SALVIAMO L'ENDURO IN ITALIA! Una petizione di CER LOMBARDIA e PASSIONE ENDURO

SALVIAMO L'ENDURO IN ITALIA! Una petizione di CER LOMBARDIA e PASSIONE ENDURO

Lanciata
16 aprile 2023
Petizione diretta a
Ancma e
Firme: 2.016Prossimo obiettivo: 2.500
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Perché questa petizione è importante

Amico motociclista e non,
negli ultimi anni, stiamo assistendo a un crescente sentimento di intolleranza verso i mezzi motorizzati, spinti da qualsivoglia tipologia di motore, su strade bianche, sentieri e mulattiere. Fotografie, segnalazioni, esposti e comunicazioni di vario genere alle istituzioni, stanno creando un clima di intolleranza che sta restringendo la nostra libertà e la pratica del nostro amato sport.
Un paio di esempi, recenti, riguardano la sospensione a tre giorni dalla sua partenza, del trofeo KTM, Husqvarna e Gas Gas, che si sarebbe dovuto disputare a Pistoia in data 18/19 Marzo 2023.
Altro caso, e' il mostruoso numero di sanzioni che vengono comminate agli enduristi, in Oltrepo' pavese, in Bergamasca, in Toscana, in Veneto e Liguria, su strade aperte al traffico veicolare e per le quali, malgrado la presentazione di memorie difensive accertanti la legalità del nostro passaggio, vengono confermate e si deve procedere poi a presentare ricorso per far valere i nostri diritti.

Ultimamente anche associazioni ambientaliste collegate a rappresentanti politici, cavalcano quest’onda, criticando e accusando gli escursionisti su ruote di creare danni irreparabili al territorio, senza che ci sia nessuno studio scientifico a dimostrarlo.

La legislazione vigente riguardante la circolazione dei mezzi motorizzati, e’ chiaramente regolamentata dal CDS, vista la classificazione delle strade e dei sentieri rientra sotto questa egida.

I sentieri, vengono definiti così dal CDS: strada che si e' formata per il continuo passaggio di animali e pedoni.
Questa definizione, e' unica definizione giuridicamente valida trovata per il termine sentiero.
Non vengono fatte menzioni alla creazione di un sentiero con caratteristiche tecnico/fisiche ben definite o con caratteristiche dimensionali particolari.

Quindi come possiamo dire che i sentieri non sono strade? Su quale base giuridica affermiamo questo? La differenza tra una strada e una non strada e' composta solo dal materiale con cui e' costruita? Ossia una strada se asfaltata e' legittimata ad esistere, e' eco-compatibile, non intacca il sistema habitat ed e' percorribile tranquillamente senza causare inquinamento mentre una strada a fondo naturale e' impercorribile da qualsiasi mezzo a motore? Visto e considerato l'art. 16 della Costituzione Italiana, che recita "Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza." Alla luce di questo, non comprendiamo perché esista questo sentimento anti-fuoristrada che sta seriamente preoccupando tutti noi praticanti dell’off-road.
Per alcuni, le moto nei boschi non devono transitare.
Ma chi lo stabilisce? La propria capacità di analisi, il buonsenso di ognuno di noi, una determinata corrente di pensiero, un'entita suprema oppure un insieme di leggi e regolamenti?
La risposta corretta e' un insieme di leggi, norme o regolamenti, proposte e scritte da organi istituzionali come il parlamento o il Consiglio dei Ministri, la giunta regionale o il sindaco di un paese per esempio. Ma all'interno di questo aspetto, abbiamo altri aspetti da considerare e approfondire. In una società complessa come la nostra, le leggi servono a regolare la vita e le libertà degli individui di modo ci possa essere una convivenza pacifica.
Mi spiace per i ns detrattori, malgrado siano molti, con grandi risorse economiche e presenti in tutte le stanze dei bottoni, ma ad ora l'ENDURO E' LEGALE... e ci batteremo per mantenerlo sempre così.
Prenderemo impegni a collaborare sempre di più con le istituzioni per la tutela del patrimonio escursionistico e sentieristico, ma per fare questo e mantenere la nostra libertà, ci serve l’aiuto di tutti.
Dovremo impegnarci a segnalare discariche abusive, organizzare raccolte di rifiuti e perché no andare nelle scuole a spiegare i valori dello sport. Non potremo tirarci indietro neppure da operazioni di ripristino sentieri in collaborazione con i comuni o le comunità montane.
Tutto questo deve essere fatto nell'ottica non solo di chiedere qualcosa in cambio, ma per prenderci cura attivamente dell'ambiente un cui pratichiamo e della Terra in cui viviamo.

