuscia

La presenza all’interno della Fondazione Med-Or di Rettori/Rettrici delle Università è incompatibile con il loro ruolo istituzionale di rappresentanti dei nostri Atenei: le Università devono promuovere la cultura della pace e i valori della Costituzione repubblicana, devono essere rivolte alla formazione della consapevolezza critica e pluralista della cittadinanza e per fare ciò devono essere libere dalle ingerenze di un’industria di morte come quella bellica, ancorché agita attraverso finanziamenti alla cultura, alla formazione e alla ricerca, di cui inevitabilmente condizionano l’indipendenza. Il Rettore o la Rettrice di un’Università, in particolar modo se pubblica, rappresenta formalmente non solo il proprio Ateneo, ma l’istituzione culturale per eccellenza di una città, patrimonio perciò dei cittadini e delle cittadine tutti/e.

Dunque come cittadini e cittadine, studenti e studentesse, ricercatori e ricercatrici, docenti della scuola e dell’Università italiane chiediamo che i Rettori e le Rettrici delle Università coinvolte si dimettano immediatamente e pubblicamente dalla Fondazione Med-Or. Parimenti rivolgiamo il presente appello a tutti i Rettori e le Rettrici degli Atenei italiani aderenti alla C.R.U.I., evidenziando che in applicazione dell’art.11 della Costituzione italiana (L’Italia ripudia la guerra) e dei codici etici, bagaglio culturale e educativo degli Atenei, tutti i Rettori e le Rettrici si impegnino a non aprire collaborazioni con fabbriche di armi o con Enti che forniscano strumenti militari anche informatici.

Prime/i firmatarie/i

Vittorio Agnoletto – Prof. a contratto Università di Milano.

Alessandra Algostino - Prof.ssa Ordinaria di diritto costituzionale Università di

Torino

Massimiliano Andretta - Prof. Associato di Scienza politica, Università di Pisa

Stefania Arcara - Prof.ssa Associata, Letteratura inglese e Studi di genere -

Università di Catania

Cesare Bermani - storico

Davide Borrelli - Prof. Ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi

Università Suor Orsola Benincasa - Napoli

Cristina Cassina - Prof.ssa di Storia del Pensiero Politico, Università di Pisa

Marco Celentano - Prof. Associato di Filosofia morale Università di Cassino e del

Lazio Meridionale

Salvatore Cingari - Dipartimento di Scienze umane e sociali internazionali,

Università per Stranieri di Perugia

Andrea Cozzo - Prof. Ordinario di Lingua e letteratura greca, Università di Palermo

Fabio de Nardis - Prof. Ordinario di Sociologia politica, Università di Foggia

Salvatore Distefano – già docente di Filosofia e Storia e Presidente della

Associazione Etnea Studi Storico Filosofici di Catania.

Angelo d’Orsi - Storico e giornalista, già Prof. Ordinario Università di Torino

Gabriella Falcicchio - Attivista del Movimento Nonviolento , Dip. Scienze della

Formazione, Psicologia, Comunicazione Università di Bari

Federica Fratini - Ricercatrice presso l'Istituto Superiore di Sanità

Nella Ginatempo - Sociologa, pacifista

Eric Gobetti - Storico freelance

Norberto Julini - Coordinatore nazionale di Pax Christi Italia

Michele Lancione - Prof. Ordinario di Geografia Politico-Economica, Politecnico di

Torino

Francesco Lo Cascio - Portavoce della “Consulta per la pace, la nonviolenza, i

diritti umani e il disarmo” del comune di Palermo

Laura Marchetti - Docente di Didattica generale all'Università Mediterranea di

Reggio Calabria e docente di Didattica delle culture all'Università degli Studi di

Foggia

Rita Martufi - Ricercatrice Socio Economica e Direttrice Responsabile CESTES

Antonio Mazzeo - Docente, peace researcher

Luca Mercalli - Presidente Società Meteorologica Italiana

Guido Montanari - già Ricercatore del Politecnico di Torino

Tomaso Montanari – Prof. Ordinario di Storia dell'arte e Rettore dell'Università

per Stranieri di Siena

Alfonso Navarra - Coordinatore dei Disarmisti esigenti, membri ICAN e WRI

Federico Oliveri - Ricercatore aggregato Centro Interdisciplinare Scienze per la

Pace, Università di Pisa

Francesco Pallante – Prof. Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Torino

Vittorio Pallotti - Presidente onorario del Centro di Documentazione del Manifesto

Pacifista Internazionale – CDMPI

Valentina Paze' - Prof.ssa Associata in filosofia politica Università di Torino

Livio Pepino - Presidente associazione “Volere la luna” Torino

Gianni Piazza - Prof. Associato di Sociologia dei fenomeni politici Università di Catania

Antonio Pioletti - Professore Emerito, Università di Catania

Giuseppe Restifo - Storico, ricercatore indipendente

Angelica Romano - Co-Presidente “Un Ponte Per”

Carlo Rovelli - Fisico e saggista

Lucio Russo - Matematico, già Prof. Ordinario, Università Tor Vergata

Citto Sajia - Critico cinematografico, già docente Università di Messina

Attilio Scuderi – Prof. Ordinario di Letterature Comparate, Università di Catania

Rosa Siciliano - Direttrice editoriale di “Mosaico di pace”

Alessandro Somma – Prof. Ordinario di Diritto Comparato, Università La Sapienza,

Roma

Patrizia Sterpetti - Responsabile sezione italiana di WILPF/Italia (Women's

International League for Peace and Freedom)

Luciano Vasapollo - Prof. di Politica Economica, Università La Sapienza, Roma

Alex Zanotelli - Missionario comboniano

59 persone hanno firmato questa settimana
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