Carceri: salviamo davvero qualche vita e non bastano certo due telefonate in più al mese

Carceri: salviamo davvero qualche vita e non bastano certo due telefonate in più al mese

Lanciata
25 agosto 2023
Firme: 3.106Prossimo obiettivo: 5.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Ristretti Orizzonti

Lettera-appello di Ristretti Orizzonti, Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Associazione Sbarre di Zucchero.

È da anni che noi portiamo avanti la battaglia perché alle persone detenute sia data la possibilità di curare gli affetti e rafforzare le relazioni.

Abbiamo tirato un sospiro di sollievo a leggere che il ministro Nordio si era reso conto dell’importanza di dare una svolta a tutta la negatività che sta travolgendo le carceri puntando proprio in particolare sull’aumento delle telefonate. Ma poi siamo ripiombati nella dura realtà di proposte inconsistenti, perché crediamo che tutti quelli che come noi entrano tutti i giorni in carcere tale reputino la proposta di aumentare da quattro a sei le telefonate mensili. Ma cosa cambierebbe con due miserabili telefonate in più al mese di 10 minuti l’una in quelle vite di solitudine isolamento lontananza dalle famiglie?

Da quando è scoppiato il Covid abbiamo continuato a dire che quelle telefonate in più (concesse dopo le rivolte con cadenza quotidiana o quasi) che avevano salvato il sistema dal disastro, non potevano più essere tolte, anzi andavano potenziate.

E invece è successo quello che non doveva succedere: fermata l’epidemia si è deciso di fermare anche molte delle telefonate in più, salvo in quelle carceri dove la forza del volontariato e del Terzo settore, delle persone detenute e dei loro familiari ha trovato una risposta saggia delle direzioni e il buon uso delle loro prerogative per mantenere le telefonate.

Sappiamo benissimo che sarebbe importante la modifica della legge, però sappiamo anche che molto si può fare già da ora, e soprattutto che non bisogna mollare la presa, tanto più in un periodo in cui in carcere si manifesta sempre più alto il disagio con suicidi e atti di autolesionismo, uniti alla desertificazione delle estati negli istituti di pena.

A chi risponde che ‘hanno sbagliato e devono pagare’ non si ricorda mai abbastanza che secondo la nostra Costituzione le pene devono tendere alla rieducazione e non si rieduca rispondendo al male con altrettanto male.

I nostri governanti sembrano ignorare che la pena detentiva consiste nella privazione della libertà e non in altre ‘torture’ che possono spingere anche al suicidio, come la mortificazione degli affetti.

Perché qui si fa del male anche ai familiari, che non hanno nessuna responsabilità, anzi hanno bisogno di essere incoraggiati e aiutati. E ricordiamoci che ci sono paesi in cui le famiglie indigenti vengono sostenute dalle istituzioni. Le telefonate le persone detenute in Italia se le pagano: qualcuno non venga a dirci che non si possono creare differenze tra chi può pagarne di più e chi non può, si tratta piuttosto di aiutare e sostenere chi non ha possibilità, tanto più che se queste persone avessero come prescrive la legge un lavoro, questo problema non esisterebbe.

Sono anni che Ristretti Orizzonti e la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia portano avanti importanti battaglie in particolare sul tema degli affetti (che significa anche colloqui, colloqui intimi, massimo ampliamento dei colloqui con terze persone…). In quest’ultimo anno si è aggiunta poi l’Associazione Sbarre di zucchero, nata in seguito al suicidio di una giovane donna detenuta, Donatela Xodo, una realtà che ha portato in queste battaglie passione, intelligenza e capacità di comunicazione.

Insieme chiediamo al Ministro della Giustizia un gesto di cambiamento vero.

Chiediamo di sostenere questa nostra richiesta al presidente Mattarella e a Papa Francesco.

ADERISCONO

Ristretti Orizzonti
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia
Associazione Sbarre di Zucchero
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Rita Bernardini, presidente Associazione Nessuno Tocchi Caino
Associazione Antigone Onlus
Stefano Gheno, Presidente dell'Associazione Compagnia delle Opere - Opere Sociali
Fondazione per la Sussidiarietà
Giovanni Maria Pavarin, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Trieste e Presidente del CONAMS Coordinamento Nazionale dei Magistrati di Sorveglianza
Linda Arata, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia
Carmelo Cantone
Antonio Gelardi
Lorena Orazi
Ottavio Casarano
Cinzia Sattin
Antonella Barone
Don David Maria Riboldi, cappellano Casa circondariale Busto Arsizio
Don Sandro Spriano, cappellano Rebibbia
Don Gigi Maistrello, cappellano del carcere di Vicenza
Don Sergio Ghio
Samuele Ciambriello, Garante persone private della libertà della Regione Campania
Antonio Bincoletto, Garante persone private della libertà di Padova
Sambugaro , Garante Detenuti Comune Genova
Elisabetta Burla, Garante persone private della libertà, Trieste
Camera Penale Di Milano Gian Domenico Pisapia
Camera penale Padova, Commissione Carcere
Osservatorio Carcere Camera Penale Bologna
Felice Gavazzeni, Associazione Incontro e Presenza
Claudio Santarelli, Associazione Incontro e Presenza Milano
Attilio Favaro, Ludovica Tassi, Lucio Di Giannantonio, Franca Marcolin, Emanuela Schiavon (Associazione OCV Padova)
Associazione Granello di Senape Venezia
Associazione Granello di Senape Padova
Elisabetta Zamparutti, Nessuno Tocchi Caino
Associazione “A Roma, Insieme - Leda Colombini ODV”
Coop. Sociale Alice
Men At Work Cooperativa Sociale Cooperativa Sociale
Emilia Agostini Associazione Per Ricominciare
Antigone Veneto
Volontari Biblioteche Carcere Padova (AltraCittà e Granello di Senape)
Coop Giotto Padova
Cooperativa AltraCittà Padova
Astrolabio, il giornale del carcere di Ferrara
Periscopio, quotidiano indipendente on-line
Marcello Pesarini, Sinistra Italiana Marche
Legacoopsociali FVG
Altra Europa Con Tsipras Comitato Di Padova
Corsisti Padova "Longlife Learning"
Associazione Amici della Giotto ODV
Massimo Polledri, Umanitaria Padana ONV
Carlo Tremolada, Libera Associazione Forense di Milano
Domenico Menorello, Network di associazioni “Ditelo sui tetti”
Agnese Moro
Giovanni Viafora
Adolfo Ceretti
Lucia Annibali
Gad Lerner
Cesare Burdese, Torino
Marco Boato
Michele Mognato
Giuseppe Mosconi
Silvia Giralucci
Agnese Solero
M.G. Grena
Mauro Feltini
Mauro Pescio
Domenico Alessandro De Rossi
Davide Mosso
Corrado Limentani
Francesco Bicciato
Paolo Venturi
Nicola Boscoletto
Giampietro Vecchiato
Rossella Favero
Ornella Favero
Lorenzo Sciacca
Paolo Ghezzi
Francesco D’Anselmo
Giuseppe Gioia
Giovanni Todesco
Carla Chiappini
Nicoletta Regonati
Emmanuele Massagli .........

 

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