Il coltan è un minerale che viene estratto in numerose miniere della Repubblica Democratica del Congo; esso è un minerale indispensabile per ogni tipo di batteria elettronica. Sfortunatamente, numerose multinazionali si appropriano di questo prezioso minerale, acquistandolo da fornitori di dubbia provenienza. Molto spesso le linee di approvvigionamento hanno all'origine vere e proprie bande militari che si contendono le miniere dove sfruttano manodopera, spesso anche minorile.
Come Safari Njema, ci siamo impegnati a coinvolgere varie associazioni di 3 nazioni europee in una ideale staffetta con destinazione il parlamento UE. Il nostro obiettivo è contribuire alla revisione del regolamento UE 2017/821, segnatamente per la mancata trasparenza e le sanzioni irrisorie indirizzate agli importatori “non compliance”. Cerchiamo di far si che il regolamento sia più stringente, che dia agli stati indicazioni di adeguamento più chiare, così da ridurre la disparità di trattamento delle aziende che importano in Europa. L’intento principale è quello di chiedere all’Unione Europea di istituitre un documento pubblico di facile consultazione da parte della società civile, dove sia riportato l’elenco delle aziende “compliance” e “non compliance”. Infine, chiediamo che sia istituito un tetto minimo di sanzione pecuniaria che gli stati impongono alle aziende importatrici che non rispettano il regolamento, tetto che deve essere per lo meno maggiore del costo medio di un audit interno. 
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Coltan is a mineral that is extracted in numerous mines in the Democratic Republic of the Congo; it is an essential mineral for any type of electronic battery. A large number multinational companies take possession of this precious mineral, buying it from suppliers whose source is unknown. Very often the supply lines originate from real military gangs that compete for the mines where they exploit labor, often even child one.
As Safari Njema, we are committed to involving various associations from three european nations in an ideal relay race to the EU parliament. Our goal is the revision of EU Regulation 2017/821, in particular article 7, which encourages importers to greater transparency by obliging them to provide detailed documentation on the supply chain of the material, under penalty of a pecuniary sanction and public knowledge of a dirty business.
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