Chiediamo al Presidente Zaia di garantire l'IVG farmacologico anche nei consultori

Chiediamo al Presidente Zaia di garantire l'IVG farmacologico anche nei consultori

Lanciata
5 febbraio 2023
Firme: 143Prossimo obiettivo: 200
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Lanciata da LAICITALIA APS

 

https://youtu.be/r3TSt4RB844LAICITALIA  LAICITALIA e UAAR VENEZIA hanno chiesto al presidente Zaia e alla giunta del Veneto  di conformarsi alle disposizioni emanate dal Ministero della Sanità, con la circolare ministeriale del 12.08.2020 che ha chiarito che è ammesso il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico fino a 63 giorni pari a 9 settimane compiute di età gestazionale, presso strutture ambulatoriali pubbliche adeguatamente attrezzate, funzionalmente collegate all’ospedale ed autorizzate dalla Regione, nonché consultori, oppure day hospital.

 

IL PRESIDENTE ZAIA NON SI E' DEGNATO DI DARCI UNA RISPOSTA

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Questa è la nota inviata al presidente Zaia e alla Giunta del Veneto:

ALLA REGIONE VENETO

protocollo.generale@pec.regione.veneto.it

 

Gentile presidente Zaia e gentili assessori regionali del Veneto,

considerato che l'interruzione volontaria di gravidanza è garantita entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiari, ed è regolamentata dalla Legge 194/78.

Considerato che l’obiettivo primario della legge è la tutela sociale della maternità e la prevenzione dell’aborto attraverso la rete dei consultori familiari, un obiettivo che si intende perseguire nell’ambito delle politiche di tutela della salute delle donne.

Considerato che a seguito della raccomandazione formulata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in ordine alla somministrazione di mifepristone e misoprostolo per la donna fino alla 9° settimana di gestazione, delle più aggiornate evidenze scientifiche sull’uso di tali farmaci, nonché del ricorso nella gran parte degli altri Paesi Europei al metodo farmacologico di interruzione della gravidanza in regime di day hospital e ambulatoriale, il Ministero della Sanità è intervenuto predisponendo nuove linee di indirizzo sulle modalità di interruzione volontaria di gravidanza, approvate dal Consiglio Superiore di Sanità e poi dall’Aifa.

Considerato che nello specifico, la circolare ministeriale del 12.08.2020 ha chiarito che è ammesso il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico fino a 63 giorni pari a 9 settimane compiute di età gestazionale, presso strutture ambulatoriali pubbliche adeguatamente attrezzate, funzionalmente collegate all’ospedale ed autorizzate dalla Regione, nonché consultori, oppure day hospital.

Alla luce di quanto sopra esposto e certi della volontà politica di tutta la giunta del Veneto di esternare un comportamento coerente alle disposizioni emanate dal Ministero della Sanità, chiediamo che la regione Veneto si attivi al più presto per garantire alle donne che decidono di interrompere volontariamente la gravidanza, l’utilizzo del metodo farmacologico presso i consultori, senza necessità di ricovero ospedaliero.

Cordiali saluti

 

LAICITALIA                              UAAR VENEZIA

 


Ciro Verrati                             Claudia Sonego 

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