SALVIAMO LA SCUOLA MEDIA DI SERGIO LENCI A TUSCANIA. SAVE CONTEMPORARY ARCHITECTURE

SALVIAMO LA SCUOLA MEDIA DI SERGIO LENCI A TUSCANIA. SAVE CONTEMPORARY ARCHITECTURE

Lanciata
29 dicembre 2023
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da cristina fiordimela

Lo scorso anno è stato pubblicato il bando pubblico “Scuola Futura” per il progetto e la realizzazione di un nuovo edificio scolastico nella cittadina di Tuscania, inserito nel PNRR italiano, al posto di una esistente nella stessa area. La collocazione del nuovo edificio si inscrive nell’area dell’insediamento abitativo ATER (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale pubblica), ex Ges.Ca.L. (Gestione Case Lavoratori), progettato all’indomani del sisma del 6 Febbraio 1971 come risposta post-sismica, immediata e riuscita, compiuta tra il 1975 e il 1976 dal gruppo di progettazione composto da Sara Rossi (che ne è anche coordinatrice) Luisa Anversa, Sergio Bonamico, Sergio Lenci, Enzo Mastelloni.

Per soddisfare le richieste del bando l’edificio esistente, cioè la Scuola media Vincenzo Campanari progettata da Sergio Lenci nel 1971, verrà demolito, pur essendo tale architettura parte integrante e inscindibile dal progetto dell’intero insediamento ex Ges.Ca.L., oggi ATER.

Con questa demolizione annunciata l’Amministrazione comunale di Tuscania, che ne detiene la proprietà, separa l’architettura della scuola, peraltro di grande pregio, dal suo insieme originario urbanistico e compositivo, snaturando nel contempo la morfologia urbana e la composizione architettonica di tutto il quartiere come progetto unitario. 

Last year in Italy was launched the architectural competition  “Scuola Futura”, financed with the European PNRR funds for the construction of a new school building in the Etruscan small city of Tuscania, in place of an existing one located in the same area. The area for the new building is part of the public housing development (ATER), former Ges.Ca.L., designed in the aftermath of the earthquake of 6 February 1971 as an immediate and successful post-traumatic response, completed between 1975 and 1976 by the architectural design group composed by Sara Rossi (who was also the coordinator), Luisa Anversa, Sergio Bonamico, Sergio Lenci, Enzo Mastelloni.

To satisfy the requests of the architectural competition brief, the existing building, the Vincenzo Campanari middle school designed by Sergio Lenci in 1971 will be demolished, even though this architecture is an integral and inseparable part of the entire former Ges.Ca.L. urban district, today ATER.

With this demolition, the municipal administration of Tuscania, which holds the property, separates the architecture of the school, however of great value, from its original urban and architectural design whole, at the same time distorting the urban morphology and the architecture of the entire settlement as a unitary project.

Tale circostanza appare come una violazione dell’integrità architettonica di un’opera di elevato interesse, oltre che uno sperpero di danaro pubblico, in quanto demolisce e ricostruisce un edificio ancora perfettamente performante. 

Invitiamo l’Amministrazione comunale a riconsiderare, con spirito lungimirante e responsabilità culturale, i valori identitari e qualitativi rappresentati da quest’opera architettonica e chiediamo la sua conseguente salvaguardia, certi che il rispetto di ciò che questo quartiere simboleggia all’interno della memoria collettiva potrebbe rappresentare anche un fattore di valorizzazione per l’intera comunità, e di avviare uno strumento di tutela, di conservazione e di restauro programmato, quindi di adeguamento alle odierne attività scolastiche, che tenga conto dell’architettura scolastica e dell’intero insediamento in quanto opera di riconosciuta importanza nell’architettura del secondo Novecento. Quanto sopra è testimoniato anche dal libro in corso di realizzazione commissionato da ATER Viterbo sull’architettura di questo quartiere urbano a Tuscania, dalla bibliografia, dalle pubblicazioni sulla stampa specializzata nazionale (anche in anni molto posteriori alla sua realizzazione), nonché dal suo inserimento nel censimento nazionale delle opere di architettura di "rilevante interesse storico-artistico" costruite dopo il 1945, secondo i criteri: l’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale; l’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. 

This circumstance appears to be a violation of the architectural integrity of a work of great interest, as well as a waste of public money, as it demolishes and rebuilds a building that is still perfectly performing.

We invite the Municipal Administration to reconsider, with a far-sighted spirit and cultural responsibility, the identity and qualitative values represented by this architectural work and its consequent protection, in the certainty that the respect for what this pre-existent building symbolizes within the collective memory could represent also a factor of valorization for the entire community, and to initiate an instrument of protection, conservation and planned restoration, therefore of adaptation to today's school activities, which takes into account the school architecture and the entire urban district as a work of recognized importance in the architecture of the second half of the twentieth century. The above is also demonstrated by the book in progress commissioned by ATER Viterbo on the architecture of that urban district in Tuscania, by the bibliography, by the publications in the national specialized press (even in years well after its creation), as well as by its inclusion in the national census of works of architecture of "relevant historical-artistic interest" built after 1945, according to the criteria: the building or architectural work was designed by a prominent figure in the panorama of national and/or international architecture; the building or architectural work stands out for its particular qualitative value within the urban context in which it is built.

La Scuola media Vincenzo Campanari di Sergio Lenci costituisce una realizzazione di notevole interesse per la storia dell’architettura scolastica in Italia negli anni’70, con l’originale tetto ad teatro aperto alla cittadinanza, percorsi esterni e interni che nel corso degli anni hanno dato vita a laboratori didattici (2012-2015),  grazie alla cura dello spazio pensato come luogo di relazione, di emancipazione e di partecipazione, partendo dalla conoscenza e dalla comprensione del progetto di architettura.

