NO AL RIGASSIFICATORE NEL PORTO DI PIOMBINO

NO AL RIGASSIFICATORE NEL PORTO DI PIOMBINO

Lanciata
17 giugno 2022
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Lisa Tonelli

Piombino, città portuale e siderurgica, è entrata nel ciclo del turismo e della storia da un decennio a questa parte.

Nella sua storia troviamo le prime inserzioni Etrusche, mura progettate dal genio di Leonardo Da Vinci, musei che racchiudono grandi imprese romane ed etrusche. Inoltre, un vasto porto che può ospitare anche navi di grandi dimensioni che imbarcano persone e mezzi recarsi in Sardegna, Corsica e isole del bellissimo Arcipelago.

L'ambiente marino, nonostante il grande traffico d'imbarcazioni, è stato pluripremiato per la sua vastità e ottime condizioni, e oggi vanta il titolo di "Santuario dei Cetacei." Sono state finanziate vere e proprie attrazioni turistiche che permettono di ammirare queste meravigliose creature così come i fondali prevalentemente rocciosi che si estendono nel canale.

La città è inoltre compresa in alcuni percorsi enogastronomici come "Le Strade del Vino" o percorsi storici e ambientali come "La Via dei Cavalleggeri" o "Il Percorso Etrusco." 
I cittadini intrattengono spesso attività di rievocazione storica per mostrare una Piombino ai tempi medievali, con banchetti di cibo tipico della costa Livornese e vini speziati.

Piombino è riconosciuta come una delle spiagge di Bandiera Blu italiana e vanta la terza piazza più bella di Europa, nonché l'unica che si affacci sul mare: Piazza Giovanni Bovio.

Dopo la chiusura di una delle industrie siderurgiche più grandi e produttive d'Italia, Piombino non si è arresa ed ha dato vita a nuovi lavori come l'allevamenti agroittici in espansione.

Sulle sponde del Cornia, dove la palude salmastra è rimasta protetta, si trova l'oasi WWF degli Orti-Bottagone, un ecosistema di oltre 90 ettari che ogni anno ospita migrazioni di volatili come fenicotteri e gufi, ma che contiene specie meravigliose come falchi pellegrini, aironi bianchi e cavalieri d'Italia, per non nominare la vasta fauna mammifera, anfibia e acquatica che la riserva è in grado di ospitare.

Sfortunatamente, tutto questo potrebbe finire a causa di un progetto nazionale: Piombino è stata "scelta" per ospitare una nave rigassificatore dalle dimensioni di TRECENTO m che rovinerà non solo gli ecosistemi marini (a causa delle immissioni di sostanze tossiche nell'acqua), ma che renderà inutilizzabile il Porto per motivi legati alla sicurezza.
Quello che i cittadini chiedono è che questa nave non raggiunga mai le loro coste per preservare i beni culturali e naturali che il territorio ha da offrire a tutto il Mondo.
Piombino è una delle perle della natura, e non possiamo permettere che i suoi abitanti rischino la vita ogni TRE giorni che la nave riceve rifornimenti.

L'esplosione che un errore potrebbe causare non solo distruggerebbe qualsiasi cosa in un raggio di OTTO chilometri, ma colpirebbe l'impianto S.p.A SOL che causerebbe un'altra esplosione dal raggio di TRENTACINQUE chilometri, coinvolgendo città come Cecina, Follonica e Grosseto, per non parlare della quantità di materiali tossici che si propagherebbero nell'aria.


Il rigassificatore è stato dichiarato necessario per il nostro stato di emergenza, ma non possiamo permettere che un errore stermini una città che esiste da prima dell'Impero Romano. 

I cittadini chiamano a grand voce una soluzione alternativa, e anche se ci sono città che hanno dato il loro consenso a prendersi la grande imbarcazione per loro, nessuno lo crede giusto.
Questi discorsi si possono applicare a ogni città e ai suoi abitanti.
Nel canale di Livorno è già presente una piattaforma rigassificatore che dista sedici miglia dalla costa, una distanza di sicurezza ben accettabile e che preverrebbe qualsiasi tipo di danno strutturale alle città vicine, nonostante il grave danno che può portare all'ambiente marino circostante.

Con questa petizione, gli abitanti di Piombino e città vicine chiedono un diverso piano di azione che possa salvaguardare l'ambiente circostante e preservare lo sviluppo turistico e ancora traballante del Promontorio che si affaccia sull'Elba. 

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