Colosseo: Migliaia di operatori turistici di nuovo a rischio crisi

Colosseo: Migliaia di operatori turistici di nuovo a rischio crisi

Lanciata
18 luglio 2022
Firme: 3.412Prossimo obiettivo: 5.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Angelo Carotenuto

Alla cortese attenzione di:

 

Direzione Parco Archeologico di Roma

Coopculture

Sindaco di Roma

Prefetto di Roma Capitale

Sovrintendenza Roma Capitale

 

Bene la lotta al “bagarinaggio”, attenzione però alle piccole e medie imprese del turismo.

In data 24 Giugno 2022 sul proprio sito ufficiale, la società CoopCulture, tramite i propri canali, comunicava attorno alle 14:40 che qualsiasi biglietto di accesso che includesse l’Ipogeo del Colosseo, acquistato a partire dal 25 Giugno, dovesse immediatamente includere i nominativi di tutti i visitatori coinvolti, senza possibilità di successive modifiche. 

Questa misura ha avuto un eco mediatico a livello locale ed internazionale, e tramite gli stessi media, è stata illustrata come metodo di contrasto al “bagarinaggio” di biglietti illecito ed immorale, che avviene quotidianamente attorno alle mura dell’Anfiteatro Flavio. E che presto, la misura, potrebbe essere allargata a tutta la biglietteria del Colosseo.

Condividiamo lo scopo di tale misura,volto a disincentivare l’operato di varie agenzie di viaggio (legali e non), che tentano di accaparrarsi la stragrande maggioranza dei biglietti disponibili online per poi rivenderli come  “skip the line” a prezzi  scandalosi, tramite “promoter” di affidabilità discutibile. 

Purtroppo, però,questa nuova modalità d’acquisto, inserita praticamente senza preavviso alcuno, stà già danneggiando professionisti, piccole e medie imprese del turismo che operano in completa trasparenza, onestà e legalità e che offrono pacchetti culturali sul territorio Capitolino che includono, per ovvie ragioni, anche il Colosseo, in collaborazione con le guide autorizzate della provincia di Roma e delle guide Nazionali. 

Con questa lettera siamo ad esporre i motivi per cui la misura, se rimarrà tale, porterà seri e grossi danni economici alle suddetteaziende, alle guide turistiche della Provincia di Roma, alle guide Nazionali, e ad operatori e agenti di Viaggio internazionali. 

È infatti noto che per fare impresa, nel turismo, gli addetti ai lavori effettuano proiezioni e studi anticipati sull’andamento ì delle stagioni turistiche. In base a queste proiezioni si stringono accordi relativamente alla fruizione di vari siti Museali che, in alcuni casi, si traducono anche in veri e propri investimenti (es. modalità di acquisto “vuoto per pieno”) e quindi in rischio di impresa, prima ancora di ricevere le effettive prenotazioni per la stagione, da parte dei propri clienti. Questo modus operandi che garantisce al cliente finale un prodotto garantito e inclusivo di biglietti e prenotazioni necessari al momento della prenotazione, non consente di avere il nominativo del cliente stesso fin dalla stipula degli accordi o dal preacquisto dei biglietti; pertanto, la nuova regola dei “biglietti nominativi” diventa per noi a dir poco penalizzante.   

Lavorando su scala globale, possiamo portare alla vostra attenzione esempi di altri siti museali che richiedono biglietti nominativi, ma che lasciano a noi operatori la possibilità di modificarli fino al giorno prima della visita  (es: il Louvre ed il Cenacolo Vinciano). Persino i vettori di trasporto ormai rendono il biglietto modificabile e addirittura  per le partite di Calcio, che vengono socialmente descritte come “pericolose”, i titoli sono oramai modificabili a livello di nominativo.

L’immodificabilità del nome è anacronistica anche per il consumatore stesso, che in un momento storico come quello in cui viviamo, afflitto da pandemie e guerre ancora in atto, ha bisogno di ricevere garanzie per poter continuare a prenotare viaggi e visite.

Comprare il biglietto senza nominativo, per quel che ci riguarda, permetteva alla nostra categoria di fornire al cliente la flessibilità che un “consumatore 2.0” si aspetta, e di minimizzare il rischio di impresa grazie a questa stessa flessibilità di utilizzo.

È vero che la situazione intorno al Parco Archeologico, ed in particolar modo attorno al Colosseo e a determinate aree del Colosseo è diventata inammissibile e intollerabile, ma speravamo in “misure correttive” che non colpissero così direttamente anche la nostra categoria che lavora onestamente e alacremente, non solo per vendere tour ma anche per promuovere il territorio e i suoi monumenti. 

Dopo 2 anni di pandemia, di lockdown continui, di casse integrazioni e licenziamenti, una stagione così “esplosiva” e inaspettata, è stata “una boccata di ossigeno” per piccole e medie imprese del turismo, che finalmente hanno potuto riassumere personale, tornare a programmare con anticipo, coinvolgere nuovamente guide autorizzate e sostenere quindi i i propri dipendenti e collaboratori e, con essi, le loro famiglie. 

Ci teniamo a sottolineare che il 30/35% del fatturato di tour operator come i nostri, si basa sull’offerta di visite presso il Parco Archeologico del Colosseo e, in modo particolare di alcune aree speciali dello stesso. Ci occupiamo spesso di clientela che visita Roma e l’Italia per la prima volta ed è inevitabile che richieda di esplorare le bellezze e i siti più iconici, come il Colosseo.  La nuova regola del biglietto nominale per visite che includono i Sotterranei del Colosseo, senza alcun preavviso, anzi, con la possibilità che questa norma venga estesa a tutta la biglietteria museale del Parco, infliggerà una grave battuta di arresto alla nostra offerta di visite presso lo stesso e metterà di nuovo in ginocchio la nostra attività.

