Fermiamo la violazione dei diritti umani nelle carceri: Grave Il Carcere di Vicenza

Fermiamo la violazione dei diritti umani nelle carceri: Grave Il Carcere di Vicenza

Lanciata
25 novembre 2021
Petizione diretta a
Marta Cartabia (Ministra della Giustizia)
Firme: 19Prossimo obiettivo: 25
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da bon't worry INGO

Dalla Casa Circondariale di Vicenza arrivano lettere, indirizzate alla nostra associazione, bon’t worry INGO, in cui i detenuti raccontano le terribili condizioni in cui sono a costretti a vivere: ignorati, maltratti e impossibilitati ad esercitare i loro diritti.

Le Testimonianze sono preoccupanti. Le condizioni igieniche del penitenziario sono deprecabili: le celle sono sporche, le pareti macchiate di sangue (risultato di frequenti atti di autolesionismo), lenzuola e coperte lerce e un solo bagno a disposizione per cinquanta persone. 

Il diritto alla salute viene violato impedendo ai carcerati di ricevere le medicine di cui hanno bisogno nonostante malattie croniche e invalidanti e somministrando psicofarmaci al solo scopo di sedarli.

Il diritto ad un’alimentazione “sana e adeguata alle proprie condizioni” non viene rispettato nei giorni festivi, in cui la chiusura della mensa non consente di provvedere alla distribuzione dei pasti.

I “pacchi familiari”, spediti dai parenti ai carcerati, non vengono recapitati ai loro destinatari.

  Il “diritto a non subire mezzi di coercizione fisica a fini disciplinari” è costantemente violato: minacce, intimidazioni, maltrattamenti anche fisici avvengono quotidianamente ammontando a trattamenti inumani e degradanti.

Quando i detenuti avanzano richieste legittime finiscono spesso per essere messi in isolamento, anche in condizioni disumane (come è accaduto ad agosto scorso quando per l’intero mese venivano lasciati con 1 solo litro d’acqua).

Come se non bastasse, il penitenziario di Vicenza è teatro di un allarmante numero di suicidi, ultimo quello verificatosi a luglio scorso.

È chiaro che la sofferenza fisica e psicologica dei detenuti della Casa Circondariale di Vicenza è in larga parte il risultato di una sistematica violazione dei loro diritti fondamentali.

Cosa chiediamo

Rivendichiamo il rispetto delle Convenzioni Internazionali e della Costituzione Italiana (art.27) laddove proibiscono la tortura e pene o trattamenti inumani e degradanti e rivendichiamo l’osservanza della Carta dei diritti e dei doveri dei detenuti.

A questo fine ci rivolgiamo alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia e le chiediamo di esaminare la situazione del Carcere di Vicenza e, in virtù del proprio ruolo e delle proprie funzioni, intervenire a tutela dei detenuti.

 

Il nostro intervento

A seguito delle lettere ricevute dai carcerati di Vicenza la bon’t worry, tramite la Presidente Bo Guerreschi, si è attivata sporgendo denuncia contro ignoti, invitando così l’autorità giudiziaria (Procura della Repubblica di Vicenza) a indagare sui fatti avvenuti e che ricorrentemente avvengono nella Casa circondariale di Vicenza e a perseguire chiunque sia responsabile delle contestuali violazioni.

È stato, inoltre, presentato un esposto alle più alte cariche istituzionali competenti in materia di diritti dei detenuti.  Tra queste, il Garante Nazionale dei diritti delle persone private di libertà personale e quello della Regione Veneta; Il presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani, il Ministro di Grazia e Giustizia, la Commissione per la tutela e promozione dei Diritti Umani e il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria.

La bon’t worry ha richiesto inoltre di potersi recare direttamente al Carcere di Vicenza con una commissione di tecnici per poter verificare i fatti e le situazioni denunciate.

 

Firma la Petizione

Abbiamo scritto una lettera indirizzata alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia allo scopo di ottenere una risposta concreta rispetto alla situazione delineata. La tua firma può aiutare a far sì che l’appello della bon’t worry non rimanga inascoltato e che le storie dei carcerati di Vicenza non si ripetano né lì né altrove. La tua firma può dar voce alle legittime richieste di chi, recluso nelle carceri, finisce per diventare invisibile.  Sostieni la petizione e lotta con noi per ottenere giustizia per la vita e i diritti umani dei detenuti.

 

Sostieni la bon’t worry INGO

Se vuoi rafforzare il tuo contributo alla causa sostenuta dalla bon’t worry, puoi scegliere di fare una donazione. Il ricavato viene destinato a fondi specificamente creati per pagare gli avvocati che difendono i detenuti del Carcere di Vicenza e viene inoltre impiegato per sostenere le famiglie dei carcerati la cui situazione economica sia fragile e precaria.

Puoi fare la tua donazione tramite Bonifico Bancario: 

UniCredit PB SPA

IBAN: IT89F0200801611000105787477

Paese: IT CIN/EU: 89 CIN/IT: F ABI: 02008 CAB: 01611 Numero C/C: 00000105787477
BIC/SWIFT: UNCRITM1211

ATTENZIONE: se doni tramite bonifico bancario ricordati di inserire i tuoi dati anagrafici completi nello spazio riservato alla causale del bonifico per consentirci di ringraziarti per il tuo prezioso sostegno. Per bonifici effettuati dall’estero è necessario indicare oltre al codice IBAN anche il codice BIC-SWIFT.

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Decisori

  • Marta CartabiaMinistra della Giustizia