Biblioteche aperte a tutti e tutte!

Biblioteche aperte a tutti e tutte!

Lanciata
9 settembre 2021
Petizione diretta a
prefetto di milano e
Firme: 354Prossimo obiettivo: 500
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Giulia A.

Il regolamento UE in merito al certificato COVID digitale (2021/953) dichiara: "È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate."

Invece in Italia, dal 6 agosto, l'accesso alle biblioteche, come a tutti i luoghi pubblici della cultura, è condizionato al possesso di greenpass, e questo crea una disparità tra i cittadini e cittadine italiane: chi sceglie in scienza e coscienza di vaccinarsi può entrare, chi sceglie in scienza e coscienza di non vaccinarsi è lasciato fuori, i suoi diritti subordinati alle 48 ore e alla disponibilità economica di tamponi continui (e alla resistenza delle mucose nasali, data l'inspiegabile indisponibilità di test salivari).

In questa cornice, il Sistema Bibliotecario di Milano ha adottato una visione ancora più restrittiva, rivolgendosi al Prefetto di Milano per avere una linea di comportamento: oltre al divieto di accesso per le sale studio, alla consultazione a scaffale e agli eventi culturali, chi non ha il greenpass non può nemmeno ritirare i libri prenotati (pur potendoli prenotare!).

Una parte del personale si è da subito resa disponibile a portare i volumi da dentro a fuori: la risposta è stata negativa e si è impedito anche questo gesto di buona volontà.

Cosa mai hanno fatto, cittadini e cittadine comuni che esercitano una libera scelta, per essere trattati in questo modo decisamente punitivo? Lasciati fuori come "presunti malati fino a prova contraria", ostacolati nel loro diritto alla cultura e persino al mero trasporto di un volume?

Questo diritto è ancora più importante per ragazzi e ragazze più giovani: a tutti i ragazzini, in caso di dubbio sull'età, il personale deve chiedere i documenti, che spesso i bambini non hanno con sé per ovvi motivi. Il risultato sarà talmente respingente da allontanare forse per sempre i più giovani e bisognosi dalla biblioteca, e in alcuni casi anche dai libri e dalla lettura stessa.

Eppure le stringenti e articolate misure di sicurezza (fatte di appuntamento via app, ingressi contingentati, controllo della temperatura all'ingresso, tempo misurato, mascherina e distanziamento, disinfezione mani) fino al 5 agosto sono state sufficienti a garantire la sicurezza di tutti, rendendo le biblioteche pubbliche tra i luoghi più sicuri e controllati, assai di piú rispetto alle librerie, dove il green pass non è richiesto, perché il libro già dalla prima chiusura è stato dichiarato "bene necessario". I "beni necessari" lo sono solo per chi può pagarseli? 
(Inoltre è ormai assodato che anche chi è vaccinato può trasmettere l'infezione, cosa che ridimensiona di moltissimo le motivazioni "sanitarie" alla chiusura.)

In un documento dell'Associazione Italiana Biblioteche (AIB), viene evidenziato il valore e l'importanza delle biblioteche secondo la nostra legislazione: "La biblioteca è uno strumento della democrazia. La biblioteca in Italia è uno strumento di attuazione della Costituzione della Repubblica, poiché assicura uguaglianza sostanziale e pari opportunità d’accesso all’informazione, alla conoscenza, alla cultura e alla libertà di ricerca scientifica."

Dov'è la parità di accesso ora? Dov'è la giustizia sociale? Questa è cultura? O non è invece un vero e proprio attacco alla cultura, soprattutto per i giovani o le classi meno agiate?

Ricordiamo che le biblioteche pubbliche vivono con i soldi pubblici, ossia di tutti noi: non chiediamo un favore, reclamiamo un diritto.

Chiediamo quindi che sia ripristinato l'accesso in biblioteca senza greenpass con le stesse modalità in essere prima del 6 agosto, non solo per le biblioteche milanesi ma per tutte le biblioteche italiane. In particolare perché sia garantito il ritiro delle prenotazioni e consentito l'accesso agli scaffali per il prestito.

In questo ci sentiamo supportati dalle biblioteche stesse, visto che il 23 luglio 2021 l'Associazione Italiana Biblioteche ha pubblicato queste raccomandazioni: "Una distinzione comunque da farsi è tra l’accesso con sosta prolungata nelle sale della biblioteca (ad esempio, per attività di lettura, consultazione, reference, programmi specifici) e l’accesso ai servizi di base, più “di sportello” (ad esempio, il prestito, o la consegna di fotocopie, magari su prenotazione), che comportano soste assai brevi in spazi dedicati e per le quali hanno funzionato bene i protocolli preesistenti all’avvio della campagna vaccinale: le attività di mera consegna e restituzione di materiali ci sembra che possano e debbano essere assicurate come avveniva precedentemente al Decreto-Legge, senza necessità di esibire il Green pass, sia che avvengano in sede (questo è il caso comune), sia che avvengano (come sono riuscite a fare alcune biblioteche) in modalità domiciliare o con altre modalità."

E all'AIB rivolgiamo un appello: aiutateci! Aiutate le migliaia di lettori e lettrici, studenti e studentesse lasciate fuori, aiutate le persone che vivono nelle periferie dove le biblioteche sono un luogo di cultura e d'incontro, aiutate le persone che non hanno i soldi per comprare questo bene necessario, il libro: oggetto di cultura, informazione, felicità e salute. Aprite una dialettica interna, confrontatevi con le Biblioteche Milanesi e con tutte quelle che come loro si sono asserragliate, ricordando le loro funzioni, i loro compiti, la nobiltà del loro ruolo sul territorio.

Vogliamo leggere e ne abbiamo il diritto.

Aprite le biblioteche a tutti e a tutte!

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Decisori

  • prefetto di milano
  • Sistema bibliotecario di Milano
  • Dario FranceschiniMinistro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
  • Direzione cultura del Comune di Milano
  • Biblioteche italiane