Rosy Bindi UNA DONNA AL QUIRINALE

Rosy Bindi UNA DONNA AL QUIRINALE

Lanciata
9 gennaio 2022
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Lanciata da anni barazzetti

Rosy Bindi
UNA DONNA AL COLLE
 
Perché vogliamo Rosy Bindi al Quirinale.
Innanzi tutto le italiane e gli italiani sono pronti per avere una donna alla Presidenza della Repubblica. 
Non una donna purchessia. In Italia ci sono donne che  hanno le qualità morali,  le competenze politiche e l' autorevolezza necessaria  per essere delle buone Presidenti della Republica. 
Rosy Bindi è una di loro e non solo può rappresentare una vasta area di donne e di uomini di orientamento democratico ma con la sua saggezza e la sua apertura mentale può riuscire a parlare al cuore dell' intero paese.
Rosy Bindi sarebbe una buona custode della Costituzione e  potrebbe garantire che la Carta Costituzionale sia non solo rispettata ma attuata anche nelle sue parti più progressive. 
Per l'integrità, l'onestà, la coerenza che ha sempre dimostrato nella sua carriera politica, Rosy Bindi potrebbe degnamente rappresentare l’unità nazionale di tutte le cittadine e i cittadini, anche di quelle/i più in difficoltà.
Rosy Bindi è cattolica ma non integralista.
È una politica ma non rappresenta nessuna parte politica in particolare. Recentemente ha dichiarato di non riconoscersi più nel Pd, partito che lei stessa ha contribuito a fondare.
Negli anni ha maturato da politica eccellente tutte le competenze istituzionali che le occorrono per essere un ottimo Presidente della Repubblica. È stata ministro della sanità e ministro per le politiche per la famiglia; è stata vicepresidente della Camera dei deputati dal 2008 al 2013, presidente del Partito Democratico dal 2009 al 2013 e presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 2013 al 2018. Ha varato nel 1999 la fondamentale riforma del Servizio Sanitario Nazionale. Nel corso del suo mandato sono stati definitivamente chiusi i famigerati manicomi ed è stato sostanzialmente abolito l’elettroshock. 
Ha dimostrato coraggio nel sapere andare contro-corrente e nell’affrontare con vigore e intelligenza i  ripetuti attacchi di Berlusconi e del centro-destra.
 La sua battaglia contro la criminalità organizzata e per la legalità è cristallina e produttiva. Dopo essere stata Presidente della Commissione Anti-Mafia, dal maggio 2021 fa parte del “gruppo di lavoro sulla scomunica alle mafie” costituito in Vaticano con l’obiettivo di dare seguito alla scomunica dei mafiosi pronunciata da papa Francesco. Attualmente è docente della Pontificia Università Antonianum che svolge attività di formazione e ricerca sui temi della legalità e del contrasto alle mafie.
Si è dunque cimentata con grande coraggio e competenza in due dei settori cruciali per il paese e per noi tutt*, con la lotta alle mafie che bloccano le potenzialità di sviluppo del nostro paese e con  lo sviluppo di una Sanità pubblica garantita per tutti, una settore quest'ultimo  che  recentemente si è rivelato essere la chiave di volta e il fondamento indispensabile della   nostra vita pubblica e privata. 
La sua  nota avversione per gli armamenti e le guerre  la renderebbe in grado di svolgere nel modo più  saggio ed equilibrato il ruolo di supremo comandante delle Forze Armate che avrebbe come Presidente della Repubblica. 
Anche il suo esplicito antipresidenzialismo garantirebbe la sua volontà  di non assecondare ma al contrario di voler costruire un argine politico  nei confronti di paesi che mettono a rischio l'unità e i valori  democratici europei.
Infine la grande esperienza maturata   nel campo delle politiche per la salute realizzate durante il suo ministero l'ha  resa sensibile e attenta ai temi dell'ecologia e della cura dell'ambiente e della nostra terra.
Rosy Bindi sarebbe una Presidente che assicurerebbe la tutela del confronto democratico, di politiche  di inclusione e di  progresso sociale e la cura assidua della nostra casa comune, politica sociale e naturale.
Come ha detto lei stessa:
“L’Italia ha bisogno di sentirsi capita nelle sue sofferenze e incoraggiata nelle sue ambizioni che sono ancora tante".
 
Firme da aggiungere al fondo del testo.
Eleonora Ortoleva
Franca Balsamo
Annì Barazzetti
Sandra Pentenero
Ferdinanda Vigliani
Misetta Quaini
Franca Manuele
Mariagrazia Corrente
Fernanda Gigli
Silvia Pianciola 
Laura Cima
(del gruppo Sessantottine)

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