Non crediamo questo sia l’intento del Parco Archeologico, di CoopCulture, della Sovrintendenza, del Prefetto di Roma, o persino del Sindaco Roberto Gualtieri nell’introdurre il nuovo biglietto nominativo, pertanto riteniamo opportuno aprire un tavolo di discussioni con la nostra categoria, per comprendere a pieno difficoltà e necessità, al fine di lavorare insieme verso un turismo più sostenibile.

Questa lettera è infatti sottoscritta da migliaia di operatori turistici, locali, nazionali ed internazionali, che vogliono esporre il problema e proporre soluzioni, come ad esempio la possibilità di modificare i nominativi 24h prima dell’inizio di un tour, per l’accesso ai Sotterranei del Colosseo

Nell’attesa di ricevere al più presto un gradito e rapido riscontro, restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento.

 

 

ENGLISH VERSION:

We support the fight against illegal street ticket reselling, but careful to not damage small and medium legal tourism businesses.

On June 24th 2022, Coopculture, through their official website and via email, at about 2:40 PM communicated that any ticketing that would include the Underground (day or night), purchased starting June 25th, would need to include names of all participants, without any possibility of modifying such names.

This new rule, had a large echo on both local and international media, and through such media, the measure was illustrated to be a way to fight illegal and immoral street selling of tickets, that daily happens around the Amphitheatre Flavius. And that soon, probably, this measure will be extended to all Colosseum-related ticketing.

We formally agree and share the scope of this new rule, created to discourage travel agencies (both legal and not), who attempt purchasing large chunks of tickets available online and then resell as “skip the line” at double or even triple the price, via street vendors.

Unfortunately though, this new purchasing modality and rule, basically unannounced, is already damaging tourism professionals, small and large businesses alike, who have always worked in complete transparency, honesty and legality, offering cultural tours throughout the whole Rome territory, that, clearly, include also the Colosseum, in collaboration with authorized Tour Guides.

With this letter, we are here to explain and expose the various reasons why, such rule, if it will remain unaltered, will have huge economic repercussions on above businesses, on all local tour guides, and both national and international travel agents.

It is very well known, in fact, that in tourism, we predict and anticipate touristic seasons. Studies and research allow to create projections and with such projections, important relationships with Museums and other operators are created. In some cases, these relationships are often proper investments (for example “empty for full”) that are financial risks that the business will take, even before actually receiving reservations for that projected season. This modality of doing business ensures that clients receive a guaranteed quality service, inclusive of ticket. It is for such reason that the new named ticket becomes penalizing for most Tour Operators who sell activities and tours.

Looking globally, we can offer examples of Museums that require nominatives upon purchase, but that allow operators and clients to modify them up to the day before of the visit (Louvre and Last Supper are some of the many examples). Even transportation (air and train) now allows names to be modified, and even, soccer games, that often are accused of being unpredictable and dangerous, are modifiable.

Not being able to modify a name is utterly anachronistic also for the consumer himself, that in a historic moment such as the one we live in, still amidst a pandemic and new wars just outside our borders, needs to receive insurances in order to continue to travel, be curious and take cultural tours.

Buying a ticket without a name requirement, allows our businesses to give the new 2.0 consumer, maximum flexibility and to minimize our financial exposure.

It is very true that the situation around the Parco Archeologico (Forum and Colosseum) and in particular around the Amphitheatre has become inadmissible and intolerable, but we were hoping that new restrictive measures would not hit directly our side of tourism as well, a side that works honestly and briskly, not only to sell tours, but also to promote culture, land, territory and traditions.

After 2 years of pandemic, continues lockdowns, furloughs and staff firing, a season so “explosive” was unexpected: it meant a breath of fresh air and some oxygen for small tourism businesses that finally started hiring again, commenced looking at future projections and seasons, partaking in new projects with local guides and sustaining, obviously, financially and personally, their employees, collaborators and their families.

We feel the urge of underlining how 30/35% of such Tour Operators is based on cultural tours that include the Colosseum and the Parco, and, often times, include special areas such as the Underground. We cater to an audience that comes to Rome and Italy for the first time and it is obvious they are looking to visit the Colosseum with us. The new rule of the nominal Colosseum Underground ticket, without any sort of realistic forewarning, with the alarming rumor that it may be utilized for all Colosseum ticketing, will have a huge, dramatic and terroristic impact on all us. Stopping completely the recovery that had commenced and will bring our businesses back to our knees.

We can hardly believe this was the intent of the Parco Archeologico, of Coopculture, of the Superintendency of Rome, of the Prefetto di Rome or even, of our Mayor Roberto Gualtieri when introducing the nominal ticket rule. We therefore retain essential an open table of discussion with our representatives, to fully comprehend our difficulties and necessities, hoping that we can together all collaborate for a more sustainable tourism.

This letter is in fact, undersigned by thousands of local, national and international operators, that wish for the issue to be exposed, hope for solutions to be applied, such as the possibility of modifying names up to 24 hrs prior entry time to the Underground and Colosseum.

We truly hope to receive a rapid response and while doing so, we are at your complete availability for further discussions and clarifications.

 
 

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