L’intero insediamento costituisce a sua volta l’unico esempio di architettura sperimentale post- traumatica* co-progettata e realizzata dal Centro Studi Ges.Ca.L., che oggi è oggetto di studio da parte degli studenti degli atenei italiani ed esteri, rappresentando un archetipo a carattere sperimentale del secondo Novecento in Italia, e che oggi potrebbe far parte di un centro studi sull’architettura post-traumatica* e di un archivio dell’architettura moderna e contemporanea in Etruria. 

The Vincenzo Campanari middle school by Sergio Lenci constitutes a creation of considerable interest for the history of school architecture in Italy in the 1970s, with the original amphitheater roof open to citizens, as well as the external and internal paths which over the years gave life to educational workshops (2012-2015), thanks to the care of the space conceived as a place of relationship, emancipation and participation, starting from the knowledge and understanding of its architectural design.

The entire settlement constitutes as well the only example of post-traumatic* experimental architecture co-designed and built by the Ges.Ca.L. Study Center, which today is the subject of study by students of Italian and foreign universities, representing a experimental archetype of the second half of the twentieth century in Italy, and which today could be part of a study center on post-traumatic architecture and an archive of modern and contemporary architecture in Etruria.(*architettura sperimentale post-traumatica, neologismo/experimental post-traumatic architecture, neologism by C. Fiordimela, F.P. Grunert)

L’edificio scolastico di Sergio Lenci è stato riprodotto fotograficamente e citato presso seminari, volumi di storia dell’architettura e riviste specializzate; Sergio Lenci's school building has been photographically reproduced and cited in seminars, volumes on the history of architecture and specialized magazines (B. Zevi, “Tuscania esce dalle macerie”/Tuscania emerges from the rubble, in «L’espresso» 20 marzo 1977; S. Rossi, “Nuovo insediamento Gescal nell’area terremotata di Tuscania”/New Gescal settlement in the earthquake-stricken area of Tuscania, in «L’architettura. Cronache e storia», n. 3, 1977; G. Muratore, A. Capuano, F. Garofalo, E. Pellegrini, “Italia. Gli ultimi trent’anni”/Italy. The last thirty years, 1988;  R. Lenci “Sergio Lenci. L’opera architettonica 1950-2000. Architectural works"/ Sergio Lenci. The architectural work 1950-2000, Roma 2000; S. Rossi “Strategie per la riduzione del rischio sismico: prima, durante e dopo”/Strategies for the reduction of seismic risk: before, during and after, in «L’architettura. Cronache e storia» n. 585-586, 2004; G. Pultrone, “Tuscania. Nuovo quartiere Gescal”/Tuscania. New Gescal neighborhood, 2007; C. Fiordimela, “Insediamento GESCAL a Tuscania. Innesto di cultura urbana e rurale”/GESCAL urban district in Tuscania. Grafting of urban and rural culture, in «Biblioteca & Società» Rivista della Biblioteca Consorziale di Viterbo n. 9/10, 2023; L. Francini "Al limite una terracotta"/At most a terracotta, "Il mondo in cornice"/The world in a frame, 2013-2015; C. Fiordimela, “Il quartiere ATER a Tuscania. Modello di un abitare resiliente”/The ATER neighborhood in Tuscania. Model of urban resilient living, in  “Per una nuova casa italiana”/For a new Italian home, DESTEC Università di Pisa/DASTU Politecnico di Milano, 2022; M. Eichberg, Lectio magistralis agli studenti della 3° media : “La Scuola Media di Sergio Lenci a Tuscania”/Lectio magistralis to 3rd grade students “Sergio Lenci's Middle School in Tuscania”, 19.12. 2023, Tuscania).

Riteniamo grave che, nonostante le pubblicazioni e le comunicazioni, anche recenti, sull’importanza dell’architettura dell’intero insediamento ex Ges.Ca.L. nella storia dell’architettura del secondo Novecento in Italia, nel Bando della nuova scuola, e in particolare nella scheda tecnica dell’edificio esistente, sia stato omesso il nome dell’autore Sergio Lenci, nonché il contesto di coprogettazione d’Autore dell’intero insediamento (nessun nome di progettista appare nella documentazione allegata al bando) di cui l’architettura della Scuola media è parte integrante, non scindibile dagli altri corpi di fabbrica né tantomeno dall’assetto urbanistico unitario di cui l’insediamento ex Ges.Ca.L.  costituisce il primo segmento edilizio del piano regolatore approntato appena antecedentemente al sisma.

Così Sergio Lenci presenta la scuola: “La scuola media dovrebbe fungere non solo da centro delle attività didattiche, ma anche da centro culturale: spazio fruibile per teatro all’aperto e altre attività collettive accessibili a tutti.”

We consider it serious that, despite the publications and communications, even recent ones, on the importance of the architecture of the entire former Ges.Ca.L. in the history of architecture of the second half of the twentieth century in Italy, and in particular of the Middle School, in the competition brief of the new school, and in particular in the technical spreadsheet of the existing building, both the name of the author Sergio Lenci was omitted and the context of co-design of the Authors of the entire settlement (no one name of architectural designer appears in the documentation attached to the brief) of which the architecture of the Middle School is an integral part, not separable from the other buildings nor from the unitary urban structure of which the former Ges.Ca.L settlement constitutes the first built part of the master plan designed just before the earthquake.

This is how Sergio Lenci presents the school: "The middle school should act not only as a center for educational activities, but also as a cultural centre: a usable space for open-air theater and other collective activities accessible to all.”

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