RAFFORZIAMO GLI INTERVENTI A FAVORE DELLA NON AUTOSUFFICIENZA
RAFFORZIAMO GLI INTERVENTI A FAVORE DELLA NON AUTOSUFFICIENZA
Perché questa petizione è importante
PETIZIONE al SINDACO e al PRESIDENTE del CONSIGLIO COMUNALE di Prato
I sottoscritti titolari dei diritti di partecipazione ai sensi degli art. 34-35 dello statuto, nonché dell’art. 1 del regolamento della partecipazione del comune di Prato, rivolgono la seguente petizione al Sindaco / Consiglio Comunale:
PER LA TUTELA DEL SERVIZIO PUBBLICO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA
E LA GARANZIA DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI IN RSA
Richiesta di attivazione di 1 percorso di garanzia per la tutela degli utenti e delle loro famiglie nella fruizione dei servizi in RSA del territorio provinciale pratese
Premesso che
- i bisogni dei non autosufficienti e delle loro famiglie stanno crescendo in modo esponenziale e che le risposte delle reti dei servizi territoriali evidenziano una marcata e preoccupante debolezza
- che l’attuale quadro dei servizi domiciliari che dovrebbe costituire la modalità preferenziale delle presa in carico del non autosufficiente offre ad oggi una risposta marcatamente debole rispetto ai bisogni espressi
- che sul versante delle tariffe delle RSA si sta manifestando una dinamica gravissima e pericolosa per la tutela di accesso alla presa in carico della persona non autosufficiente, che punta a scaricare la prevalenza dei costi a carico della stessa e delle loro famiglie
- che l’attuale Delibera regionale DGRT 995/2016 presenta ai punt1 12 e 13 disposizioni gravemente ambigue che offrono ai gestori delle strutture lo spazio per un incremento delle tariffe arbitrario ed iniquo a carico degli utenti per la quota sociale, con rischi di incremento dei costi a proprio carico per oltre 3.500 euro annui
SI CHIEDE
* l’avvio di un percorso di consultazione popolare per promuovere reali ed evidenti rafforzamenti dei finanziamenti nazionali e locali sulla non autosufficienza e sui servizi ad essa rivolto
* l’ abrogazione dei commi 12 e 13 della DGRT 995/2016 laddove viene previsto che “ le singole strutture determinano la quota sociale applicata nei confronti dei propri ospiti, specificando eventuali costi a copertura di servizi ulteriori rispetto agli standard previsti dall’accreditamento […]”, il cui combinato disposto determina di fatto una situazione priva di reali controlli ed un effetto vessatorio sui bilanci degli utenti e delle loro famiglie, nonché implicitamente discriminatorio per le reali capacità di ricorso ai servizi di cui fruire.