Ora parliamo di numeri e dell’importanza economica del settore moto in Italia. Il contributo del settore dei motoveicoli al PIL, alle entrate fiscali e all’occupazione, deriva da attività come:
❱ Produzione, distribuzione e riparazione di motoveicoli
❱ Produzione e distribuzione di accessori
❱ Organizzazione di manifestazioni sportive e di eventi promozionali.

Tutto quanto sopra riportato genere un fatturato estremamente ricco tanto da arrivare a:
❱ PIL: 4,9 miliardi
❱ Gettito fiscale: 3,9 miliardi
❱ Occupazione: 88.320 addetti.

Bastano questi numeri per capire quanto sia importante il motociclismo in Italia? Molte comitive di enduristi, quaddisti e 4x4, salvano l’economia di piccole attività ristorative che altrimenti non vedrebbero un gran numero di clienti, visto che molte di questi locali sono in zone di scarsa rilevanza turistica o sono dislocate in frazioni difficilmente raggiungibili.

Il far conoscere un territorio, porta poi al suo apprezzamento e alla sua valorizzazione, che si tramuterebbe poi, anche in un rilancio turistico ed economico.
Non trascuriamo il fatto che con il transito di moto e veicoli motorizzati, si mantiene l’apertura di quei tracciati che altrimenti verrebbero persi perché ricoperti di vegetazioni. E ci tengo a sottolineare l’importanza di queste antiche vie di comunicazione, che possono essere utilizzate da tutti anche in casi di estrema necessità.
Noi escursionisti su ruote su strade a fondo naturale siamo stanchi di essere considerati e trattati come dei criminali.
Non lo siamo e non possiamo essere trattati come tali! 

I vari CER REGIONALI e i Motoclub locali, potrebbero farsi carico di un progetto formativo e informativo, anche nelle scuole, per poter trasmettere concetti di civile convivenza, di educazione e rispetto delle leggi, per sensibilizzare la ns categoria e le generazioni future riguardo tematiche ambientali e di circolazione dei veicoli motorizzati.

Ci rivolgiamo a voi per chiedere aiuto e supporto vista la situazione relativa alla praticabilità dell’enduro, e dell’escursionismo su ruote su strade a fondo naturale, che riscontriamo essere sempre più critica e a pericolo di estinzione. 
Serve l’aiuto di tutti voi, che vivete producendo accessori, mezzi, che vende ricambi o che elargite servizi come la copertura assicurativa.

Chiediamo aiuto a voi ristoratori, ai benzinai e alle officine che ci riparano le moto.

Serve l’aiuto di tutti se non vogliamo che il nostro sport, subisca un’ulteriore battuta d’arresto. 
L'aiuto di ogni singolo motociclista, di ogni singola persona puo' cambiare questo mondo. Una singola firma, puo' generare migliaia di firme se la voce si sparge. E se ci uniamo, avremo anche una sola possibilità in più di ottenere il rispetto che meritiamo. Perchè è sancito dalla Costituzione. Perchè è un nostro diritto.

...E perchè l’enduro e l'escursionismo su ruote su strade a fondo naturali sono libertà, rispetto ed amicizia.

Condividi e invia questa petizione a chiunque conosci possa sostenerci.

 

CER LOMBARDIA e PASSIONE ENDURO 

 

L'obiettivo, anche se ambizioso, sono 100.000 Firme!!!

Condividete sui vs profili social e inviate la petizione via whatsapp di modo tutti gli enduristi, quad, 4x4 e MTB bikers italiani  firmino.

Giratelo ai vs meccanici, ai vs rivenditori di moto, alle aziende produttrici di moto e accessori.

Dobbiamo arrivare a tutti se vogliamo avere l'attenzione che meritiamo.

 

P.S. Nessun versamento in denaro e' richiesto per questa petizione e vi chiediamo di non effettuarlo in alcun modo!

Basta la Vs firma.

 




 
 
 
 
 
 

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Decisori

  • Ancma
  • Federalberghi
  • FIPE
  • ania